I prezzi del grano duro pastificabile restano in attesa di un più saldo orientamento. Perché con il Baltic Dry index aumentato del 150% in tre settimane si affievoliscono le certezze di alcune previsioni su un calo dei noli a primavera. E i prezzi internazionali del grano duro sono legati a questo indice e alle relative aspettative da un rapporto di diretta proporzionalità.
A questo elemento di incertezza si salda il protrarsi in Canada della chiusura dei porti nella regione dei grandi laghi a causa del ghiaccio. Anche se salta fuori che Port St. Lawrence sull'Ontario è aperto e lì i prezzi Fob del grano duro Cwad al 13% di proteine all'esportazione - stabilizzati a circa 397 euro alla tonnellata - risultano crollati del 35% su base annua, mentre il livello attuale dei noli rende ancora agevole la spedizione anche dai porti del Pacifico da dove però non pervengono notizie sui prezzi Fob.
In Canada, il forte ritmo delle esportazioni di gennaio e febbraio ha fatto sì che ora l'offerta visibile di grano duro sia diminuita a 545mila e 700 tonnellate, il tutto mentre le scorte globali di grano duro sono stimate al ribasso da l'International Grains Council a 5,9 milioni di tonnellate, le più basse degli ultimi 15 anni.
Intanto, il 7 marzo 2023 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago perde lo 0,40% sulla settimana precedente. Un segnale negativo non certo bilanciato dagli assestamenti del Cwad di prima qualità al 13% di proteine su mercati all'origine e all'ingrosso in Canada.
Nonostante tutte queste notizie contrastanti, si osservano in questa settimana prezzi prevalentemente stabili per il frumento duro fino nazionale nelle principali borse merci italiane (Foggia, Roma, Napoli e Altamura), mentre Bari segnala un calo di 5 euro alla tonnellata e risultano in crescita Bologna e Milano. Il grano duro canadese di prima qualità risulta stabile ad Altamura e in calo a Bari.
In via di stabilizzazione le condizioni dei mercati all'origine sondati da Ismea, con una prevalenza assoluta di piazze stabili, anche se non mancano gli aumenti di Foggia, Bologna e delle piazze siciliane.
Noli marittimi in crescita da metà febbraio
I segnali di ripresa dell'economia continuano ad influenzare positivamente il mercato dei noli marittimi, tanto che l'indice Baltic Dry si è riportato ieri - 8 marzo 2023 - a ben 1.327 punti contro i 990 toccati il primo marzo (+34%).
La rincorsa è più che evidente: l'indice era a 594 punti solo lo scorso 21 febbraio quando risultava aumentato del 12% rispetto al livello più basso di 530 punti, raggiunto 16 febbraio 2023. Da inizio 2023 l'indice dei prezzi dei noli Baltic Dry era in discesa ininterrotta, ma ora sembra nuovamente puntare verso l'alto, tanto che il livello raggiunto ieri è pari a quello del 23 dicembre 2022, quando invece però appariva in discesa, ed è superiore a quello del 16 febbraio di oltre il 150%.
A questo punto le previsioni di calo dei noli fino ad aprile - pur sostenute fino a qualche settimana fa da autorevoli esperti del traffico marittimo - appaiono quanto meno sganciate dai valori che il mercato sta realmente realizzando.
Chicago, Future Durum Wheat Index: -0,40% in una settimana
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 7 marzo 2023 cala ancora a 860,97 punti base: quasi 8,61 dollari Usa per bushel - paria a 299,45 euro alla tonnellata al cambio dollaro euro di ieri - in perdita di - in perdita di -3,47punti, oltre 0,34 dollari per bushel sul 28 febbraio scorso (-0,40%).
Continua così il trend ribassista iniziato lo scorso 23 novembre. Rispetto ai 974,38 punti base (oltre 9,74 dollari per bushel) raggiunti il 23 novembre scorso, la perdita raggiunge i 113,41 punti base: oltre 1,13 dollari per bushel (-11,64%).
Per avere un'idea solo del calo drastico intervenuto durante l'estate, basti ricordare che il 21 giugno 2022 l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel, che al cambio dollaro euro di ieri fanno 454,91euro alla tonnellata.
Per tenere presente quanto avvenuto nel giro di poco più di un anno, vale sempre la pena ricordare il massimo dello scorso anno per questo indice, raggiunto il 6 gennaio 2022 con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel.
Canada, prezzi all'ingrosso in assestamento
Secondo il Rapporto del 6 marzo 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine continua a permanere non rilevabile, poiché i porti della regione dei grandi laghi sono ancora bloccati dal ghiaccio.
Di contro, secondo l'Ufficio Studi di Borsa Merci Telematica Italiana le quotazioni del grano canadese Cwad (prezzo Fob in partenza dal porto di St. Lawrence sull'Ontario) hanno assunto nella parte centrale del mese di febbraio "un andamento maggiormente stabile dopo la flessione di gennaio, attestandosi sui 425 dollari Usa alla tonnellata (pari a circa 397 euro alla tonnellata), segnando comunque una flessione del 34,6% su base annua". Un dettaglio che rivela come non tutti i porti della regione dei grandi laghi siano rimasti chiusi, ovviamente tali prezzi hanno avuto un rilievo nei cali delle scorse settimane.
