I prezzi internazionali del grano duro fino iniziano a vacillare se pur in maniera quasi impercettibile. E alla Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan non scrivono più che i prezzi miglioreranno una volta superato lo shock dell'ingresso sul mercato del grano duro turco, perché il frumento turco da smerciare sul mercato Ue è ancora tanto rispetto agli impegni presi.

 

I prezzi Fob del Canada cedono leggermente ma a fronte di significativi cali dei prezzi offerti all'origine dagli agricoltori e di un ribasso di oltre 18 dollari canadesi alla tonnellata del prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione sulla piazza di Rosetown. Il prezzo Fob non crolla altrettanto solo per un notevole rialzo dei costi di trasporto interni canadesi. Stabili i prezzi Fob Usa, con un lieve deprezzamento in euro legato ad oscillazioni del cambio. In questo quadro si fa notare il secondo e pesante calo settimanale (-3,36%) dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago.

 

Intanto in Italia nelle borse merci tornano i ribassi sul grano duro fino nazionale che perde 5 euro alla tonnellata a Foggia, Roma, Milano solo sulla provenienza Italia centrale, Altamura e Bologna. A Bari invece resta stabile, mentre a Napoli è stabile sui minimi ed in calo di 15 euro sui massimi. E per i grani duri canadesi ci sono cali consistenti sia a Bari che ad Altamura, mentre restano stabili a Milano i grani duri esteri sia di importazione comunitario che extracomunitario.

 

Infine, Ismea aggiorna i prezzi medi per piazza e fotografa una situazione di mercato all'origine nella quale per il frumento duro fino si registra una prevalente stabilità, ma con cali consistenti a Napoli, Matera e Bologna.

 
Noli, il Panamax giù dello 0,67% in una settimana

Il mercato dei noli marittimi ha visto l'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo, perdere ieri - 11 ottobre 2023 - per il secondo giorno consecutivo dopo giorni di consistenti aumenti, arretrando dell'1,8%  sotto la pressione del segmento di maggiori dimensioni. L'indice ha così toccato quota 1.948 punti, segnando un rialzo di 170 punti (+9,56%) sul livello del 4 ottobre scorso, quando si era attestato a 1.778 punti, segnando un rialzo di 26 punti (+1,48%) sul 27 settembre 2023. Rispetto al 20 settembre scorso, quando questo indice, già in crescita, era pervenuto a 1.584 punti, si registra un incremento di 364 punti (+23%).

 

E l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, ieri è aumentato per il terzo giorno consecutivo e con un incremento dello 0,1%, risalendo ai massimi di una settimana e attestandosi a 1.614 punti; con tale livello risulta così ancora in calo di 11 punti sulla scorsa settimana (-0,67%), quando era calato fino a 1.625 punti perdendone 86 sul 27 settembre 2023 (-5,03%).
Dal 12 luglio, quando era attestato a 1.088 punti, la crescita di questo indice è stata comunque, nonostante i più recenti cali, di ben 526 punti (+4983%).

 

E tornano in crescita le previsioni sui noli. Infatti, secondo la previsione di ieri 11 ottobre 2023 di Trading Economics, l'Indice Baltic Dry dovrebbe calare fino a 1.829,27 punti entro la fine del trimestre, contro i 1.612,89 punti previsti solo la settimana scorsa. Il trend previsto a 12 mesi si porta a 1.559,98 punti, contro i 1.375,09 previsti la scorsa settimana.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -3,36% sulla settimana scorsa

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 10 ottobre 2023 continua ad essere negativo sulla settimana precedente per la seconda volta consecutiva e perde 32,87 punti (-3,36%), attestandosi a 946,61 punti, ovvero poco più di 9,46 dollari Usa per bushel. La settimana scorsa, il 3 ottobre, si era verificato il primo calo di 12,35 punti (-1,25%) sulla settimana ancor precedente, che aveva portato questo indice a 979,48 punti, ovvero oltre 9,79 dollari per bushel dopo due settimane di rincari.

 

Una nuova tendenza legata all'annuncio dell'Usda sulla produzione prevista, maggiore di 54mila tonnellate rispetto alle aspettative degli operatori, ma anche a fattori di domanda più concreti che stanno venendo a mancare in prospettiva.

Questo indice ha delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando ha toccato i 1.087,63 punti.

E se dall'11 luglio, quando era ancora attestato a 789,91 punti, ha guadagnato fino all'8 agosto ben 297,59 punti (+37,7%), dal 9 agosto è entrato in una fase di volatilità, dovuta soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari, ma anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.

