Sviluppare nuove varietà di grano duro per la pasta e attività di ricerca innovative di lungo termine. È questo lo scopo della collaborazione tra Barilla e Agroservice, Azienda italiana specializzata nella ricerca, produzione e commercializzazione di sementi per l'agricoltura: un accordo di durata pluriennale, che prevede un contributo di diverse centinaia di migliaia di euro.


L'Azienda di Parma è stata la prima, oltre trenta anni fa, ad avere investito sullo sviluppo di nuove varietà di grano duro. Risale al 1989, infatti, la collaborazione con Produttori Sementi Bologna (Psb), acquisita nel 2014 da Syngenta e poi, nel 2022, proprio da Agroservice.


"Siamo molto fieri di annunciare questo accordo perché grazie ad Agroservice l'attività di ricerca ci permette di proseguire nello sviluppo di varietà di grano sempre più innovative e sostenibili - dichiara Marco Silvestri, Durum Wheat senior fellow del Gruppo Barilla. Questa collaborazione avrà ricadute positive sulla competitività di tutta la filiera italiana del grano duro e ci permetterà di avere dei benefici che non riguardano solo la performance e la qualità del prodotto finale, ma anche tutto il mondo della ricerca alimentare. E siamo orgogliosi di tornare a farlo a casa nostra, in Italia".


Per una buona pasta si parte dalla ricerca

La ricerca e lo sviluppo sul grano duro hanno permesso, negli anni, di studiare e realizzare diverse varietà di grano duro mirate al miglioramento della qualità della pasta. Il processo di creazione di una nuova tipologia di grano richiede molto tempo, circa otto anni. Dalla collaborazione tra Barilla e Psb ne sono nate sette, di cui quattro sono quelle ancora coltivate e utilizzate: Svevo, Aureo, Puro e Intenso. Sono sementi certificate con le caratteristiche di qualità e sostenibilità richieste da Barilla (contenuto proteico, colore giallo, qualità del glutine e produzione) e con una elevata adattabilità per essere funzionali all'eterogeneità del territorio italiano e in grado di crescere nei diversi ambienti.


La coltivazione di questa materia prima avviene attraverso un sistema di filiera integrata con contratti di coltivazione: l'Azienda fornisce ai partner sementieri le indicazioni sui target e gli obiettivi di qualità che le varietà devono avere per migliorare le caratteristiche tecnologiche, di sicurezza alimentare e sostenibilità del prodotto finito. Per fare questo, Barilla supporta i propri collaboratori con approfondite analisi delle caratteristiche qualitative e tecnologiche delle varietà di grano duro selezionate fino alla produzione di pasta sia in impianto pilota che a livello industriale.


Contratti di filiera e agricoltura di precisione

Lo sviluppo di nuove sementi certificate è uno degli ingredienti dell'impegno di Barilla per far progredire la filiera italiana grano pasta. Dagli anni Novanta, infatti, con la coltivazione delle varietà sviluppate con Psb, Barilla promuove accordi pluriennali di filiera che oggi coinvolgono circa 8mila agricoltori italiani, per supportare qualità e sostenibilità.

 

Il Gruppo incentiva l'utilizzo di pratiche agricole sostenibili in collaborazione con partner autorevoli: risale al 2009 il progetto di collaborazione con Horta, spinoff dell'Università Cattolica di Piacenza, che ha dato vita al sistema di supporto alle decisioni granoduro.net che completa il "Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro Barilla". Dieci regole e consigli fondamentali: rotazioni colturali lunghe, sementi certificate di qualità, utilizzo minimo e razionale di fertilizzanti e fitofarmaci in base alle reali necessità della pianta.

 

Mentre granoduro.net, che Barilla ha anche messo a disposizione degli agricoltori, è un software che, analizzando parametri come l'andamento meteorologico, la fertilità del suolo, lo stato fenologico della pianta, consente di coniugare le buone pratiche agricole tradizionali con l'innovazione, aiutando gli agricoltori a ottimizzare le tecniche di coltivazione, i costi, le rese e la qualità del prodotto.


Proseguendo in questa direzione, il Gruppo di Parma ha voluto intraprendere un'altra sfida e, insieme all'Istituto di Bioeconomia (Cnr-Ibe) di Firenze, ha contribuito alla realizzazione di Agrosat: un servizio gratuito in grado di supportare l'agricoltore nella gestione della concimazione, attraverso tecniche di agricoltura di precisione.

Sempre con il Cnr, Barilla ha realizzato Granoscan, una app che permetterà agli agricoltori di riconoscere le principali patologie del grano col supporto di sistemi avanzati di intelligenza artificiale e di agire tempestivamente con misure di contrasto.