In Canada i prezzi del grano duro pastificabile all'esportazione non sono rilevabili, perché i porti dei grandi laghi sono quasi tutti chiusi a causa del ghiaccio. Il 10 gennaio 2023 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago aumenta dello 0,52% sulla settimana precedente, ma è in leggero calo rispetto ai giorni prima di Natale.

 

Si registrano così prezzi stabili per il frumento duro fino nazionale nelle borse merci di Roma, Bari, Milano e Bologna, in calo invece Foggia e Altamura. Il grano duro canadese in Italia è in calo sia a Bari che ad Altamura. Intanto, continuano a scaricarsi sui mercati all'origine i cali di prezzo all'ingrosso delle scorse settimane, così che Ismea rileva 6 piazze in calo su 12 rilevate tra la prima decade di gennaio 2023 e metà dicembre 2022. Sullo sfondo le importazioni italiane di grano duro extracomunitario: quelle provenienti dal Canada risultano formalmente il doppio del totale import extra Ue, un differenziale che si spiega solo con la riesportazione del cereale, che alimenta il deficit di importazione del nostro Paese rispetto alla trascorsa campagna commerciale.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index: +0,52% in una settimana

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 10 gennaio 2023 si porta a 922,12 punti base (oltre 9,22 dollari per bushel) aumentando di 4,81 punti base (circa 0,05 dollari per bushel) sulla settimana precedente (+0,52%). Ma in realtà si conferma il trend ribassista del mese scorso, anche se in via di attenuazione, atteso che il 20 dicembre l'indice era attestato a 927,42 punti base (oltre 9,27 dollari per bushel), valore rispetto al quale si registra il 10 gennaio una perdita di 5,30 punti base (oltre 0,05 dollari per bushel).

Rispetto ai 974,38 punti base (oltre 9,74 dollari per bushel) raggiunti il 23 novembre scorso, la perdita è di 52,26 punti base: più di 0,52 dollari per bushel (-5,36%).

Eppure, fino a poco più di un mese fa, il trend al rialzo dell'indice rimaneva ancora ben delineato a partire da oltre due mesi prima, iniziato a tracciarsi dal 23 settembre 2022, quando aveva però raggiunto i soli 815,12 punti base (poco più di 8,15 dollari Usa per bushel), caposaldo rispetto al quale le attuali quotazioni risultano ancora aumentate, ma solo del 13,12% contro il 16,72% di oltre un mese fa.

Per avere un'idea solo del calo drastico intervenuto durante l'estate, basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel. Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo dello scorso anno per questo indice, raggiunto il 6 gennaio 2022 con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel.

 

Canada, il prezzo Fob è congelato

Il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, secondo il Rapporto del 10 gennaio 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non è rilevabile, poiché gli scali sono quasi del tutto bloccati dal ghiaccio.

 

L'ultimo prezzo rilevato da AgroNotizie®, il 19 dicembre 2022 era interessato da un nuovo calo di 7,77 dollari canadesi alla tonnellata, che lo aveva portato a 585,46 dollari canadesi alla tonnellata, contro i 593,23 del 12 dicembre e i 590,70 dollari del 5 dicembre 2022.

 

Il 9 gennaio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è di 503,39 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento sul 19 dicembre di 4,04 dollari alla tonnellata, nonostante il fermo sostanziale dei porti sui grandi laghi.

Pertanto in questa situazione non si hanno stime dei costi di trasporto da Rosetown ai porti; I'export basis si era attestato il 19 dicembre a 86,11 dollari canadesi alla tonnellata.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 9 gennaio è di 494, 76 dollari canadesi alla tonnellata, in lievissimo aumento - +0,56 dollari - rispetto al 19 dicembre 2022, quando il prezzo medio si era attestato a 494,20 dollari.

Infine, il 9 gennaio 2023, nei quatto territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a marzo 2023 - risulta essere di 493,47 dollari canadesi alla tonnellata, un valore in diminuzione di 3,20 dollari alla tonnellata rispetto all'analoga quotazione del 19 dicembre 2022, riferita però alle consegne febbraio 2023.

