È stato approvato il 16 settembre 2022 in Consiglio dei Ministri il Decreto Legge Aiuti Ter da 14 miliardi di euro, che contiene anche importanti misure in favore delle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell'alimentazione delle serre e dei fabbricati "volute dal ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, per mitigare gli effetti economici derivanti dal perdurare dell'aumento eccezionale del prezzo del gasolio e della benzina" sottolinea una nota del Mipaaf. Secondo quanto affermato nel pomeriggio del 16 settembre scorso dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto Legge Aiuti Ter "è previsto un intervento specifico da 190 milioni per il settore agricolo".
Le organizzazioni agricole esprimono nel complesso consenso alle misure messe a punto dal Governo, anche se Coldiretti e Confagricoltura parlano di "Primo passo" e di necessità a breve - secondo il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti di "ulteriori misure per garantire la continuità del processo produttivo nelle filiere agroalimentari". Invece Copagri esprime rammarico perché il Decreto non ha previsto "una moratoria al credito per le imprese". Cia Agricoltori italiani invece esprime "piena soddisfazione".
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Le misure adottate dal Governo
Per contrastare il caro energia il Governo ha prorogato e rafforzato le misure già adottate negli scorsi mesi a sostegno di tutte le imprese, con un credito di imposta sulle fatture di metano ed energia elettrica, secondo il seguente schema:
- energia elettrica: alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW - ma diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica - si applica un credito d'imposta pari al 30% della spesa sostenuta per l'acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022, in caso di aumento del prezzo di acquisto superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Tale aliquota sale al 40% per le aziende energivore.
- metano: alle imprese si applica un'aliquota di credito d'imposta del 40% per la spesa sostenuta per l'acquisto, in relazione ai consumi dei mesi di ottobre e novembre 2022, anche in tal caso a condizione di aver subito un aumento dei prezzi superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Tale entità del credito in questo periodo è confermato anche per le aziende gasivore.
Specificatamente per le imprese agricole e della pesca e per quelle agromeccaniche, il Decreto prevede l'estensione al quarto trimestre 2022 del credito di imposta per acquisto di carburante a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l'acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati, pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante effettuato nel quarto trimestre solare del 2022, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto, al netto dell'imposta sul valore aggiunto. Il Decreto Aiuti Bis era già intervenuto sul terzo trimestre.
Il credito di imposta riguarda anche le imprese agromeccaniche (contoterzisti) e l'utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali, così da venire incontro alle richieste dei settori maggiormente colpiti dall'aumento dei costi energetici. Viene inoltre innalzato l'importo massimo dei finanziamenti garantiti Ismea, con copertura al 100%, da 35mila euro a 62mila euro, relativamente al caro energia.
Coldiretti, è un primo passo
"È un primo passo l'estensione della riduzione dei costi del gasolio per le imprese della pesca e agricole anche a fabbricati e serre fino alla fine dell'anno come avevamo richiesto insieme al credito di imposta per i costi energetici e del gas ai quali accedono anche le imprese agricole rispettivamente per il 30% e il 40% della spesa sostenuta". È quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini nel commentare le misure varate dal Governo per l'agricoltura contro il caro bollette. "Di fronte ad una emergenza senza precedenti - sottolinea Prandini - si resta però sconcertati dalla totale assenza di interventi a livello europeo necessari per salvare il tessuto produttivo dell'Unione".
L'aumento dei costi colpisce duramente l'intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne - denuncia la Coldiretti - dove più di un'azienda agricola su dieci (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell'attività, ma ben oltre un terzo del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti - conclude la Coldiretti - aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.
Confagricoltura, saranno necessarie ulteriori misure
"Il Decreto Aiuti Ter approvato dal Consiglio dei Ministri contempla alcune misure di interesse per il settore agricolo, sollecitate da Confagricoltura - è scritto in una nota dell'Organizzazione agricola dove si sottolinea: "da una prima analisi emerge che il Dl prevede l'estensione del credito di imposta al 20% per il carburante agricolo al quarto trimestre, con l'importante estensione dell'utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali e anche alle imprese agromeccaniche". Ma resta un buco: "Si tratta di un provvedimento importante - commenta Confagricoltura - sebbene non copra il secondo trimestre 2022, quando le lavorazioni nei campi erano a pieno regime".
