Analizzando la redditività netta per azienda, si registra che in valore assoluto le aziende biologiche hanno una redditività maggiore rispetto a quelle convenzionali, ma è necessario sottolineare come questo dato sia influenzato dalle dimensioni dell'azienda stessa. Tornando ai termini assoluti, la redditività netta media sul bio si attesa sui 57.139 euro rispetto alla media convenzionale con 54.802 euro. Focalizzando l'attenzione sulla redditività netta media per ettaro, a livello italiano, l'agricoltura convenzionale registra un valore più alto (1688 euro/ettaro) rispetto al biologico (1404 euro/ettaro), con una differenza media per ettaro pari a 283 euro. Dal punto di vista colturale, le differenze però sono evidenti.
La bilancia pende a favore del convenzionale su colture permanenti, granivori ed erbivori, mentre è sostanzialmente in equilibrio con i seminativi. Nel settore dell'ortofloricoltura il biologico ha un reddito netto più elevato, con una differenza del 37% in più rispetto all'agricoltura convenzionale. Interessante poi l'analisi sul sostegno finanziario della Pac. Infatti, a livello di pagamenti diretti medi per azienda, il biologico percepisce 14.406 euro a fronte di 13.187 euro dell'azienda agricola convenzionale.
Per ettaro il sostegno è di 340,90 euro/ettaro rispetto ai 363,40 euro/ettaro del convenzionale. L'incidenza dei pagamenti del primo pilastro nelle aziende convenzionali è del 22,9%, mentre per le imprese agricole biologiche è del 25%. A questo si aggiunge poi la misura 11, che prevede un pagamento specifico per i terreni condotti in regime di produzione biologica. Sulle 7.730 aziende biologiche campionate, le beneficiarie della misura 11 sono state 4.710. A livello complessivo, il peso del sostegno pubblico con la misura 11 arriva fino al 17,5% del reddito.