Il nuovo Patto Rurale Ue entra nel concreto. Aperta una consultazione pubblica per tutti gli addetti al settore. Gli obiettivi sono l'inclusività, il ripopolamento delle campagne, l'innovazione, le infrastrutture e la sostenibilità. Online uno sportello con tutte le informazioni del Patto.

Feasr e Pac a braccetto per finanziare l'iniziativa europea. La Commissione Europea controllerà i risultati e proporrà modifiche nel corso del prossimo settennato.


Patto Rurale, la parola agli addetti del settore

Presentato nel mese di giugno 2021, il nuovo Patto Rurale promosso dalla Commissione Europea entra nel vivo con una consultazione pubblica rivolta soprattutto agli addetti del settore, ma non solo, con l'obiettivo di raccogliere suggerimenti e indicazioni per contribuire a una visione a lungo termine per le zone rurali dell'Unione Europea.

Giugno 2022 è la data di scadenza di partecipazione, mese in cui si terrà a Bruxelles la Conferenza di Alto Livello del Patto Rurale per discutere dei primi risultati e avanzare nuove proposte per il futuro.


Uno sportello web per maggiori informazioni

Online uno sportello virtuale con informazioni sui progetti esistenti e sulle possibilità di finanziamento e di collaborazione per le comunità rurali, i titolari di progetti e le autorità locali.

Possibile partecipare anche alla costruzione del Patto attraverso un apposito modulo online.


L'obiettivo del Patto

L'iniziativa europea intende promuovere la coesione territoriale e creare nuove opportunità per attrarre imprese innovative, creare posti di lavoro di qualità, promuovere nuove e migliori competenze, garantire migliori infrastrutture e servizi, e promuovere l'agricoltura sostenibile. Particolare attenzione a donne e giovani.

Tenendo conto anche delle varietà geografiche del territorio europeo, le zone rurali dovranno essere più facilmente raggiungibili, grazie anche al miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, così come anche delle infrastrutture digitali. Saranno più resilienti ed ecosostenibili, più resistenti al cambiamento climatico, ai rischi naturali e alle crisi economiche.


Cosa sono le zone rurali. I problemi

Le zone rurali sono un fattore fondamentale per l'Ue in quanto producono alimenti, tutelano il patrimonio e proteggono i paesaggi. Ad oggi infatti, di oltre l'80% delle zone rurali, il 40% è dedicato all'agricoltura. Tuttavia, però, hanno subìto perdite di popolazione, cambiamenti strutturali nell'agricoltura e nella silvicoltura, invecchiamento ed erosione dei servizi e delle infrastrutture, diminuzione dell'occupazione e dei redditi e un divario digitale urbano rurale ancora significativo.


Il finanziamento del Patto

A partire dal 2023, tutte le nuove azioni di sviluppo rurale saranno integrate nei Piani Strategici Nazionali della Pac. Ogni Piano Nazionale sarà incentrato su obiettivi sociali, ambientali ed economici fondamentali per l'agricoltura, la silvicoltura e le zone rurali dell'Unione Europea.

La nuova Politica Agricola Comune (Pac), in particolare il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr), è una delle principali fonti di finanziamento dell'Unione Europea per le zone rurali insieme alla politica di coesione.


Controlli

La Commissione supporterà tutte le parti interessate al Patto Rurale ed effettuerà regolarmente verifiche rurali per monitorare l'impatto e gli esiti. Verrà pertanto istituito un Osservatorio Rurale per migliorare ulteriormente la raccolta e l'analisi dei dati sulle zone rurali.


In collaborazione con Alessandra Resta