"Sul fronte energia, con il Decreto Aiuti Ter si interviene anche sui mesi di ottobre e novembre, potenziando il supporto alle imprese, come richiesto da Confagricoltura. In particolare, il credito di imposta per i consumi elettrici viene portato al 30% ampliando la platea di beneficiari (impianti di potenza superiore a 4,5kW), e quello per i consumi di gas viene alzato al 40%".
Queste misure - precisa Confagricoltura - si aggiungono agli interventi già previsti dal Decreto Aiuti Bis relativi all'azzeramento degli oneri di sistema per il quarto trimestre e al prolungamento del credito di imposta per il terzo trimestre sia sui consumi elettrici (impianti di potenza superiore a 16,5 kW e credito di imposta al 15%), sia sul gas naturale (credito di imposta al 25%).
"È un primo passo verso le richieste delle imprese - commenta il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Ulteriori misure saranno tuttavia necessarie per garantire la continuità del processo produttivo all'interno della filiera agroalimentare".
Copagri, manca moratoria sul credito
"Esprimiamo cauto ottimismo per le disposizioni del provvedimento che vanno a sostenere un comparto in grande sofferenza, stretto nella morsa tra i rincari record dei costi di produzione e gli incrementi senza precedenti delle tariffe energetiche". Lo afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina, commentando in una nota l'approvazione del Decreto Aiuti Ter.
"Tra i positivi interventi a sostegno del primario, che vanno ad aggiungersi a quelli inseriti nel cosiddetto Decreto Legge Aiuti Bis, troviamo molte delle proposte ampiamente caldeggiate dalla Copagri, grazie alle quali vengono messi a disposizione del comparto circa 190 milioni di euro, che vanno a sostenere direttamente le aziende agricole attraverso la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell'alimentazione dei fabbricati produttivi e delle serre", osserva il presidente della Copagri.
"È chiaro che la gravità della situazione in cui versa il primario, che paga lo scotto di problematiche ataviche che da anni frenano lo sviluppo del settore, sulle quali vanno poi a inserirsi i sempre più evidenti e frequenti effetti del cambiamenti climatico, richiederebbero ben altri stanziamenti, anche se riteniamo che questo testo è un altro passo nella giusta direzione", continua Verrascina
"Non possiamo quindi che esprimere soddisfazione per gli interventi finalizzati ad accordare prestiti bancari con garanzia gratuita dello stato per il pagamento delle bollette delle centinaia di imprese agricole che sono da tempo sull'orlo di chiudere definitivamente i battenti, così come per l'estensione del credito di imposta al 20% per il carburante agricolo al quarto trimestre del 2022, estensione riconosciuta anche per il riscaldamento di serre e fabbricati produttivi adibiti all'allevamento degli animali", aggiunge il presidente.
"Nonostante l'estensione del credito d'imposta alle piccole imprese, resta il rammarico per essere intervenuti troppo tardi e, soprattutto, per non aver previsto una moratoria al credito per le imprese, da noi ripetutamente richiesta, che avrebbe sostenuto la liquidità delle Pmi agricole colpite dai rincari dei costi di produzione e delle tariffe energetiche", conclude Verrascina.
Cia, piena soddisfazione
Cia - Agricoltori Italiani esprime piena soddisfazione per il Decreto Aiuti Ter, appena varato dal Governo, che ha recepito le richieste della stessa Confederazione più volte sollecitate all'esecutivo. In particolare, si tratta dell'estensione della riduzione dei costi del gasolio per le imprese della pesca e agricole, anche a fabbricati e serre, fino alla fine dell'anno, come richiesto da Cia, insieme al credito di imposta per i costi energetici e del gas ai quali accedono anche le imprese agricole, rispettivamente per il 30% e il 40% della spesa sostenuta.
"Si tratta - sottolinea il Presidente di Cia, Cristiano Fini - di un passaggio importante che aiuta un settore penalizzato e che sta lavorando a bilancio zero se non negativo, stretto tra rincari delle materie prime, con punte di +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio e il tenere bassi i prezzi al consumo per la spesa alimentare degli italiani'.