Sul grano duro sembra lievemente attenuarsi la vera e propria tempesta scatenatasi sui prezzi nelle ultime settimane, anche se le previsioni per le prossime settimane non sono delle migliori, perché continua a tenere banco il ribasso dei noli marittimi, che ha già contribuito a trascinare i prezzi dei grani duri canadesi di qualità in Italia sotto il livello del prezzo del grano duro fino nazionale.
In compenso si osservano in questa settimana prezzi del frumento duro fino nazionale nelle principali borse merci italiane in calo, ma con decrementi minori rispetto alle scorse settimane. E si registra addirittura stabilità a Foggia e Roma. Una frenata collegata in parte ai prezzi all'ingrosso in Canada del Cwad al 13% di proteine: aumentato il 13 febbraio 2023 di quasi 10 dollari canadesi alla tonnellata, in risposta alla notizia diffusa dall'Ente statistico canadese che le scorte di grano duro canadese al 31 dicembre 2022 sono ancora inferiori del 24% rispetto a fine 2021.
Ecco invece gli elementi che continuano a turbare il mercato.
Da inizio 2023 l'indice dei prezzi dei noli Baltic Dry è in discesa ininterrotta ed ha ormai toccato la scorsa settimana quota 608, il livello più basso da metà giugno 2020, mentre due settimane fa era diminuito dell'8,1%, in calo per la quinta settimana consecutiva. Il fenomeno del calo dei noli, che ha visto le tariffe contrattuali a lungo termine medie diminuire del 13,3% solo nel mese di gennaio 2023, secondo le previsioni dei principali osservatori del settore continuerà e avrà un picco ad aprile: quando scadranno i contratti a lungo termine stipulati nel maggio 2022, quando ancora i prezzi erano elevati e crescenti. I noli avevano iniziato a calare a settembre 2022, ma la discesa non è ancora finita.
A questo elemento oggettivo si salda l'incertezza: infatti in Canada i porti dei grandi laghi continuano ad essere chiusi a causa del ghiaccio ed i prezzi Fob del grano duro Cwad al 13% di proteine all'esportazione permangono non rilevabili, mentre il calo dei noli rende agevole la spedizione anche dai porti del Pacifico da dove non pervengono notizie sui prezzi Fob.
Infine, il 14 febbraio 2023 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago continua a diminuire sulla settimana precedente: un calo tanto lieve quanto nuovamente in accelerazione.
Chicago, Future Durum Wheat Index: -0,76% in una settimana
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 14 febbraio 2023 si porta a 895,71 punti base: quasi 8,96 dollari Usa per bushel, pari a 308,57 euro alla tonnellata al cambio dollaro - euro di ieri. Si registra così un'ulteriore lieve flessione di altri 6,86 punti base (quasi 0,07 dollari per bushel) sulla settimana precedente (-0,76%).
Il trend ribassista continua, anche se con una pendenza che in questa ultima settimana sembra accentuarsi rispetto a quella precedente. Resta il fatto che rispetto ai 974,38 punti base (oltre 9,74 dollari per bushel) raggiunti il 23 novembre scorso, la perdita è ora di 78,67 punti base: quasi di 0,79 dollari per bushel (-8,07%).
Per avere un'idea solo del calo drastico intervenuto durante l'estate, basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel, che al cambio dollaro euro di ieri fanno 450,46 euro alla tonnellata. Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo dello scorso anno per questo indice, raggiunto il 6 gennaio 2022 con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel.
Canada, prezzi all'ingrosso in ripresa
Secondo il Rapporto del 13 febbraio 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine continua a permanere non rilevabile, poiché i porti della regione dei grandi laghi sono ancora bloccati dal ghiaccio.
Il 13 febbraio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è di 450,11 dollari canadesi alla tonnellata, in recupero di 9,18 dollari alla tonnellata sul valore del 6 febbraio 2023 che si era attestato a 440,93 dollari canadesi alla tonnellata. Va ricordato che tra il 23 gennaio, quando questo prezzo era ancora attestato su 503,39 dollari canadesi alla tonnellata, ed il 6 febbraio, la diminuzione era stata di ben 62,46 dollari canadesi alla tonnellata. Restano senza valore noto gli export basis per i prezzi Fob dalla costa del Pacifico.