Il 6 marzo scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 459,30 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,67 dollari sul 27 febbraio 2023, così da riportare questo valore esattamente a quello registratosi il 21 febbraio scorso. In ogni caso, il recupero sul 6 febbraio scorso, quando il prezzo si era attestato a 440,93 dollari canadesi alla tonnellata, è di 18,37.
Va ricordato che tra il 23 gennaio, quando questo prezzo era ancora attestato su 503,39 dollari canadesi alla tonnellata, ed il 6 febbraio la diminuzione era stata di ben 62,46 dollari canadesi alla tonnellata. Restano senza valore noto gli export basis per i prezzi Fob dalla costa del Pacifico.
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 6 marzo è di 457,55 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,73 dollari canadesi sul 27 febbraio scorso, quando questo valore si era attestato a 456,82 dollari canadesi alla tonnellata.
Tra il 13 febbraio e il 6 marzo questo prezzo ha recuperato 13,50 dollari canadesi sulla valutazione del mercato del 6 febbraio scorso, quando era calato fino a 444,05 dollari canadesi alla tonnellata. Al 6 febbraio, rispetto al 16 gennaio 2023, le perdite medie su questo prezzo erano state di ben 49,60 dollari canadesi alla tonnellata.
Infine, il 6 marzo 2023, nei quatto territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a maggio 2023 - risulta essere di 456,73 dollari canadesi alla tonnellata, un valore in diminuzione di 1,74 dollari canadesi sul 27 febbraio, quando questo valore si era attestato a 458,47 dollari canadesi alla tonnellata.
Tra il 13 febbraio e il 6 marzo questo prezzo ha comunque recuperato 11,30 dollari canadesi sulla valutazione di mercato del 6 febbraio scorso, quando era calato a 445,43 dollari canadesi alla tonnellata. Al 6 febbraio, rispetto al 16 gennaio, questo prezzo aveva perso ben 46,94 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, export a pieno regime
Sempre secondo il Rapporto del 6 marzo 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "le spedizioni settimanali di grano duro continuano a essere insolitamente forti. Nella trentesima settimana della stagione commerciale sono state spedite ulteriori 137mila e 300 tonnellate di grano duro. Febbraio è stagionalmente il mese più lento per le esportazioni di grano duro canadese, ad eccezione di settembre, quando il nuovo raccolto non è ancora disponibile. Nonostante ciò, le esportazioni settimanali medie nelle ultime quattro settimane sono state di 102mila e 300 tonnellate a settimana rispetto alla media pre 2021-2022 di 86mila tonnellate di esportazioni a settimana".
E ancora: "Il forte ritmo delle esportazioni ha ridotto l'offerta visibile a 545mila e 700 tonnellate in un momento in cui le esportazioni di frumento stagionalmente iniziano a salire quando i laghi si aprono in primavera".
Il senso di tutto questo è che dopo il crollo dei prezzi di gennaio, si potrebbe andare verso una fase di stabilità, peraltro non in linea con gli orientamenti usuali del mercato, che in vista delle nuove semine e della mietitura estivo autunnale tendono invece a diminuire. Su tanto si misurerà il peso effettivo delle scorte, che restano le più basse degli ultimi anni.
Bmti, mercato ancora fiacco in Italia
Infatti, secondo Bmti, Borsa Merci Telematica Italiana, "A livello globale, l'International Grain Council ha rivisto leggermente al ribasso le stime sulle scorte di fine campagna, portandole da 6 a 5,9 milioni di tonnellate, ai minimi degli ultimi 15 anni".
Bmti, inoltre, con riferimento al mercato italiano del grano duro avverte "Entrato nell'ultimo trimestre della campagna, il mercato viene descritto dagli operatori in maggiore equilibrio, seppur sempre con scambi limitati. Al momento non sembrano emergere particolari criticità sul nuovo raccolto".
Borsa Merci Foggia
Ieri, 8 marzo 2023, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 425 euro alla tonnellata sui minimi e 430 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 1° marzo, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulle precedenti sedute del 22,15 ed 8 febbraio 2023. Borsa Merci Foggia all'8 marzo 2023 è comunque in perdita complessivamente sul grano duro di 60 euro alla tonnellata sull'11 gennaio scorso.
Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa si conferma così a 100 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre stabilizzano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 130 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
In Borsa Merci di Roma ieri, 8 marzo 2023, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 388 euro alla tonnellata sui minimi e 393 euro sui massimi stabile sulla precedente seduta del 22 febbraio scorso, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro sulle precedenti sedute del 15 ed 8 febbraio scorso.
Complessivamente la piazza capitolina dall'11 gennaio scorso ha comunque perso 67 euro alla tonnellata. In Borsa Merci Roma il cereale pastificabile conferma le perdite a 95 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e a 124 euro sulle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio 2022.
