I prezzi internazionali del grano duro pastificabile scontano una elevata volatilità a causa del sommarsi delle incertezze tra gli operatori dei mercati: come prodotto non è direttamente influenzato dagli eventi della guerra in Ucraina in Ucraina e al momento non appare coinvolto in maniera decisa dalle aspettative negative sulla siccità. Il 21 marzo 2022 l'indice dei future sul grano duro "durum" a Chicago segnala una diminuzione dell'1,39% negli ultimi 5 giorni e inverte la precedente tendenza al rialzo, mentre Il prezzo Free on Board (Fob) del Canadian Western Amber Durum (Cwad) di prima qualità al 13% di proteine aumenta di un altro 0,83 euro alla tonnellata, incremento causato unicamente dall'apprezzamento del dollaro canadese sull'eurovaluta, portandosi a 543,75 euro alla tonnellata, anche se il valore in moneta locale è invece diminuito di 11,12 dollari canadesi.

 

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Si tratta in questo caso di un effetto indiretto della guerra, che dal 24 febbraio 2022, data di inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, ha pilotato ingenti capitali finanziari sulle divise americane, che si stanno rivalutando sull'euro, con l'effetto di far costare di più tutto quanto è acquistato in dollari canadesi e statunitensi.


I livelli restano comunque elevati per l'effetto del razionamento del mercato dovuto alla oggettiva scarsità e bassa qualità del raccolto 2021 in Usa e Canada e all'incertezza che ancora regna sui raccolti della prossima estate, a causa soprattutto del peggioramento della siccità in Nord America, Europa e Nord Africa, che potrebbe innescare richieste massicce sul mercato mondiale senza sempre trovare un offerta disponibile.


Sui mercati italiani la domanda non è uniforme - e le notizie sulle partenze dal Canada più che doppie rispetto a due settimane fa - si attestano a 37mila e 800 tonnellate nella scorsa settimana - riescono solo in parte a porre un freno agli aumenti dei prezzi nelle borse merci, che continuano a recuperare: crescono i prezzi per il grano duro fino nazionale a Bari, Milano (solo di provenienza Centro Italia), Altamura e Bologna. Restano stabili i valori di Foggia e Roma. Fermi tutti i prezzi dei grani duri esteri a Milano, Bari e Altamura: escluso lo Spagnolo al 12% di proteine in aumento a Bari. Sui mercati all'origine rilevati da Ismea, con prezzi prevalentemente stabili si contano ora quattro piazze al rialzo: Palermo, Catania, Firenze e Ferrara.


Bmti, in Italia incertezza per siccità

Secondo gli operatori intervistati da Borsa Merci Telematica Italiana per la newsletter Cereali dello scorso 18 marzo, è possibile attendersi futuri aumenti di prezzo del grano duro in Italia, perché c'è incertezza sui raccolti italiani, che in molti areali del Sud e anche del Nord sono preda già oggi della siccità. Inoltre "Per quanto riguarda la prossima annata, secondo le intenzioni di semina diffuse dall'Istat nelle scorse settimane - ricorda l'ufficio studi di Bmti - in Italia nel 2022 le superfici a grano duro scenderebbero dell'1,4%, complice la flessione attesa al Sud (-2,3%)". Secondo Coceral inoltre, la produzione complessiva di grano duro in Ue dovrebbe essere in calo dello 0,5% nel 2022, realizzando non più di 7,7 milioni di tonnellate, condizionata proprio dal risultato negativo dell'Italia (-1,4%), prevista rimanere Paese maggior produttore dell'Unione con 3,8 milioni di tonnellate. Frenano intanto le importazioni di grano duro extra Ue-27 nei primi 2 mesi del 2022: "in calo del 61,5% rispetto allo stesso periodo del 2021 (da 234mila a 90mila tonnellate) - sottolinea Bmti.


Chicago, Future Durum Wheat Index: -1,39% in 5 giorni

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare in contanti è sceso a 1.286,21 punti il 22 marzo, dopo aver toccato i 1.307,88 punti l'8 marzo e i 1.304,39 solo il 15 marzo scorso. Sembra quindi di nuovo cambiata la tendenza verso il ribasso, con una perdita secca in 5 giorni di 18,18 punti (-1,39%), che diventano di 21,67 punti sull'8 marzo (-1,66%). L'andamento di questo indice filma il fenomeno reale ed emergente di questa fase: la volatilità dei prezzi legata all'incertezza, che dipende dalla siccità che caratterizza tutto l'Emisfero Nord, ma della quale non accusa ancora i danni e, seppure molto meno, dalla guerra in Ucraina.

 

Canada, il prezzo Fob sale a 543,75 euro

Secondo il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan, datato 21 marzo 2022 "il Canada ha esportato altre 37mila e 800 tonnellate di grano duro nella trentaduesima settimana di spedizione. Ci sono 428mila e 300 tonnellate di scorte nei porti orientali, che inizieranno a muoversi nelle prossime settimane".

 

Il Rapporto evidenzia anche come il Ministero dell'Agricoltura del Canada abbia "lasciato il bilancio del grano duro canadese invariato rispetto al mese scorso. Le esportazioni rimangono a 2,4 milioni di tonnellate e le scorte finali a 500mila tonnellate".