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 13 febbraio è di 446,26, in recupero di 2,21 dollari alla tonnellata sul 6 febbraio scorso, quando questo valore era calato fino a 444,05 dollari canadesi alla tonnellata. Al 6 febbraio, rispetto al 16 gennaio 2023, le perdite medie su questo prezzo erano state di ben 49,60 dollari canadesi alla tonnellata.
Infine, il 13 febbraio 2023, nei quatto territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - ad aprile 2023 - risulta essere di 447,64 dollari canadesi alla tonnellata, un valore in recupero di 2,21 dollari alla tonnellata sul 6 febbraio, quando questo prezzo era sceso fino a 445,43 dollari canadesi. Al 6 febbraio, rispetto al 16 gennaio, questo prezzo aveva perso ben 46,94 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, export a pieno regime
Sempre secondo il Rapporto del 13 febbraio 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Nella ventisettesima settimana le esportazioni canadesi di grano duro sono state di 97mila e 100 tonnellate per un totale stagionale di 2,8 milioni di tonnellate. Le esportazioni medie necessarie per soddisfare la previsione di 4,8 milioni di tonnellate del Ministero dell'Agricoltura del Canada sono di 80mila e 300 tonnellate a settimana, che dovrebbero essere soddisfatte e superate".
Canada, le scorte restano basse
L'ultimo Rapporto di Statistics Canada - secondo il documento della Commissione - ha mostrato che le scorte di grano duro canadesi a dicembre 2022 erano di 3,7 milioni di tonnellate. Si tratta di 1,1 milioni di tonnellate in più rispetto allo scorso anno, ma figurano ancora fortemente diminuite rispetto ai livelli precedenti il raccolto 2022: risultano infatti essere il 24% in meno rispetto a dicembre 2020.
E questo elemento emerso recentemente potrebbe essere alla base della ripresa dei prezzi interni canadesi sopra analizzata.
Canada, import italiano in ripresa
Al contrario, c'è una secca smentita del dato che l'Italia stia importando poco grano duro. Infatti il Rapporto indica come "Le esportazioni di dicembre 2022 sono state di 343mila e 600 tonnellate per un totale agosto-dicembre 2022 di 1,9 milioni di tonnellate. Il Marocco è stato il primo acquirente a dicembre con 87mila e 500 tonnellate per un totale stagionale di 285mila e 100 tonnellate (sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno). Al secondo posto c'è stata l'Italia, che ha importato 82mila e 200 tonnellate di grano duro a dicembre 2022 per un totale di agosto-dicembre 2022 di 650mila e 600 tonnellate, che è quasi il triplo del volume dello scorso anno" inteso come periodo agosto-dicembre 2021.
In pratica, proprio mentre i prezzi aumentavano, acquirenti italiani avrebbero acquistato a mani basse. Anche se i dati della Commissione Ue dicono altro: ovvero che il Paese di destinazione Italia ha diminuito del 48% le importazioni extra Ue di grano duro tra il 1° luglio e la prima settimana di dicembre 2022, per un totale import pari a non più di 291mila tonnellate.
Borsa Merci Foggia
Ieri, 15 febbraio 2023, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 420 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'8 febbraio scorso, quando aveva perso altri 15 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° febbraio scorso. Borsa Merci Foggia perde complessivamente sul grano duro 65 euro alla tonnellata tra l'11 gennaio e l'8 febbraio.
Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa resta così a 105 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre confermano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 135 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
In Borsa Merci di Roma ieri, 15 febbraio 2023, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'8 febbraio scorso, quando invece si era registrato un calo di 20 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° febbraio 2023. Complessivamente la piazza capitolina dall'11 gennaio scorso ha perso 70 euro alla tonnellata. In Borsa Merci Roma il cereale pastificabile è così in perdita di 98 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 127 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.
Borsa Merci Bari
ln Borsa Merci Bari martedì 14 febbraio 2023 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 420 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 febbraio, quando invece aveva perso ben 25 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 31 gennaio.
Sulla piazza di Bari il grano duro fino nazionale dal 10 gennaio scorso ha così perso 66 euro alla tonnellata. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio la diminuzione si porta a 133 euro a tonnellata.
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 14 febbraio scorso è calato di altri 5 euro alla tonnellata sulla seduta precedente, attestandosi a 409 euro alla tonnellata sui minimi ed a 415 euro sui massimi. Nella scorsa seduta del 7 febbraio invece aveva subìto una perdita di ben 25 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 31 gennaio.