 

Inoltre, la quotazione del 10 ottobre 2023 è pari a 327,16 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 11 ottobre 2023, in diminuzione di 14,89 euro alla tonnellata (-4,35%) sui 342,05 euro della quotazione del 3 ottobre, valorizzata in euro il 4 ottobre 2023. In questo caso, la già ingente diminuzione delle quotazioni dell'indice in divisa americana (-3,36%) è stata amplificata dalla svalutazione del dollaro Usa, che in una settimana è passato da 0,95 a 0,94 euro per un dollaro, aggravando così le perdite denominate in eurovaluta di un ulteriore 0,99%.

 

Prezzi Fob in Canada in flessione

Secondo il rapporto del 10 ottobre 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine è pervenuto a 638,20 dollari canadesi alla tonnellata, in flessione di 1,50 dollari canadesi sullo scorso 2 ottobre, quando - crescendo di 9,63 dollari sul 25 settembre scorso - si era attestato a 639,70. Tale valore, pur restando in crescita rispetto ai livelli registrati l'8 agosto di ben 100,34 dollari, risulta calato di 25,24 dollari canadesi dal 28 agosto, quando aveva raggiunto il picco dell'estate a 663,44.

 

Dal 10 luglio, quando era ancora attestato a 491,09 dollari canadesi, tale prezzo è comunque aumentato di 147,11 dollari canadesi alla tonnellata (+29,95%). Tale medesimo incremento all'8 di agosto sul 10 luglio 2023 era di 46,77 dollari canadesi alla tonnellata (+9,52%).

 

Il valore registrato il 10 ottobre è pari a 441,73 euro alla tonnellata, al cambio dollaro canadese euro dell'11 ottobre. La quotazione in eurovaluta così determinata del prezzo Fob risulta in calo di 1,30 euro rispetto alla quotazione del 2 ottobre al cambio del 4 ottobre 2023. In questo caso la diminuzione del prezzo Fob del Cwad si è riflessa interamente anche sul prezzo in euro, essendo rimasti invariati i cambi intorno a 0,69 euro per un dollaro canadese tra le due settimane considerate.

 

Resta il fatto sostanziale che rispetto alla quotazione del 10 luglio scorso, valorizzata al cambio del 12 luglio 2023 e pari a 335,16 euro alla tonnellata, il valore attuale di questo prezzo Fob risulta comunque cresciuto di 106,57 euro alla tonnellata (+31,8%).

 

Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 6 ottobre scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di novembre 2023 sono quotate 467,00 dollari Usa alla tonnellata" stabili sulle analoghe quotazioni del 29, 22, 15, 8 e 1° settembre scorsi, ma riferite alle consegne di settembre e ottobre 2023. Tale valore il primo settembre era invece risultato in calo sulle quotazioni del 25 agosto scorso di 21 dollari alla tonnellata, ma ad oggi in realtà resta in crescita comunque di 67 dollari rispetto al valore del 4 agosto e pari a soli 400 dollari alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob Usa del 6 ottobre 2023 vale 439,55 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 11 ottobre 2023, in diminuzione di 4,52 euro rispetto al prezzo rilevato il 29 settembre e valorizzato in euro il 4 ottobre scorso. Stante il perdurare dell'invarianza di questo prezzo Fob in dollari Usa, l'intero calo è dovuto alla svalutazione della divisa Usa già sopra citata, passata da 0,95 euro per un dollaro il 4 ottobre agli 0,94 euro di ieri, 11 ottobre 2023.

 

 Il valore del 6 ottobre in euro al cambio dell'11 ottobre resta comunque maggiore di quello registrato il 4 agosto al cambio del 9 agosto - pari a 364,30 euro - di ben 75,25 euro alla tonnellata.


Canada, in calo il prezzo all'esportazione

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 10 ottobre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 496,04 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 18,38 dollari canadesi sul 2 ottobre scorso, quando si era rilevata invece stabilità sul 25 settembre a quota 514,42 dollari.


Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 36,75 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 106,55 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Invece gli export basis per i prezzi Fob dalla costa dell'Atlantico segnano ancora un ulteriore aumento di 16,86 dollari canadesi sul 2 ottobre scorso, portandosi a 142,15 dollari canadesi alla tonnellata contro i 125,29 della scorsa settimana, quando erano aumentati di altri 9,64 dollari canadesi sul 25 settembre 2023.

