La Puglia manca quasi del tutto nell'elenco delle 149 opere irrigue finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con 1,6 miliardi di euro ed è a pieno titolo quasi a pari merito con un'altra regione del Sud - la Sicilia - che ha invece visto 31 progetti tutti bocciati. Anche se in Puglia le cose sono andate diversamente rispetto alla Sicilia.

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In Puglia ottiene fondi solo il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano per il progetto "Adeguamento e manutenzione straordinaria degli impianti irrigui gestiti dal consorzio" per poco più di 2,1 milioni di euro. Un altro progetto, invece, presentato dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata "Completamento dell'ammodernamento dell'impianto di distribuzione dei distretti 1 e 8 del comprensorio irriguo Nord Fortore con sistema di consegna di acqua telecomandato e telerilevato", per quasi 2,3 milioni di euro, risulta tra quelli non ammissibili. Per il resto, dai quattro consorzi di bonifica commissariati che dovrebbero confluire nel Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, nessun progetto appare pervenuto a Roma. Il caso è stato sollevato da Coldiretti Puglia che ha preso posizione.

"Il ventennale commissariamento dei consorzi di bonifica in Puglia sta facendo perdere risorse vitali per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, per innovare le reti, ammodernare e rendere più efficiente l’'nfrastrutturazione", denuncia Coldiretti Puglia, in occasione della pubblicazione del Decreto ministeriale di approvazione degli elenchi dei progetti ammissibili e non ammissibili a finanziamento con fondi afferenti al Pnrr, destinati agli investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche.

"Sono 968 i milioni di finanziamenti arrivati al sistema consortile nell'ultimo quinquennio che non sono stati utilizzati dai consorzi di bonifica commissariati per dare il via alle opere irrigue vitali allo sviluppo rurale della Puglia, mentre nel biennio passato i consorzi pugliesi del foggiano, non commissariati, hanno ricevuto da fonti statali il finanziamento di ben quattro interventi per un importo complessivo di oltre 21 milioni di euro", ricorda ancora Coldiretti Puglia.

"Sono occasioni perdute per finanziare gli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, così come è andata persa finora l'opportunità di ridisegnare la bonifica integrale in Puglia, dove sono drammatici gli effetti dell'incuria e delle mancate opere di bonifica sul territorio, tanto tangibili che siamo riusciti a documentarli", afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

"La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione – aggiunge Coldiretti Puglia – comporta che lo stesso costo dell'acqua sia stato e continui a essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale e con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall'invaso del Liscione fino all'invaso di Occhito".