 

Infine le "aree problematiche" del Nord Africa dove pure sta peggiorando "la siccità prolungata" che secondo il Rapporto "ha causato una grave interruzione delle condizioni favorevoli ai raccolti in Marocco e Algeria. La Tunisia ha ricevuto più piogge tra dicembre e gennaio rispetto ai suoi vicini a Ovest, ma da allora le condizioni asciutte stanno causando anche il deterioramento dei livelli di umidità del suolo".

 

Pur in questo quadro si apprezza un calo dei prezzi all'origine per il Cwad numero 1 al 13% di proteine rispetto alla settimana scorsa, più pronunciata per le consegne spot, evento legato alla minore profondità del mercato causata dallo sciopero delle ferrovie Cp, che nella provincia del Saskatchewan sta causando disagi alle spedizioni di grano, aumentando il rischio di consegna fuori termine sulle richieste spot.

 

Infatti il 21marzo scorso i prezzi offerti all'origine spot per il Cwad numero 1 al 13% di proteine nei quattro territori del Saskatchewan si tengono in media sui 575,13 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 10,74 dollari sul 14 marzo 2022, ma questi prezzi sul 7 marzo erano aumentati di ben 30,32 dollari. In lieve ribasso il prezzo medio per le consegne differite a maggio 2022, che il 21 marzo si porta a 557,40 dollari canadesi a tonnellata, registrando un calo di soli 0,74 euro canadesi sulla settimana precedente.

 

Da notare che nel Saskatchewan - la provincia che da sola produce circa l'80% del grano duro canadese - dal 28 febbraio solo i territori del Nord Ovest e i territori del Sud Ovest stanno stipulando contratti a consegna differita, mentre tutti i territori stanno regolarmente eseguendo le consegne su contratti spot.

 

Sempre il 21 marzo, il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown del Cwad numero 1 al 13% di proteine resta stabile sul 14 marzo a 551,16 dollari canadesi alla tonnellata, ma si tratta di un valore che torna ormai per la quinta volta consecutiva dal 22 febbraio ed intorno al quale il prezzo all'ingrosso orbita ormai da sei settimane.

A fronte di questo dato sul mercato interno all'ingrosso, il prezzo Fob del grano Cwad di 1° qualità in partenza dai porti della regione dei Grandi Laghi, il 21 marzo cala (-11,12 dollari canadesi alla tonnellata) rispetto al 14 marzo, portandosi a 749,89 dollari canadesi alla tonnellata. Un calo modesto, che giunge dopo due settimane di aumenti, e che lascia comunque il livello di questo prezzo ben lontano dal valore conseguito il 14 febbraio scorso: ben 807,96 dollari alla tonnellata.

Al cambio di ieri il prezzo Fob di questa settimana si esprime in 543,75 euro alla tonnellata, che significa un ulteriore lieve aumento di 0,83 euro alla tonnellata, spiegato dalla ulteriore rivalutazione della divisa canadese sull'eurovaluta, tanto importante da sterilizzare abbondantemente la diminuzione del prezzo in dollari canadesi della commodity. Nelle ultime due settimane il prezzo Fob del grano duro Cwad numero 1 è cresciuto di 7,41 euro alla tonnellata solo in forza della rivalutazione del dollaro canadese.

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 23 marzo 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 535 euro alla tonnellata sui minimi e 540 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 16 marzo, quando invece si era verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 marzo 2022. In due sedute - 9 e 16 marzo 2022 - il cereale pastificabile a Foggia aveva recuperato così ben 20 euro alla tonnellata. Su questa piazza, tra le sedute del 29 settembre 2021 e del 23 marzo 2022 il prezzo del cereale pastificabile risulta così cresciuto di 40 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Il 23 marzo alla Borsa Merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di franco partenza Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 490 euro alla tonnellata sui minimi e 495 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 16 marzo, quando era invece cresciuto di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 marzo 2022. Dal 29 settembre 2021 al 23 marzo 2022 su questa piazza il valore del cereale pastificabile si è incrementato di 37 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci di Bari

Il listino della Borsa Merci di Bari del 22 marzo scorso registra valori in crescita di 6 euro alla tonnellata sulla seduta precedente del 15 marzo 2022 per il prezzo del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questo frumento pastificabile ha così raggiunto i 534 euro alla tonnellata sui minimi ed i 539 sui massimi. Dal 28 settembre 2021 al 22 marzo 2022 il frumento duro nazionale pastificabile risulta aumentato di 46 euro alla tonnellata.

Il Canadese 1 al 15% di proteine invece si rivela nuovamente stabile sulla seduta del 15 marzo e vede i prezzi fermi sulla forchetta di 544-549 euro alla tonnellata. Questo frumento estero di qualità tra il 28 settembre 2021 e il 22 marzo 2022 ha perso 56 euro alla tonnellata sui minimi e 51 euro sui massimi.

