I prezzi internazionali del grano duro fino continuano a calare se pur in maniera quasi impercettibile. E alla Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan scrivono che i prezzi canadesi "continueranno a soffrire" fino a quando non sarà superato lo shock dell'ingresso sul mercato del grano duro turco, anche se ammettono che una quota delle spedizioni dalla Turchia è diretta proprio in Canada.

 

I prezzi Fob del Canada cedono leggermente ma a fronte di significativi cali dei prezzi offerti all'origine dagli agricoltori e di un ribasso di oltre 7 dollari canadesi alla tonnellata del prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione sulla piazza di Rosetown. Il prezzo Fob non cala altrettanto solo per un altro rialzo dei costi di trasporto interni canadesi. Stabili i prezzi Fob Usa, con un apprezzamento in euro legato ad oscillazioni del cambio. In questo quadro si fa notare il terzo calo settimanale consecutivo dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago.

 

Anche l'asta in Algeria, dove i turchi piazzano in un colpo solo 100mila tonnellate di frumento duro, registra un calo di prezzo di 10 dollari alla tonnellata sulla gara del mese di agosto.
 
Intanto in Italia nelle borse merci prevalgono i ribassi sul grano duro fino nazionale, ma non ovunque: Foggia, Roma, Bari e Altamura calano anche sensibilmente sia sul prodotto nazionale che sul canadese. Restano invece stabili Napoli, Milano e Bologna, anche sui grani duri esteri di ogni provenienza.


Infine, Ismea aggiorna i prezzi medi per piazza e fotografa una situazione di mercato all'origine nella quale per il frumento duro fino si registra una prevalenza di cali: con ben 10 piazze negative su 13. Restano stabili solo Milano, Bologna e Grosseto.

 

Noli, il Panamax in parziale recupero

Il mercato dei noli marittimi ha visto ieri - 18 ottobre 2023 - l'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo, avanzare per la quarta sessione consecutiva, in rialzo di circa il 2,4% raggiungendo il massimo di oltre 14 mesi.

 

L'indice ha così toccato quota 2.105 punti, segnando un rialzo di 157 punti (+8,06%) sul livello dell'11 ottobre scorso, quando si era attestato a 1.948 punti, segnando un rialzo di 170 punti (+9,56%) sul 4 ottobre. Rispetto al 20 settembre scorso, quando questo indice, già in crescita, era pervenuto a 1.584 punti, si registra un incremento di 521 punti (+33%).

 

E l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, ieri è aumentato per la seconda sessione consecutiva e con un incremento del 3,5%, risalendo a 1.619 punti: in ripresa di 5 punti sui 1.614 della scorsa settimana (+0,31%); con tale livello risulta così ancora in calo di 6 punti sul 4 settembre (-0,36%), quando era calato fino a 1.625 punti perdendone 86 sul 27 settembre 2023 (-5,03%). Dal 12 luglio, quando era attestato a 1.088 punti, la crescita di questo indice è stata comunque, nonostante i più recenti cali, di ben 531 punti (+48,80%).

 

E continuano ad essere in crescita le previsioni sui noli. Infatti, secondo la stima di ieri 18 ottobre 2023 di Trading Economics, l'Indice Baltic Dry dovrebbe calare fino 2.045,56 entro la fine del trimestre contro i 1.829,27 punti previsti la scorsa settimana ed i 1.612,89 punti previsti due settimane fa. Il trend previsto a 12 mesi si porta a ben 2379,51 punti, contro i 1.559,98 punti della scorsa settimana ed i 1.375,09 previsti due settimane fa.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,42% sulla settimana scorsa

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 17 ottobre 2023 continua ad essere negativo sulla settimana precedente per la terza volta consecutiva e perde 3,94 punti (-0,42%), attestandosi a 942,67 punti, ovvero poco più di 9,42 dollari Usa per bushel. La settimana scorsa, l'11 ottobre, si era verificato il secondo calo di 32,87 punti (-3,36%) sulla settimana ancor precedente, quando si era verificato il primo calo dopo due settimane consecutive di rincari.