Borsa Merci Bari
ln Borsa Merci Bari martedì 7 marzo 2023 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 420 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 febbraio, quando aveva guadagnato altri 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 febbraio.
Sulla piazza di Bari il grano duro fino nazionale dal 10 gennaio scorso ha perso 66 euro alla tonnellata. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio 2022 la diminuzione si porta a 133 euro a tonnellata.
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 7 marzo scorso è diminuito di 2 euro alla tonnellata sulla seduta precedente, portandosi a 417 euro alla tonnellata sui minimi ed a 423 euro sui massimi. Nella scorsa seduta del 28 febbraio invece era aumentato di 10 euro alla tonnellata. Questo frumento dal 10 gennaio scorso ha perso complessivamente 53 euro alla tonnellata, mentre sulle quotazioni del 26 luglio 2022 resta in perdita di 125 euro.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
L'Associazione Granaria Meridionale il 7 marzo 2023 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri. Il cereale pastificabile è stato fissato a 440 euro alla tonnellata sui minimi e 455 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 28 febbraio scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sui minimi e 10 euro sui massimi sulla ancor precedente seduta del 21 febbraio 2023.
Dal 10 gennaio 2023, il grano duro fino in Borsa Merci Napoli ha perso comunque 60 euro alla tonnellata sui minimi e 55 euro sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 125 euro alla tonnellata sui minimi e 110 euro sui massimi.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 7 marzo scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 418 euro alla tonnellata sui minimi e 423 euro sui massimi, in rialzo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 febbraio e in perdita di 62 euro sul 10 gennaio 2023. Il calo sul 23 agosto si porta a 97 euro, mentre appare in ribasso di 131 euro sui minimi e 130 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno 2022.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 435 euro alla tonnellata sui minimi e 440 euro sui massimi, in rialzo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 febbraio, ma in perdita di 65 euro sul 10 gennaio 2023. La diminuzione si porta a 95 euro su quella del 23 agosto 2022 e il ribasso rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno 2022 è ora di 134 euro alla tonnellata.
Il 7 marzo scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 415 euro alla tonnellata sui minimi e 420 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 28 febbraio 2023. Si tengono così, solo sui minimi, valori inferiori di 80 euro al 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
Risultano stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 7 marzo 2023 quotano 445 euro alla tonnellata sui minimi e 460 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano in perdita di 145 euro alla tonnellata sui minimi e di 140 euro sui massimi rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 3 marzo 2023. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 431 euro alla tonnellata sui minimi e 434 euro sui massimi, valori stabili sull'ultima seduta del 24 febbraio scorso, quando si era verificato un aumento di 7 euro alla tonnellata sui valori del 17 febbraio 2023.
I valori registrati il 3 marzo scorso - calati complessivamente di 58 euro alla tonnellata sul 23 dicembre 2022 - si pongono a 139 euro sui minimi ed a 141 euro sui massimi al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
Nella seduta del 3 marzo 2023 il grano duro Canadese di 1° qualità ha registrato stabilità sulla precedente seduta del 24 febbraio a 432 euro alla tonnellata sui minimi ed a 435 euro sui massimi, quando invece si era verificato un incremento di ben 18 euro alla tonnellata sul 17 febbraio scorso. Questo cereale su questa piazza resta ad un valore superiore al grano duro fino nazionale, anche se solo per un euro a tonnellata, e risulta in perdita di 42 euro alla tonnellata sul 23 dicembre 2022 e di 114 euro sul 29 luglio 2022.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 2 marzo 2023, fissando in 408 euro alla tonnellata sui minimi e 413 euro sui massimi il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in crescita di 3 euro alla tonnellata sulle precedenti sedute del 23, 16 e 9 febbraio scorso.
Il cereale pastificabile a Bologna ha comunque perso 59 euro alla tonnellata tra il 12 gennaio ed il 2 marzo 2023. Il frumento duro fino nazionale sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 132 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® l'8 marzo 2023
I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 27 febbraio ed il 6 marzo 2023 da Ismea e online fino a ieri, 8 marzo 2023, individuano un'ampia prevalenza di piazze invariate, ben 9 su 13 rilevate, mentre 4 risultano in crescita sulla settimana precedente.
Tra le piazze del Sud, al momento, 3 sono in crescita: Foggia, che con un prezzo medio da produttore di 427,50 euro alla tonnellata il 1° marzo guadagna 5 euro alla tonnellata sulla settimana precedente, e le piazze siciliane, che il 2 marzo si portano a 392,50 euro alla tonnellata, guadagnando la stessa cifra del capoluogo pugliese.
Al nord fa capolino l'aumento di Bologna, che il 2 marzo si porta a 422,50 euro alla tonnellata crescendo di 3 euro sulla settimana precedente.
Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
Rilevazione AgroNotizie® dell'8 marzo 2023
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, le ultime quotazioni del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna sono state pubblicate ieri, 8 marzo 2023, quando sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 403 euro alla tonnellata sui minimi e 408 euro sui massimi, prezzi stabili sul 1° marzo scorso.
Per ogni altro riferimento ai prezzi del grano duro della scorsa settimana è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie® del 2 marzo 2023.
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