Il frumento pastificabile Spagnolo al 12% di proteine il 15 marzo 2022 torna in crescita e di 6 euro sui valori già raggiunti sulla seduta 15 marzo, pervenendo a 559-569 euro alla tonnellata. Dal 28 settembre questo frumento iberico è comunque aumentato a Bari di 29 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 22 marzo scorso alla Borsa Merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 550 euro alla tonnellata sui minimi e 555 euro sui massimi, valori in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'15 marzo, quando invece si era registrata stabilità sulla ancor precedente seduta dell'8 marzo 2022, quando si era verificato un aumento di 15 euro alla tonnellata. A Napoli dal 28 settembre al 22 marzo il cereale pastificabile è aumentato di 50 euro sui minimi e 45 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 22 marzo, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, è stato così quotato nelle seguenti provenienze e qualificazioni:

 

  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 531 euro alla tonnellata sui minimi e 535 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 15 marzo, registra comunque una crescita di 40 euro dal 28 settembre 2021 in avanti.
  • Produzione Centro Italia, proteine non determinate, 551 euro alla tonnellata sui minimi e 556 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 15 marzo e su questi valori guadagna 50 euro su quella del 28 settembre.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.

Quotati il 22 marzo i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 547 euro sui minimi e 552 sui massimi, stabili sulla seduta precedente. Sul 28 settembre risultano cresciuti di 52 euro sui minimi mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.


Anche i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano restano stabili sulla precedente seduta, attestandosi a 620 euro alla tonnellata sui minimi e 630 sui massimi. Questi frumenti presentano un incremento di valore pari a 30 euro sulla seduta del 28 settembre 2021.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 18 marzo 2022. Quando il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri è stato fissato a 535 euro alla tonnellata sui minimi e 540 sui massimi, in crescita di 9 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'11 marzo, quando si era verificato un altro aumento di 7 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 4 marzo 2022. Dal 24 settembre il cereale pastificabile nazionale su questa piazza ha conosciuto un aumento complessivo di prezzo di 56 euro alla tonnellata.

Il grano duro Canadese di 1° qualità permane stabile a 547 euro sui minimi e 550 sui massimi. Questo cereale su questa piazza è attestato a un prezzo maggiore di 6 euro rispetto a quello spuntato nella seduta del 24 settembre 2021.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 17 marzo 2022 quando ha fissato il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa - a 520 euro alla tonnellata sui minimi e 525 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 10 marzo 2022. Su questa piazza il cereale pastificabile tra il 23 settembre 2021 e il 17 marzo scorso è aumentato di 44 euro.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie il 23 marzo 2022

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 14 ed il 21 marzo 2022 da Ismea e online fino a ieri, rappresentano un mercato prevalentemente stabile: infatti figurano nove piazze senza variazioni su 13 rilevate, ma anche quattro in rialzo.

 

 

Piazza

Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente
Variazione
sulla
settimana
precedente
Matera 21 MAR 2022 550,00 0,0% Franco azienda
Firenze 18 MAR 2022 487,50 +2,1% Franco azienda
Catania 17 MAR 2022 507,50 +2,0% Franco azienda
Grosseto 17 MAR 2022 515,50   0,0% Franco azienda
Palermo 17 MAR 2022 507,50 +2,0% Franco azienda
Foggia 16 MAR 2022 530,00   0,0% Franco azienda
Milano 15 MAR 2022 533,00   0,0% F.co magazzino arrivo
Napoli 15 MAR 2022 547,50   0,0% F.co magazzino arrivo
Ancona 14 MAR 2022 402,00   0,0% Franco azienda
Bari 14 MAR 2022 527,50   0,0% Franco azienda
Ferrara 14 MAR 2022 521,50 +2,0% Franco azienda
Macerata 14 MAR 2022 416,00   0,0% Franco azienda
Perugia 14 MAR 2022 416,00   0,0% Franco azienda

 Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 23 marzo 2022 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea


Al Sud sono interessate da buone performance le piazze siciliane: Palermo e Catania salgono appaiate a 507,50 euro alla tonnellata il 17 marzo e - alla seconda settimana consecutiva di aumenti - riportano incrementi di altri 10 euro alla tonnellata sul 10 marzo (+2,0%). Al Centro cresce Firenze, anche questa piazza è alla seconda settimana consecutiva di aumenti, che perviene a 487,50 euro alla tonnellata di prezzo medio, aumentata di 10 euro sull'11 marzo (+2,1%). Al Nord sale il prezzo a Ferrara, dove il grano duro fino all'origine tocca un prezzo medio di 521,50 euro alla tonnellata il 14 marzo, crescendo di 10 euro sul 7 marzo (+2,0%).

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, questi i prezzi fissati ieri, 23 marzo scorso, dal Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore, quotato a 511 euro alla tonnellata sui minimi e 515 euro sui massimi, in crescita di 5 euro sulla precedente seduta del 16 marzo, quando aveva guadagnato altri 5 euro sulla ancora precedente rilevazione del 9 marzo, ultima ripresa da AgroNotizie nell'articolo del 17 marzo 2022, che è sempre possibile consultare per ogni altro raffronto con i prezzi della scorsa settimana.