 

Una nuova tendenza innescata da due annunci consecutivi dell'Usda sulla produzione prevista, che si prevede ora complessivamente maggiore di oltre 69mila tonnellate rispetto alle aspettative degli operatori. Ma anche da fattori di domanda più concreti che stanno venendo a mancare in prospettiva.

 

Questo indice ha delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando ha toccato i 1.087,63 punti, dopo di che è entrato in una fase di volatilità, dovuta inizialmente soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari e successivamente anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.

 

Inoltre, la quotazione del 17 ottobre 2023 è pari a 328,74 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 18 ottobre 2023, in lieve aumento di 1,58 euro alla tonnellata (+0,48%) sui 327,16 euro del 10 ottobre al cambio dell'11 ottobre. In questo caso, la marginale diminuzione del valore in dollari Usa è stata ampiamente neutralizzata dalla rivalutazione del cambio, portatosi da 0,94 dollari per un euro a 0,95, così da consentire anche un lieve incremento.

 

Prezzi Fob in Canada in flessione

Secondo il rapporto del 16 ottobre 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine è pervenuto a 636,59 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore flessione di 1,61 dollari canadesi sul 10 ottobre scorso, quando era calato di 1,50 dollari sul 2 ottobre, ultima data nella quale il prezzo aveva registrato un incremento, portandosi a 639,70 euro.

Il valore raggiunto il 16 ottobre scorso, pur restando in crescita rispetto ai livelli registrati l'8 agosto di ben 98,73 dollari, risulta calato di 26,85 dollari canadesi dal 28 agosto, quando aveva raggiunto il picco dell'estate a 663,44.


Dal 10 luglio, quando era ancora attestato a 491,09 dollari canadesi, tale prezzo è comunque aumentato di 145,50 dollari canadesi alla tonnellata (+29,63%). Tale medesimo incremento all'8 di agosto sul 10 luglio 2023 era di 46,77 dollari canadesi alla tonnellata (+9,52%).

 

Il valore registrato il 16 ottobre è pari a 441,03 euro al cambio dollaro canadese euro del 18 ottobre. La quotazione in eurovaluta così determinata del prezzo Fob risulta in calo di 0,70 euro alla tonnellata, rispetto alla quotazione del 10 ottobre valorizzata al cambio dell'11 ottobre. In questo caso la diminuzione del prezzo Fob del Cwad in valuta canadese si è riflessa interamente anche sul prezzo in euro, essendo rimasti invariati i cambi intorno a 0,69 euro per un dollaro canadese tra le due settimane considerate.

 

Resta il fatto sostanziale che rispetto alla quotazione del 10 luglio scorso, valorizzata al cambio del 12 luglio 2023 e pari a 335,16 euro alla tonnellata, il valore attuale di questo prezzo Fob risulta comunque cresciuto di 105,87 euro alla tonnellata (+31,6%).


Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 13 ottobre scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di novembre 2023 sono quotate 467,00 dollari Usa alla tonnellata" stabili sulle analoghe quotazioni dal 1° settembre scorso in avanti, ma riferite alle consegne di settembre e ottobre 2023. Tale valore il primo settembre era invece risultato in calo sulle quotazioni del 25 agosto scorso di 21 dollari alla tonnellata, ma ad oggi in realtà resta in crescita comunque di 67 dollari rispetto al valore del 4 agosto e pari a soli 400 dollari alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob Usa del 13 ottobre 2023 vale 443,55 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 18 ottobre 2023, in aumento di 4,00 euro rispetto al prezzo rilevato il 6 ottobre e valorizzato in euro l'11 ottobre 2023. Stante la perdurante invarianza di questo prezzo Fob in dollari Usa, l'intero aumento è dovuto alla rivalutazione della divisa Usa già sopra citata, passata da 0,94 euro per un dollaro l'11 ottobre scorso agli 0,95 euro per un dollaro di ieri, 18 ottobre 2023.

 

Il valore del 13 ottobre in euro al cambio del 18 ottobre resta comunque maggiore di quello registrato il 4 agosto al cambio del 9 agosto - pari a 364,30 euro - di ben 79,25 euro alla tonnellata.