Questo frumento dal 10 gennaio scorso ha perso complessivamente 65 euro alla tonnellata, mentre sulle quotazioni del 26 luglio 2022 resta in perdita di 137 euro.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
L'Associazione Granaria Meridionale il 14 febbraio 2023 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri. Il cereale pastificabile è stato fissato a 435 euro alla tonnellata sui minimi e 445 euro sui massimi, valori in calo di 15 euro alla tonnellata sui minimi e di 10 euro sui massimi rispetto alla precedente seduta del 7 febbraio scorso, quando le quotazioni erano ulteriormente calate di 5 euro sui minimi e di 10 euro sui massimi rispetto all'ancora precedente seduta del 31 gennaio scorso.
Dal 10 gennaio 2023, il grano duro fino in Borsa Merci Napoli ha perso complessivamente 65 euro alla tonnellata sia sui minimi che sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 130 euro alla tonnellata sui minimi e 120 euro sui massimi.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 14 febbraio scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 420 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 febbraio e in perdita di 60 euro sul 10 gennaio 2023. Il calo sul 23 agosto sale così a 95 euro, mentre appare in ribasso di 129 euro sui minimi e 128 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 437 euro alla tonnellata sui minimi e 442 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 febbraio, e in perdita di 63 euro sul 10 gennaio 2023. La diminuzione è di 93 euro su quella del 23 agosto 2022 e il ribasso rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso sale così a 132 euro alla tonnellata.
Il 14 febbraio scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 435 euro alla tonnellata sui minimi e 440 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 febbraio 2023. Si raggiungono così, solo sui minimi, valori inferiori di 65 euro al 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
Risultano in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 14 febbraio 2023 scendono a 450 euro alla tonnellata sui minimi ed a 465 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano in perdita di 140 euro alla tonnellata sui minimi e di 135 euro sui massimi rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 10 febbraio 2023. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 422 euro alla tonnellata sui minimi e 425 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sui valori del 3 febbraio 2023, quando si era verificato un ulteriore calo di 22 euro alla tonnellata sul 27 gennaio 2023.
I valori registrati il 10 febbraio scorso - calati complessivamente di 65 euro alla tonnellata sul 23 dicembre 2022 - si pongono a 146 euro sui minimi ed a 148 euro sui massimi al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
Nella seduta del 10 febbraio 2023 il grano duro Canadese di 1° qualità ha registrato un calo di 15 euro alla tonnellata sul 3 febbraio 2023, portandosi a 414 euro alla tonnellata sui minimi e 417 euro sui massimi, dopo che nella seduta precedente si era registrato un ulteriore calo di 13 euro. Questo cereale risulta così in perdita di 60 euro alla tonnellata dal 23 dicembre 2022 e 132 euro dal 29 luglio 2022.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 9 febbraio 2023, fissando in 405 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in calo di 10 euro alla tonnellata rispetto alla precedente seduta del 2 febbraio, quando i prezzi avevano registrato un calo di altri 20 euro alla tonnellata sul 26 gennaio 2023.
Il cereale pastificabile a Bologna ha così perso 52 euro alla tonnellata tra il 12 gennaio ed il 9 febbraio 2023. Il frumento duro fino nazionale sulla piazza di Bologna presenta ora un valore inferiore di 135 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 15 febbraio 2023
I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 6 ed il 13 febbraio 2023 da Ismea e online fino a ieri, 15 febbraio 2023, individuano una netta prevalenza di piazze in perdita, ben 9, su 13 rilevate, mentre solo 4 risultano stabili sulla settimana precedente.
Tra le piazze che risultano stabili figurano quelle umbro marchigiane: Ancona, Macerata e Perugia, tutte rilevate il 6 febbraio scorso e con prezzi già finiti al tappeto da tempo. In un caso, quello di Ancona, addirittura indicati ad un valore medio di 305 euro alla tonnellata.
Solamente un'altra piazza resiste all'ondata di ribassi e con prezzi più elevati ed è Matera, rilevata ancora il 13 febbraio scorso a 480 euro alla tonnellata. Per il resto sono tutti segni meno e con perdite molto consistenti, come mostra chiaramente la tabella sottostante.
Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
Rilevazione AgroNotizie® del 15 febbraio 2023
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, le ultime quotazioni del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna sono state pubblicate ieri, 15 febbraio 2023, quando sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 400 euro alla tonnellata sui minimi e 405 euro sui massimi, prezzi stabili sull'8 febbraio scorso.
Per ogni altro riferimento ai prezzi del grano duro della scorsa settimana è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie® del 9 febbraio 2023.
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