“Gli ottimi risultati raggiunti nella campagna 2020 – spiega Andrea Berti, direttore di Asnacodi – dove abbiamo registrato valori assicurati in crescita e una confermata propensione a scegliere soluzioni di gestione del rischio complete da parte degli agricoltori, estese anche grazie alle garanzie prestate dai neocostituiti Fondi mutualistici per la stabilizzazione del reddito, permettono ai Condifesa di programmare l’avvio delle attività di assunzione delle polizze in maniera ottimale”.
“Nel 2020 – sottolinea invece Albano Agabiti, presidente Asnacodi – i valori assicurati hanno registrato un nuovo record storico. Le imprese aderenti non sono in crescita, ma questo è la conseguenza di un processo di accorpamento e rafforzamento delle imprese agricole in atto in tutto il paese. Numeri che mettono in evidenza ancora una volta la lungimiranza di noi agricoltori e l’operato dei Condifesa di Italia nel cercare di proporre e strutturare sempre nuove soluzioni tagliate su misura rispetto alle esigenze delle aziende agricole, adeguandosi con soluzioni digitali al difficile contesto operativo. I costi assicurativi sono tendenzialmente in crescita, ma gli agricoltori sono consapevoli dei cambiamenti climatici in atto e della validità degli strumenti di gestione del rischio".
Grande attenzione anche ai fondi mutualistici da parte degli agricoltori, “nel 2020 grazie ai numerosi fondi mutualistici, settoriali e di stabilizzazione del reddito – sottolinea il presidente – è stato possibile tutelare, in aggiunta ai valori assicurati, produzioni agricole e redditi per oltre 1 miliardo di euro. Particolare successo per i fondi Ist, che, grazie all’importante contribuzione pubblica del 70%, è stato possibile intercettare oltre 10 milioni di euro di contribuzione pubblica, un successo per il nostro Sistema Asnacodi Italia e, soprattutto, per l’agricoltura nazionale”.
Sul fronte delle novità per la campagna in partenza vi è certamente l’adozione dello Standard value ovvero di un Valore di produzione annua ad ettaro decretato dal ministero, “uno strumento di reale semplificazione per tutto il processo assicurativo – spiega Berti – che permetterà notevoli vantaggi a partire dalle tempistiche di erogazione del contributo pubblico. Il nuovo Piano di gestione dei rischi in agricoltura per il 2021, infatti, introduce l’adozione dello Standard value come metodo di calcolo del valore assicurato ammissibile a contributo pubblico per tutte le produzioni. Un passo importante che evita l’onere all’agricoltore di dover attestare, diversamente dagli ultimi anni, la resa media storica qualora il valore assicurato sia al di sotto dello Standard value di riferimento. Nel caso in cui il valore dichiarato sia superiore al valore dello Standard value l’agricoltore potrà comunque documentare e giustificare i valori ed evitare l’eventuale esclusione dei valori in eccedenza dalla contribuzione pubblica” – conclude Berti.
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Fonte: Asnacodi, Associazione nazionale dei Consorzi di difesa