 

Canada, in calo il prezzo all'esportazione

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 16 ottobre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 488,70 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 7,34 dollari canadesi sul 10 ottobre scorso, quando si era verificato un ulteriore calo di 18,36 dollari canadesi sul 2 ottobre, ultima data nella quale si era rilevata stabilità a quota 514,42 dollari. In pratica, dal 25 settembre scorso sono andati in fumo 25,72 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 44,09 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 99,21 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Invece gli export basis per i prezzi Fob dalla costa dell'Atlantico segnano ancora un ulteriore aumento di 5,74 dollari canadesi sul 10 ottobre scorso, portandosi a 147,89 dollari canadesi alla tonnellata contro i 142,15 della scorsa settimana, quando erano aumentati di altri 16,89 dollari sul 2 ottobre 2023.


Resta il fatto che, comunque, gli export basis per il prezzo Fob del Cwad numero 1, dall'8 agosto al 16 ottobre 2023 sono comunque cresciuti di ben 115,63 euro alla tonnellata. Alla luce di questi dati risulta comunque chiaro che il lieve calo del prezzo Fob in questa settimana è spiegato dall'ulteriore aumento dei costi di trasporto interni canadesi che ha quasi del tutto neutralizzato l'ulteriore calo dei prezzi all'esportazione.


E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 16 ottobre 2023 è di 485,11 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore calo di 13,68 dollari canadesi rispetto al 10 ottobre scorso, quando si era verificato un primo calo di 6,70 dollari sulla settimana ancor precedente.

 

Infine, il 16 ottobre 2023, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2023 - risulta essere di 487,41 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 12,86 dollari canadesi rispetto ai 500,27 registrati il 10 ottobre scorso, quando si era verificato un primo calo di 5,78 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente.

 

Dal 25 settembre, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, si è registrata una perdita complessiva di 17,73 dollari canadesi alla tonnellata. Invece, dal 10 luglio l'aumento complessivo di questo prezzo medio - seppur calcolato su scadenze diverse - è stato di 127,13 dollari canadesi.

 

Grano duro turco, già spedito un milione di tonnellate

Dal rapporto del 16 ottobre 2023 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende: "Le esportazioni settimanali canadesi di grano duro nella decima settimana sono state di 92mila e 200 tonnellate per un totale stagionale di 429mila tonnellate". Questo significa che "Le consegne dei produttori continuano a restare indietro rispetto allo scorso anno".

 

Secondo il rapporto "La Tunisia ha acquistato 100mila tonnellate di grano duro a 415-419 dollari Usa alla tonnellata prezzo Cif" Qualcosa come 397,96 euro alla tonnellata sui massimi al cambio del 18 ottobre. "Si ritiene che le origini siano Turchia e Russia – si afferma nel rapporto, dove si ricorda come "L'ultima gara di agosto era stata aggiudicata a 429 dollari Usa alla tonnellata, prezzo Cif".

 

Il rapporto poi, nel ricordare dell'ingresso della Turchia sul mercato mondiale del grano duro, forte di una produzione 2023-2024 stimata in 4 milioni di tonnellate, afferma: "La Turchia, ha già spedito oltre 1 milione di tonnellate di grano duro, principalmente in Italia e Canada". Un passaggio non da poco, visto che il Canada stesso risulterebbe tra gli importatori della Turchia.

 

Il rapporto infine afferma: "I valori del grano duro canadese continueranno a soffrire fino al ritorno della domanda in Canada nella seconda metà dell'anno di commercializzazione". Quindi non prima di gennaio-febbraio 2024.

 

Come sopra già riportato ci sono novità anche per il grano duro Usa, dato che l'ultimo rapporto dell'Usda parla di una produzione 2023-2024 pari a oltre un milione e 605mila tonnellate, aumentata quindi negli ultimi due report di complessive 69mila tonnellate.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 18 ottobre 2023 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati: 383 euro alla tonnellata sui minimi e 388 euro sui massimi, in ulteriore calo di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'11 ottobre scorso, quando si era verificato un primo cedimento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 4 ottobre scorso. In questa ultima data aveva avuto fine una fase di stabilità durata per l'intero mese di settembre.

