In questa ultima settimana si registra in Canada il quinto aumento consecutivo dei prezzi all'esportazione free on board (Fob) del Canadian Western Amber Durum di prima qualità al 13% di proteine (+0,72%), che - grazie anche ad una ripresa del valore del dollaro canadese sulla divisa europea - riporta questo valore a 610,78 euro alla tonnellata: +2,24% sulla settimana scorsa. Il tutto mentre negli Usa, a Chicago, si evidenzia una ulteriore flessione dell'indice dei future sul grano duro (-3,35%) su cinque giorni, lì dove si evidenzia ormai una tendenza ribassista nell'ultimo mese (-3,16%).
Si tratta di indicazioni che restano contrastanti perché il clima resta di attesa sui mercati internazionali, al momento alimentato sia dagli effetti negativi della Niña sulle regioni produttrici di frumento in Australia che dall'annuncio di Statistics Canada di una produzione di grano duro inferiore alle previsioni del Governo canadese per oltre 891mila tonnellate, attesa a ridurre ulteriormente l'export canadese.
Sulla scorta di tutti questi dati di scenario, che permangono ancora di non univoca interpretazione, i valori del mercato italiano all'ingrosso del grano duro fino nazionale nell'ultima settimana hanno evidenziato una fase di parziale sospensione, con le borse merci di Foggia, Roma e Milano chiuse per festività.
Il quarto round di perdite dal 17 settembre scorso è pertanto parziale anche perché se il cereale all'ingrosso di produzione nazionale ha perso altri 5 euro alla tonnellata nella Borsa Merci di Bari e ben 10 ad Altamura, resta invece invariato a Napoli. Sulla piazza partenopea stabile anche il Cwad 2-1. Mentre il Canadese 1 perde 20 euro alla tonnellata sia a Bari che ad Altamura. Sulla piazza barese stabile lo Spagnolo al 12% di proteine.
I prezzi medi all'origine - monitorati da Ismea - presentano nell'ultima rilevazione di AgroNotizie sette delle 13 piazze osservate in calo sulla settimana precedente e le rimanenti sei stabili.
Chicago, Future Durum Wheat Index: -3,35% in cinque giorni
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti a tre mesi da regolare in contanti è calato a quota 1.519,71 il 6 dicembre 2021, conseguendo un ulteriore calo di 52,63 punti sui cinque giorni precedenti (-3,35%). Il mercato sembra a questo punto guidato da una chiara ispirazione ribassista che erode il valore dei future. L'indice è passato dai 1.319,68 punti del 15 settembre - punto più basso dopo il picco di 1.728,49 del 7 settembre 2021 - ai 1.568,68 punti del 9 novembre scorso, elevandosi di 249 punti (+18,87%) in poco più di due mesi. Ma dal 9 novembre al 6 dicembre le perdite sono state di 49,51 punti (-3,16%).
Canada, prezzi Fob in rialzo a 610,78 euro alla tonnellata
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese dello Saskatchewan, datato 6 dicembre 2021 "Statistics Canada ha fissato la produzione canadese di grano duro a soli 2,65 milioni di tonnellate, ovvero di 891mila tonnellate inferiore alla cifra fornita dal Ministero per l'Agricoltura. Tanto è ben al di sotto dei 3,60 milioni di tonnellate che i mercati si aspettano. Il Ministero segnala già scorte finali e uso domestico a livelli bassi". Il documento della Commissione mostra scetticismo sul dato produttivo fornito da Statistics Canada, ma afferma: "Se la stima di produzione di 2,65 milioni di tonnellate fosse corretta, la maggior parte della diminuzione di 891mila tonnellate dovrebbe ridurre le esportazioni a 2,21 milioni di tonnellate".
Secondo il rapporto della Commissione del Saskatchewan, il Canada ha esportato 22mila e 200 tonnellate di grano duro durante la diciassettesima settimana di spedizione per un totale da inizio anno commerciale di 1,07 milioni di tonnellate. Questa cifra rappresenta circa il 48% delle forniture esportabili canadesi; l'anno scorso era stato esportato solo il 33% delle forniture esportabili.
