Il progetto del Distretto prevede interventi di manutenzione straordinaria ai castagneti, di ingegneria naturalistica, implementazione di tecniche di agricoltura di precisione, sistemi di irrigazione, attività di formazione e ricerca, attività di valorizzazione e promozione del prodotto sui mercati internazionali. Partecipano al progetto importanti aziende agricole ed agroindustriali degli areali più rappresentativi: Montella e Serino nell'avellinese, Roccamonfina nel casertano, il Cilento in provincia di Salerno e il monte Partenio, a cavallo tra le province di Avellino, Benevento, Caserta e Napoli.
A guidare il consorzio è stato eletto Antonio De Cristofaro, docente ordinario presso il dipartimento di Agraria dell'Università del Molise. Ad affiancarlo due vicepresidenti imprenditori: Vincenzo Di Maio di Avellino e Franco Di Pippo di Roccamonfina. Nel consiglio di amministrazione entrano Angelo Amore di Roccamonfina, Maurizio Grimaldi di Montella, il cilentano Ivan Tabano di Roccadaspide, Giuseppe Russo di Fisciano (Salerno), i serinesi Sabatino Ingino e Abele De Luca, Davide Della Porta di Ospedaletto d'Alpinolo (Avellino), Massimo Oricchio della Cooperativa agricola del Cilento di Cuccaro Vetere. Direttore del consorzio è Roberto Mazzei.
"Il distretto della castagna - commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e già presidente del comitato promotore - è l'unico che insiste su tutto il territorio regionale campano. Coldiretti, con il suo staff tecnico, ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione del percorso di riconoscimento, partito a giugno dello scorso anno".
"È stato presentato un primo progetto di 22 milioni di euro al ministero delle Politiche agricole che, dopo aver superato la prima griglia di selezione con esito positivo, ha da poco ottenuto l'approvazione con un primo stanziamento di 2,5 milioni di euro" sottolinea Masiello che dichiara: "Rilanciare la castanicoltura della Campania avrà un valore enorme non solo sul piano economico, ma anche sociale ed ambientale, per quello che rappresenta per le aree boschive".