 

Importazioni di grano duro extra Ue a -48%

Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - datata 9 gennaio 2022 - sul grano duro canadese sottolinea: "Il ritmo delle esportazioni di grano duro si è indebolito negli ultimi tempi, poiché le esportazioni da Thunder Bay sono limitate quando i laghi congelano".

 

E fa il bilancio delle esportazioni canadesi di grano duro nel mese di novembre 2022, definite "molto forti", perchè "Stats Canada ha riferito che oltre 736mila e 400 tonnellate di grano duro sono state esportate durante il mese. L'Italia è stata il grande acquirente, prendendo 223mila e 200 tonnellate dell'importo totale per un totale ad oggi di 568mila e 400 tonnellate, il 191% in più rispetto allo scorso anno. Il Marocco (che di solito importa circa il 25% del totale mensile) era assente. Secondo la Canadian Grain Commission, le esportazioni della ventunesima e della ventiduesima settimana di campagna commerciale sono state di 97mila e 400 tonnellate per un totale stagionale di 1,9 milioni di tonnellate, in crescita del 64% rispetto allo scorso anno".

 

Numeri che sembrano smentire i ripetuti allarmi delle scorse settimane su una domanda Ue ed italiana ancora debole. Ma non è proprio così, stando ai dati dell'import dell'Italia: "L'attuale annata continua a registrare un deficit di arrivi di grano duro extracomunitario - scrive l'Ufficio Studi di Bmti, Borsa Merci Telematica Italiana, nella Newsletter Cereali di dicembre 2022, che normalmente assume informazioni dalla Commissione Ue. "Dal 1° luglio le importazioni sono state pari a 291mila tonnellate (dato aggiornato alla prima settimana di dicembre), di fatto dimezzate (-48%) rispetto allo stesso periodo dell'annata 2021-2022sottolinea Bmti.

 

Come faccia l'Italia nello stesso lasso di tempo, al netto anche di qualche sfasatura temporale, ad importare in tutto da Paesi extra Ue solo 291mila tonnellate da luglio ad oggi, avendone comunque acquistato, almeno nominalmente, ben 568mila e 400 solo dal Canada, può avere una sola spiegazione: molto del grano duro comprato nel Paese nordamericano da o per acquirenti italiani viene riesportato, probabilmente senza neppure toccare le banchine di un porto italiano, o al più risultando in transito, ovvero senza poter essere sbarcato. Ma come si vedrà, questo deficit di import di grano duro in Italia non è fino ad ora servito a rianimare i prezzi del prodotto nazionale.

 

Non sembrano toccare i mercati neppure le proiezioni del Coceral di metà dicembre, circa la prossima annata: mostrano che in Italia le superfici seminate si dovrebbero mantenere su 1,3 milioni di ettari "praticamente invariate rispetto al 2022 (-1,1%)" commenta Bmti - che vede il mercato a breve ancora molto statico.

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 11 gennaio 2023, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni a 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 dicembre 2022, quando invece i prezzi si erano tenuti stabili sulla seduta del 14 dicembre.
Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa sale così a 40 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre portano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 80 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

In Borsa Merci di Roma ieri, 11 gennaio 2023, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 455 euro alla tonnellata sui minimi e 460 euro sui massimi, stabile sulle due precedenti sedute del 14 e del 21 dicembre scorso. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile si conferma in perdita di 28 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 57 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.

 

Borsa Merci Bari

ln Borsa Merci Bari martedì 10 gennaio 2023 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 486 euro alla tonnellata sui minimi e 491 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 20 dicembre 2022, quando si era invece registrato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 13 dicembre scorso. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio la diminuzione resta a 67 euro a tonnellata.
 