Non solo: la Commissione nota come "con una mossa insolita, nel mese di ottobre l'Australia ha esportato 29mila tonnellate di grano duro della precedente campagna. Di solito, non ci sono esportazioni di grano duro australiano fino a gennaio" sottolinea il documento della Commissione, quasi a voler giustificare i cali di prezzo del novembre scorso come conseguenza di questa inusuale manovra di mercato.
Ma ora il raccolto australiano - decimato dal maltempo indotto dalla Niña e con danni ancora non stimati - potrebbe "mettere sotto pressione il mercato" scrive la Commissione, perché le "principali aree di coltivazione del grano duro sono il Queensland e il New South Wales, che sono anche alcune delle aree più colpite da piogge precoci" giunte proprio quando invece si doveva mietere e molto abbondanti: abbastanza da fermare le trebbie e danneggiare il frumento.
In questo scenario, i prezzi offerti sui mercati all'origine dei vari territori del Saskatchewan il 6 dicembre scorso per il Canadian Western Amber Durum (Cwad) numero 1 al 13% di proteine risultano nel complesso di stazionari.
E sempre il 6 dicembre il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown del Cwad numero 1 al 13% di proteine è rimasto stabile per la quinta settimana consecutiva a 716,88 dollari canadesi alla tonnellata sulle quotazioni del 29, 22,15 e dell'8 novembre scorso. Da segnalare che questo prezzo tra il 18 ottobre scorso e l'8 novembre è passato da 753,25 a 716,88 dollari canadesi alla tonnellata, perdendo così 36,37 dollari di valore (-4,83%).
Intanto i prezzi Fob del grano Cwad di 1° qualità in partenza dai porti dalla regione dei Grandi Laghi, si presentano in ulteriore rialzo, raggiungendo il 6 dicembre scorso gli 868,15 dollari canadesi alla tonnellata, con un aumento di altri 6,21 dollari (+0,72%) sul 29 novembre scorso. Un valore che al cambio di ieri, 8 dicembre 2021, risulta essere di euro 610,78 alla tonnellata, in decisa ripresa di ben 13,37 euro alla tonnellata sul 30 novembre scorso (+2,24%), anche per effetto della risalita della valuta canadese sulla divisa europea.
Vale la pena ricordare anche che il prezzo Fob del grano Cwad di 1° qualità è passato dagli 840,37 dollari alla tonnellata dell'8 novembre agli 868,15 dollari del 6 dicembre, guadagnando ben 27,78 dollari alla tonnellata in poco meno di un mese (+3,31%).
Borse Merci di Foggia e Roma chiuse
Ieri - 8 dicembre 2021 - a causa della festività religiosa nazionale dell'Immacolata, le borse merci di Foggia e Roma sono rimaste chiuse. Per le ultime quotazioni, relative al 1° dicembre scorso, si rinvia pertanto a quanto già pubblicato da AgroNotizie nell'articolo del 3 dicembre 2021.
Borsa Merci di Bari
Il listino della Borsa Merci di Bari del 7 dicembre scorso registra un calo per il prezzo del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. La valutazione è stata di 530 euro alla tonnellata sui minimi e 535 sui massimi: il cereale è così calato di altri 5 euro alla tonnellata sui prezzi della precedente seduta del 30 novembre scorso. Dal 28 settembre al 7 dicembre il frumento duro nazionale pastificabile è comunque aumentato di 42 euro alla tonnellata.
Il Canadese 1 al 15% di proteine invece registra un altro calo e di ben 20 euro alla tonnellata sulla seduta del 30 novembre e perviene ai prezzi di 560-565 euro alla tonnellata. Questo frumento estero di qualità tra il 28 settembre ed il 7 dicembre ha perso 40 euro alla tonnellata sui minimi e 45 euro sui massimi.
Il frumento pastificabile Spagnolo al 12% di proteine il 7 dicembre scorso registra invece stabilità sui valori della seduta precedente, mantenendo valori di 565-575 euro. Dal 28 settembre il frumento iberico è aumentato su questa piazza di 35 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
L'Associazione Granaria Meridionale il 7 dicembre scorso alla Borsa Merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 545 euro alla tonnellata sui minimi e 550 euro sui massimi, valori stabili sul 30 novembre scorso. A Napoli dal 28 settembre al 7 dicembre il cereale pastificabile è aumentato di 45 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi.
