In Toscana torna il divieto di abbruciamento dei residui vegetali, come nel pieno dell'estate.

 

La Regione ha rimesso il divieto, che era stato tolto a fine agosto, per il ritorno di condizioni meteorologiche quasi estive, con sole e temperature che sfiorano i 30 °C nelle ore centrali della giornata, che fanno aumentare il rischio di incendi.

 

La decisione è stata presa anche a seguito di diversi incendi che sono scoppiati nell'ultima settimana, che sono stati ben 25, molti dei quali partiti proprio da abbruciamenti di ramaglie, che per fortuna e per il pronto intervento dei vigli del fuoco e dei volontari hanno interessato solo un totale di 19 ettari tra zone boschive ed altri terreni.

 

Così da oggi, 3 ottobre, fino al 22 ottobre 2023, non sarà possibile bruciare potature e altri scarti vegetali, né accendere fuochi liberi all'aria aperta se non per la cottura dei cibi in appositi bracieri.

 

Inoltre la Regione, in collaborazione con il consorzio meteorologico Lamma e il Cnr Ibimet, ha predisposto un sistema di previsione del rischio incendi boschivi che utilizza l'indice canadese Fwi (Fire Weather Index - l'Indice Meteorologico di Incendio) per determinare il livello di rischio di sviluppo e propagazione di incendi sul territorio toscano.

 

La mappa del rischio, aggiornata quotidianamente, viene utilizzata già da alcuni anni dall'organizzazione regionale Aib, Anti Incendi Boschivi, come strumento decisionale per gestire più efficacemente gli interventi e i servizi di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi.

 

Il bollettino giornaliero viene condiviso con tutta la popolazione, in linea con quanto richiesto a tutte le regioni italiane dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale.

 

L'autunno sta ormai diventando un altro periodo ad alto rischio per gli incendi boschivi.

 

Lo stesso devastante incendio del 2018 che distrusse oltre 1300 ettari di vegetazione sui Monti Pisani, avvenne a fine settembre, anche se in quel caso si trattò di un rogo doloso appiccato da un volontario delle squadre antincendio, oggi condannato a 12 anni di carcere.