Nel Mezzogiorno d'Italia continuano a calare i prezzi all'origine dell'olio di oliva extravergine, mentre ieri, 24 novembre 2021, a Bari non si registrano variazioni sul mercato all'ingrosso. Intanto sempre ieri, il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, ha firmato il Decreto della Transizione Ecosostenibile della Filiera Olivicolo Olearia, che darà agli imprenditori olivicoli, mediante le organizzazioni di produttori, 30 milioni di euro per accrescere e migliorare la produzione di olive.
Borsa Merci di Bari, prezzi fermi per il novello
Il 23 novembre 2021, la Commissione Olio della Borsa Merci di Bari ha quotato l'olio extravergine di oliva di nuova produzione con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,4%, fissandolo - alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa - a 4,10 euro al chilogrammo sui minimi e a 4,30 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni dell'ultima seduta tenutasi il 16 novembre scorso. L'olio novello sulla seduta di esordio del 2 novembre 2021 consolida le perdite di 0,40 euro al chilogrammo sui minimi e 0,30 euro sui massimi.
La Commissione Olio della Borsa Merci barese ha poi fissato i prezzi di questa campagna commerciale 2021-2022 per l'olio extravergine di oliva di nuova produzione con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,8% - alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa - in 3,70 euro al chilogrammo sui minimi e 3,90 sui massimi, stabili sulla precedente seduta. Questi valori riportano un ribasso sui prezzi di esordio registrati il 9 novembre scorso di 0,10 euro sia sui minimi che sui massimi. Infine, la Commissione Olio non ha rilevato i prezzi per l'olio extravergine biologico e degli altri oli Evo di qualità.
Prezzi all'origine, una raffica di cali
Ecco i prezzi medi all'origine per piazza dell'olio extravergine di olive monitorati da AgroNotizie ieri, 23 novembre 2021, sul sito di Ismea e rilevati franco azienda e Iva esclusa dall'Istituto tra il 15 e il 18 novembre 2021, in un raffronto con quelli rilevati la settimana precedente e pubblicati su AgroNotizie il 17 novembre scorso.
In Calabria tornano i cali, come lamentato da Confagricoltura Calabria: i prezzi dell'Evo da produttore rilevati da Ismea il 18 novembre scorso sulle piazze di Cosenza, Rossano Calabro, Lamezia Terme e Catanzaro è di 3,90 euro al chilogrammo, in perdita di 0,30 euro al chilo sulla quotazione di 4,20 euro registrata solo l'11 novembre scorso (-7,1%). La perdita rispetto ai 4,40 euro allo scorso 28 ottobre è addirittura di 0,50 euro al chilo (-11,4%).
La Puglia continua a vedere la piazza di Bari con due prezzi all'origine differenti per l'Evo da produttore, uno in calo e l'altro stabile, mentre continua a calare Foggia, e si conferma la ritrovata stabilità delle piazze salentine.
Il 18 novembre scorso Ismea ha rilevato a Foggia per l'olio Evo un prezzo medio di 3,75 euro al chilogrammo, in perdita di 0,10 euro rispetto ai 3,85 euro dell'11 novembre (-2,6%): ben 0,50 euro in meno sul 4 novembre (-11,8%), quando invece si era attestato a 4,25 euro al chilogrammo. Il deprezzamento di Foggia dal 28 ottobre, quando il prezzo medio da produttore era attestato a 4,55 euro al chilo è di ben 0,80 euro (-17,6%).
Situazione ancora confusa a Bari, dove coesistono due prezzi medi da produttore per lo stesso prodotto, entrambi rilevati il 15 novembre: uno fermo al valore registrato la settimana precedente - 4,50 euro al chilo - l'altro in ribasso di altri 0,30 euro (-7,1%) e che scende a 3,95 euro al chilogrammo.
A Brindisi, Taranto e Lecce, il 18 novembre 2021 prezzi medi da produttore per l'olio Evo fermi a per la seconda settimana consecutiva a 3,25 euro al chilogrammo, dopo i cali consistenti intervenuti nelle scorse settimane.
In Sicilia a Palermo e Trapani il 16 novembre scorso l'Evo da produttore spunta un prezzo medio di 5,10 euro al chilogrammo, stabile sulle due settimane precedenti. A Ragusa il prezzo medio di 6,25 euro al chilogrammo del 16 novembre conferma quello della settimana precedente esitato il 9 novembre.
Patuanelli firma Decreto a sostegno della filiera olivicola olearia
È stato sottoscritto ieri, 24 novembre 2021, dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, il Decreto che definisce i criteri e le modalità di concessione di contributi per il sostegno e lo sviluppo della filiera olivicola olearia per favorire l'aggregazione nel settore, l'incremento della produzione nazionale di olive, aumentando così la sostenibilità complessiva del settore.
Il provvedimento, destinato ai produttori olivicoli associati a organizzazioni di produttori, prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro, a valere sul fondo filiere: 10 milioni di euro sono destinati al sostegno d'investimenti in nuovi impianti e 20 milioni di euro per ammodernare gli impianti esistenti.
Priorità sarà data agli investimenti nelle aree svantaggiate e di maggiore superficie, nonché per quelle caratterizzate da una grande densità e con conduzione in irriguo. Le modalità operative per la presentazione delle domande saranno definite con circolare attuativa di Agea entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.