Delle Tecnologie di Evoluzione Assistita (Tea) abbiamo già detto tante volte. Le tecniche di genome editing e cisgenesi, ovvero di modifica di un gene e di trasferimento di un gene da una varietà all'altra (sottolineiamo varietà, di una stessa specie) potranno realmente rivoluzionare l'agricoltura e tutte le scienze biologiche.

 

Sappiamo che le Tea stanno alle vecchie tecniche Ogm più o meno come un velocipede sta a una modernissima bicicletta da corsa in fibra di carbonio. Nella Ue vi è stato tuttavia un atteggiamento di estrema precauzione e gli organismi ottenuti con le Tea sono stati equiparati agli inquietanti Ogm.

 

In attesa di una nuova normativa europea (che dovrebbe vedere la luce nel 2024) è quindi positivo che il Parlamento italiano abbia iniziato nelle scorse settimane l'iter che consentirà la sperimentazione in campo delle Tea.

Queste, come noto, permettono di accelerare e indirizzare con grande precisione il lavoro tradizionale di un qualsiasi genetista, agricoltore o giardiniere che sia per ottenere nuove varietà (ribadiamo: all'interno delle stessa specie – repetita iuvant) Tutto pare senza soverchie controindicazioni - la sperimentazione in campo sarà quindi utile per fare passi avanti e non accumulare un colpevole ritardo. Le Tea aprono scenari totalmente inediti e possono essere una risposta sostenibile ai due grandi dilemmi del futuro: sovrappopolazione e cambiamento climatico.

 

Fra i tanti aspetti che affascinano in questo campo di ricerca è per esempio la diffusione dell'apomissia. Botanicamente l'apomissia è la capacità di produrre semi vitali in maniera asessuale. Avete presente la bocca di leone (o tarassaco)? Se seminate uno dei piccoli semi muniti di pappo, la pianta che ne risulterà sarà assolutamente uguale alla pianta madre (un clone quindi). Il sogno di tanti genetisti da almeno un centinaio di anni è quello di trasmettere questo carattere.

 

Alcuni genetisti freak e figli dei fiori che conobbi nella mia gioventù scapestrata sognavano di ottenere piante migliorate le cui sementi potevano essere riseminate direttamente dagli agricoltori in barba alle multinazionali. Ora questo sogno freak potrebbe diventare realtà.