 

Resta il fatto che, comunque, gli export basis per il prezzo Fob del Cwad numero 1, dall'8 agosto al 10 ottobre 2023 sono comunque cresciuti di ben 109,89 euro alla tonnellata. Alla luce di questi dati risulta comunque chiaro che il lieve calo del prezzo Fob in questa settimana è spiegato dall'impennata dei costi di trasporto interni canadesi che ha quasi del tutto neutralizzato la ancor più pesante caduta dei prezzi all'esportazione.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 10 ottobre 2023 è di 498,79 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 6,07 dollari canadesi rispetto al 2 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 1,10 dollari canadesi rispetto al 25 settembre 2023. Dal 10 luglio l'aumento complessivo di questo prezzo medio è stato di 105,44 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Infine, il 10 ottobre 2023, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2023 - risulta essere di 500,27 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 5,78 dollari canadesi rispetto ai 506,05 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 2 ottobre scorso, quando si era verificato invece un aumento di 0,91 dollari canadesi sui 505,14 dollari canadesi registrati il 25 settembre scorso. Dal 10 luglio l'aumento complessivo di questo prezzo medio - seppur calcolato su scadenze diverse - è stato di 139,99 dollari canadesi.


Grano duro turco, continua invasione Ue

Dal rapporto del 10 ottobre 2023 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende: "Stats Canada ha registrato 202mila e 300 tonnellate di esportazioni di grano duro nel mese di agosto. Sebbene si tratti di quasi il 50% in più rispetto allo scorso anno, si tratta comunque di 126mila tonnellate in meno rispetto al volume medio di agosto. Le esportazioni di grano duro sono state forti verso il Marocco, gli Stati Uniti e 'altri Paesi' che solitamente non importano grandi volumi di grano duro canadese. Questi Paesi includono Arabia Saudita, Venezuela, Costa Rica e Nigeria". L'Italia importa in agosto dal Canada meno di 20mila tonnellate.

 

E mentre in Canada non è ancora chiaro quali siano stati i rendimenti medi il rapporto della Commissione suggerisce: "Le stime ufficiali mostrano che la produzione di grano duro in Nord America è destinata a diminuire di 1,7 milioni di tonnellate nel 2023-2024, poiché una diminuzione di 1,9 milioni di tonnellate nella produzione di Stati Uniti e Canada è solo leggermente compensata da una maggiore produzione di 200mila tonnellate in Messico".

 

Il rapporto della Commissione poi spiega le conseguenze commerciali del calo produttivo in Nord America: "Si prevede che le esportazioni di grano duro nel 2023-2024 dal Nord America diminuiranno di 1,7 milioni di tonnellate poiché le maggiori esportazioni da Stati Uniti (+51mila tonnellate) e Messico (+36mila tonnellate) saranno compensate da 1,8 milioni di tonnellate di esportazioni in meno dal Canada". Alla nona settimana di campagna commerciale 2023-2024 (1° ottobre) il Canada ha esportato complessivamente 336mila e 800 tonnellate di grano duro "in calo del 12% (44mila tonnellate) rispetto allo scorso anno".

 

Grande assente tra i compratori in Canada è l'Unione Europea - e quindi l'Italia - che però, secondo il rapporto "ha importato la cifra record di 735mila tonnellate di grano duro nelle prime 14 settimane di campagna commerciale. Turchia e Russia sono stati i principali fornitori rispettivamente con 327mila e 231mila tonnellate".

 

Il rapporto conclude confermando quanto riferito già da AgroNotizie® la settimana scorsa sulla potenzialità della Turchia di stare sul mercato ancora a lungo: "Gli impegni totali di esportazione di grano duro turco hanno superato il milione di tonnellate poiché i Paesi importatori hanno approfittato delle forniture più economiche in un anno in cui le loro scorte sono basse. La Turchia dovrebbe esaurire le forniture esportabili nella seconda metà della campagna". Ma per la prima volta, dopo settimane, manca nel rapporto la previsione sul prossimo venturo miglioramento dei prezzi canadesi.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 11 ottobre 2023 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati: 390 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 4 ottobre scorso, quando invece i prezzi si erano rivelati stabili sulle ultime cinque sedute dal 30 agosto scorso in poi, quando si era verificato il calo di 60 euro alla tonnellata sull'ancora precedente seduta del 2 agosto 2023.

