Filiera corta, agriturismi, agricoltura sociale. Questi i focus su cui si concentrati gli ultimi bandi Psr al Nord Italia. Lombardia e Liguria in pole.

 

Lombardia

Psr, 1,5 milioni di euro per la filiera corta

Via libera dalla Regione Lombardia a uno stanziamento di 1,5 milioni di euro, all'interno dell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale, per un finanziamento di otto progetti di filiera corta, al fine di sostenere le aggregazioni di imprese agricole che si organizzano per vendere direttamente i propri prodotti. L'obiettivo del bando è proprio quello di promuovere accordi di partnership tra imprese agricole per ridurre le fasi di intermediazione commerciale, puntando ad accrescere la competitività delle aziende della filiera agroalimentare con un collegamento diretto verso il consumatore finale.

 

"Valorizzare questi progetti significa accorciare la distanza, anche fisica, tra produttore e consumatore - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi - riducendo gli spostamenti in un'ottica di sostenibilità ambientale e offrire alle aziende agricole ulteriori strumenti per farsi conoscere. Le sfide dei prossimi anni per l'agroalimentare sono legate alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza alimentare che i produttori sanno garantire. Occorre comunicare sempre di più e meglio i risultati raggiunti, in modo che i consumatori in ottica futura saranno sempre più attenti in questa ottica"

 

Liguria

Agriturismi e agricoltura sociale, 3 milioni di euro dal Psr

Via libera dalla Giunta Regionale al bando da 3 milioni di euro per le domande di sostegno e di pagamento a valere sulla Misura 6.4 del vigente Programma di Sviluppo Rurale dedicata agli "Investimenti nella creazione e nello sviluppo delle attività extra agricole". Le domande potranno essere presentate a partire dal 25 maggio al 25 luglio prossimi. Fra i criteri di selezione si ricordano gli investimenti che creano nuovi posti di lavoro, l'età del beneficiario, gli investimenti in aree svantaggiate, il rapporto tra costi e benefici e la creazione di nuove attività extra agricole.

 

Il contributo può arrivare fino a 200mila euro per beneficiario ed è pari al 50% della spesa ammessa. Tra gli investimenti ammissibili rientrano gli adeguamenti edilizi di beni immobili, l'acquisto o leasing di nuovi macchinari o attrezzature e la realizzazione di laboratori o percorsi didattici e l'acquisto di programmi informatici. "Si tratta di un'apertura di credito importante che sostiene la diversificazione delle attività, gli agriturismi, le fattorie didattiche e gli interventi di agricoltura sociale - sottolinea il vicepresidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura Alessandro Piana - vogliamo sostenere la redditività delle aziende e rinsaldare l'occupazione del comparto. 2,7 milioni di euro saranno destinati alle attività agrituristiche, a supporto di un settore messo a dura prova dalla pandemia, mentre i rimanenti 300mila sono destinati all'agricoltura sociale, in aggiunta alle misure aperte precedentemente".