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 10 gennaio scorso è diminuito di 2 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 20 dicembre 2022, calando a 474 euro alla tonnellata sui minimi e 480 sui massimi, mentre nella scorsa seduta era calato di altri 2 euro alla tonnellata. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è ora in perdita di 72 euro.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 10 gennaio 2023 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri. Il cereale pastificabile è stato nuovamente fissato a 500 euro alla tonnellata sui minimi e 510 euro sui massimi, valori stabili sulle quotazioni registrate nelle sedute del 3 gennaio 2023 e del 27 e 20 dicembre 2022, quest'ultima registrata da AgroNotizie® nell'articolo del 22 dicembre 2022. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 65 euro alla tonnellata sui minimi e 55 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 10 gennaio scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:

 

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 480 euro alla tonnellata sui minimi e 485 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 3 gennaio e del 27 e 20 dicembre 2022, in perdita di 35 euro sul 23 agosto e in ribasso di 69 euro sui minimi e 68 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 500 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 3 gennaio e del 27 e 20 dicembre 2022, in diminuzione di 30 euro su quella del 23 agosto 2022 e in ribasso di 69 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
     

Il 10 gennaio scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 490 euro alla tonnellata sui minimi e 495 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 3 gennaio e del 27 e 20 dicembre 2022. Si tengono così, solo sui minimi, valori inferiori di 10 euro al 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
 
Risultano stabili sulle tre precedenti sedute anche i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 10 gennaio 2023 confermano nuovamente i 525 euro alla tonnellata sui minimi ed i 540 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano in perdita di 65 euro alla tonnellata sui minimi e di 60 euro sui massimi rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 23 dicembre 2022. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 492 euro alla tonnellata sui minimi e 495 euro sui massimi, in calo di 4 euro alla tonnellata rispetto ai valori del 16 dicembre scorso, quando si era verificato un ulteriore calo di 1 euro sull'ancor precedente seduta del 9 dicembre. I valori registrati il 23 dicembre scorso si pongono a 76 euro sui minimi e 78 euro sui massimi al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
 
Nella seduta del 23 dicembre 2022 il grano duro Canadese di 1° qualità ha registrato un calo di 5 euro sul 16 dicembre scorso, attestandosi a 474 euro alla tonnellata sui minimi e 477 euro sui massimi. Questo cereale ha perso 72 euro dal 29 luglio 2022.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 29 dicembre 2022, confermando i prezzi del 22 e del 15 dicembre scorsi fissati in 467 euro alla tonnellata sui minimi e 472 euro sui massimi per il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori inoltre risultano stabili dal 7 dicembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 1° dicembre 2022. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 73 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® l'11 gennaio 2023

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 2 ed il 10 gennaio 2023 da Ismea e online fino a ieri, 11 gennaio 2023, individuano una prevalenza di piazze stabili, ben 8, su 12 rilevate, mentre solo 4 risultano in ribasso sulla settimana precedente.

 

A parte la notazione sul caso di Ancona, piombata il 9 gennaio scorso ad un valore di soli 305,00 euro alla tonnellata franco azienda, registrando una perdita del 30,7% sulla settimana precedente, va rilevato che i cali di Macerata (-1,2%), Matera (-2,0%) e Perugia (-3,4%), sono da considerarsi fisiologici rispetto ad una condizione di sostanziale stasi della domanda.

 

Ma va anche detto che in realtà solo la metà di tutte le piazze all'origine in questi giorni di gennaio risultano stabili rispetto a quelle osservate da AgroNotizie® il 21 dicembre 2022, dato che risultano in perdita tra questi due monitoraggi di AgroNotizie® anche Napoli (-0,5%) e Bari (-0,6%).

 

Il lettore può facilmente confrontare la tabella sottostante con i dati di ieri sera con i dati già pubblicati in AgroNotizie® il 22 dicembre scorso, che si trova più in basso.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
Rilevazione AgroNotizie® dell'11 gennaio 2023

(Fonte: Ismea)

 
Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
Rilevazione AgroNotizie® del 21 dicembre 2022
(Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, le ultime quotazioni pubblicate dal Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna sono state pubblicate ieri, 11 gennaio 2023, quando sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 458 euro alla tonnellata sui minimi e 463 euro sui massimi, prezzi stabili dal 21 dicembre scorso. Rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2021 questi prezzi sono in perdita di 65 euro sui minimi e 64 euro sui massimi.
 
Per ogni altro raffronto coi prezzi del grano duro fino pubblicati la settimana scorsa da AgroNotizie®, è possibile rileggere l'articolo pubblicato il 22 dicembre 2022.

 

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