Tra i frumenti esteri risulta quotato il Cwad di qualità tra 1 e 2, che è rimasto stabile rispetto alla precedente seduta, con valori compresi tra 580 e 585 euro alla tonnellata. Il Cwad 2-1, dopo il vistoso calo di 20 euro della scorsa seduta, è tornato sui prezzi del 28 settembre sui minimi, mentre su quella data perde 5 euro alla tonnellata sui massimi.
Associazione Granaria di Milano
Il 7 dicembre 2021 in Borsa merci a Milano non sono state rilevate quotazioni, per la locale festività di Sant'Ambrogio. Per le ultime quotazioni, relative al 30 novembre scorso, si rinvia pertanto a quanto pubblicato da AgroNotizie il 3 dicembre scorso.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 3 dicembre scorso e il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri è stato quotato 525 euro alla tonnellata sui minimi e 530 sui massimi, in calo di altri 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 novembre scorso. Dal 24 settembre il cereale pastificabile nazionale su questa piazza ha conosciuto un aumento di prezzo di 40 euro alla tonnellata.
Il grano duro Canadese di 1° qualità è stato fissato a 542 euro sui minimi e 545 sui massimi, in calo di ben 20 euro alla tonnellata sulla seduta precedente. Questo cereale su questa piazza è ora attestato a un prezzo minore di 5 euro rispetto a quello spuntato nella seduta del 24 settembre.
Borsa Merci Bologna
Per effetto del posticipo della pubblicazione dell'articolo sui prezzi del grano duro a venerdì nella scorsa settimana, dell'ultimo listino della Borsa merci di Bologna del 2 dicembre 2021, si è già dato conto nell'articolo apparso su AgroNotizie il 3 dicembre scorso.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie il 7 dicembre 2021
I prezzi medi all'origine del grano duro fino rilevati da Ismea e online fino al 7 dicembre 2021, rappresentano un quadro di debolezza del mercato e con cali prevalenti: infatti sette delle 13 piazze sono state rilevate al ribasso sulla settimana precedente e le rimanenti sei sono invece apparse stabili. Su tanto va tenuto presente che le quotazioni di Macerata, Ancona e Perugia solo le stesse già rilevate da AgroNotizie nell'articolo dello scorso 3 dicembre 2021.
Piazza
|
Data
di
Rilevazione
|
Prezzo
medio in
euro alla
tonnellata
|
Variazione
sulla
settimana
precedente
|
Condizioni
di
Vendita
|
Bari | 06-12-2021 | 527,50 | 0,0% | Franco azienda |
Matera | 06-12-2021 | 570,00 | 0,0% | Franco azienda |
Firenze | 03-12-2021 | 436,50 | -1,0% | Franco azienda |
Catania | 02-12-2021 | 507,50 | -2,9% | Franco azienda |
Grosseto | 02-12-2021 | 527,50 | 0,0% | Franco azienda |
Palermo | 02-12-2021 | 507,50 | -2,9% | Franco azienda |
Foggia | 01-12-2021 | 532,50 | -1,8% | Franco azienda |
Milano | 30-11-2021 | 543,00 | -0,9% | F.co magazzino arrivo |
Napoli | 30-11-2021 | 547,50 | -0,9% | F.co magazzino arrivo |
Ancona | 29-11-2021 | 336,00 | 0,0% | Franco azienda |
Ferrara | 29-11-2021 | 526,50 | -1,9% | Franco azienda |
Macerata | 29-11-2021 | 340,00 | 0,0% | Franco azienda |
Perugia | 29-11-2021 | 340,00 | 0,0% | Franco azienda |
Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 7 dicembre 2021 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea
A margine delle quotazioni Ismea, come valori significativi per le Marche, si riportano i prezzi del gruppo di lavoro dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna presso la Borsa Merci di Bologna per il mercato marchigiano del 1° dicembre 2021, che per il grano duro fino al 13% di proteine sono di 503 euro alla tonnellata sui minimi e 507 euro sui massimi, in ulteriore calo di 3 euro sulla precedente rilevazione del 24 novembre.
Per ogni altro raffronto sui prezzi è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie del 3 dicembre scorso.