 

Al momento questi prezzi risultano essere maggiori di 50 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 11 ottobre 2023, ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi: 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sul 4 ottobre scorso, quando invece i prezzi si erano rivelati stabili sulle precedenti sedute fino al 30 agosto scorso, quando si era verificato l'ultimo calo di 50 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 agosto 2023.


I valori registrati l'11 ottobre sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 26 euro sui minimi e di 31 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 10 ottobre 2023, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 410 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 3 ottobre sui minimi ma in calo di 15 euro sui massimi.

 

A Napoli nella scorsa seduta le quotazioni erano rimaste stabili sul 26 settembre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 25 euro solo sui massimi, rispetto alla seduta del 19 settembre. In tutto questo il prezzo minimo permane stabile dal 29 agosto scorso. Nell'ultima seduta del mese di agosto, invece, si era verificato un calo di 55 euro sui minimi e 65 euro sui massimi rispetto all'ancora precedente seduta dell'8 agosto 2023.

 

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 10 ottobre scorso restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 60 euro sia sui minimi che sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 10 ottobre 2023 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino mietitura 2023, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 388 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 3 ottobre e del 26 settembre scorso, quando invece si era verificato un aumento solo sui massimi di 2 euro rispetto alla ancor precedente seduta del 19 settembre. Sui valori minimi invece si registra stabilità dalla seduta del 5 settembre scorso. In quella data si era verificato un calo di 7 euro sul 29 agosto, sia sui minimi che sui massimi.

 

L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 10 ottobre si presentano maggiori di 53 euro alla tonnellata sui minimi e 50 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 10 ottobre scorso è stato fissato a 480 euro alla tonnellata sui minimi ed a 485 euro sui massimi, in calo di 8 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 3 ottobre, quando aveva perso altri 7 euro alla tonnellata. Ultimo calo importante - di ben 10 euro - si era verificato il 5 settembre sulla seduta del 29 agosto 2023.


Complessivamente il prezzo di questo frumento è aumentato di 111 euro alla tonnellata nelle ultime quindici sedute sui massimi, ma sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è in perdita di 61 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 10 ottobre 2023 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 385 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 3 ottobre fino al 5 settembre scorso, quando si era verificato un calo di 20 euro sulla ancor precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano più elevati di 35 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 400 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 3 ottobre, fino a quando si era invece tenuto stabile dalla seduta del 5 settembre, quando invece si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sui valori registrati nella ancor precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano in aumento di 46 euro sui minimi e di 51 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 10 ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 29 agosto 2023 in avanti. Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 10 ottobre 2023, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 6 ottobre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, mietitura 2023, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 390 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 29 settembre, quando invece si era mantenuto stabile sulle precedenti sedute del 22,15, 8 e primo settembre. Il primo settembre quando si era verificato un ribasso di 30 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 25 agosto 2023.


I valori del 6 ottobre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 48 euro sui minimi e 50 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 6 ottobre 2023 il grano duro canadese di prima qualità è calato a 482 euro alla tonnellata sui minimi ed a 485 euro sui massimi perdendo altri 5 euro sulla precedente seduta del 29 settembre 2023, quando aveva perso altri 10 euro alla tonnellata sul 22 settembre scorso. Dal 25 agosto 2023 questo cereale ha perso 32 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 5 ottobre 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 settembre. Si interrompe così una fase di stabilità durata due sedute, quelle del 21 e del 28 settembre.

 

I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 28 settembre 2023 restano superiori di 40 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® l'11 ottobre 2023

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 2 al 10 ottobre 2023 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 11 ottobre 2023, presentano 3 piazze in diminuzione su 13 monitorate, mentre le restanti 10 sono stabili.

 

In evidenza la piazza di Napoli, che pur perdendo 7,5 euro alla tonnellata il 10 ottobre sulla settimana precedente (-1,8%), si ritrova ancora a 417,5 euro alla tonnellata di prezzo medio da produttore. Matera invece il 9 ottobre perde 10 euro sulla settimana precedente (-2,5%) e si ritrova a 390 euro alla tonnellata di prezzo medio in campagna. Al Nord la piazza in calo è Bologna che il 5 ottobre perde 5 euro sulla settimana precedente (-1,3%) e scende a 392,50 euro alla tonnellata di prezzo medio all'origine.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea ieri, 11 ottobre 2023

(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 11 ottobre 2023: quota il frumento duro fino nazionale mietitura 2023 con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 4 ottobre che si erano tenute stabili sul 27 settembre 2023. Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo di AgroNotizie® del 5 ottobre 2023.

 

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