 

Al momento questi prezzi risultano essere maggiori di 43 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 18 ottobre 2023, ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in calo di ulteriori 5 euro alla tonnellata sulla seduta dell'11 ottobre scorso, quando si era verificato un primo calo sempre di 5 euro alla tonnellata sul ancor precedente seduta del 4 ottobre 2023. In quella data invece, i prezzi si erano rivelati stabili sulle precedenti sedute del mese di settembre e sui valori esitati il 30 agosto.

 

I valori registrati il 18 ottobre sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 21 euro sui minimi e di 26 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 17 ottobre 2023, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 410 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 10 ottobre scorso, quando si era rilevata stabilità sul 3 ottobre solo sui minimi ed un calo di 15 euro sui massimi.


A Napoli nella seduta del 3 ottobre le quotazioni erano rimaste stabili sul 26 settembre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 25 euro solo sui massimi, rispetto alla seduta del 19 settembre. In tutto questo il prezzo minimo permane stabile dal 29 agosto scorso.


L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 17 ottobre scorso restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 60 euro sia sui minimi che sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 17 ottobre 2023 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino mietitura 2023, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 380 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, in calo di 8 euro sui minimi e 10 euro sui massimi sulla precedente seduta del 10 ottobre, quando invece i prezzi si erano rivelati stabili sulle precedenti sedute del 3 ottobre e del 26 settembre scorso.

 

L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 17 ottobre si presentano maggiori di 45 euro alla tonnellata sui minimi e 40 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 17 ottobre scorso è stato fissato a 470 euro alla tonnellata sui minimi ed a 475 euro sui massimi, in calo di altri 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 10 ottobre scorso, quando si era verificato un altro calo di 8 euro a tonnellata sulla ancor precedente seduta del 3 ottobre 2023. In questa ultima data si era registrato un'altra diminuzione di 7 euro alla tonnellata.

 

Complessivamente il prezzo di questo frumento è aumentato di 101 euro alla tonnellata nelle ultime sedici sedute sui massimi, ma sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è in perdita di 71 euro alla tonnellata sui massimi.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 17 ottobre 2023 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 385 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 10 ottobre fino al 5 settembre scorso, quando si era verificato un calo di 20 euro sulla ancor precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano più elevati di 35 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 400 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 10 ottobre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 3 ottobre, fino a quando si era invece tenuto stabile dalla seduta del 5 settembre, quando invece si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sui valori registrati nella ancor precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano in aumento di 46 euro sui minimi e di 51 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

Il 17 ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.


Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 17 ottobre 2023, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 13 ottobre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, mietitura 2023, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 387 euro alla tonnellata sui minimi e 393 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 6 ottobre, quando si era registrata un'ulteriore diminuzione di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 29 settembre 2023. In questa ultima data i valori erano rimasti stabili su tutte le altre sedute di settembre.

 

I valori del 13 ottobre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 45 euro sui minimi e 47 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Nella seduta del 13 ottobre 2023 il grano duro canadese di prima qualità è calato a 475 euro alla tonnellata sui minimi ed a 478 euro sui massimi perdendo altri 7 euro sulla precedente seduta del 6 ottobre, quando questo frumento aveva perso altri 5 euro sulla ancor precedente seduta del 29 settembre 2023. Dal 25 agosto 2023 questo cereale ha perso 39 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 12 ottobre 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, valori stabili sul 5 ottobre scorso quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 28 settembre.

 

I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 12 ottobre 2023 restano superiori di 40 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 18 ottobre 2023

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 9 al 16 ottobre 2023 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 18 ottobre 2023, presentano 10 piazze in diminuzione su 13 monitorate, mentre le restanti 3 - Bologna, Grosseto e Milano - appaiono stabili.


In tutta evidenza, i cali sulle piazze all'ingrosso stanno inducendo offerte sul mercato all'origine da parte degli agricoltori che incontrano con molta difficoltà la domanda di stoccatori e molini, evento che si risolve nei casi di calo prezzo: tanto diffusi sul territorio nazionale quanto in alcuni casi anche molto rilevanti e per i quali si rinvia alla tabella sottostante.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea ieri, 18 ottobre 2023
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 18 ottobre 2023: quota il frumento duro fino nazionale mietitura 2023 con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 382 euro alla tonnellata sui minimi e 387 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulle quotazioni dell'11 ottobre.

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo di AgroNotizie® del 12 ottobre 2023.

 

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