A Roma, il 27 e 28 novembre 2025 Asnacodi Italia organizza il 7° Forum Internazionale sulla Gestione del Rischio in Agricoltura. Il tradizionale appuntamento che si terrà al Nazionale Spazio Eventi, in via Palermo n 10, vedrà quest'anno confrontarsi istituzioni, mondo agricolo e assicurativo sul tema: "Sostenibilità e innovazione per governare il cambiamento".

 

In occasione della due giorni, assieme ai rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, esperti del settore assicurativo e mutualistico, si approfondiranno nuovi strumenti di gestione del rischio, sull'evoluzione delle politiche europee, sull'impatto del cambiamento climatico e sulle strategie digitali a supporto delle imprese agricole.

 

Programma

 

 1° giornata: 27 novembre 2025

 

La prima giornata si aprirà alle 13:00 con la proiezione del video Asnacodi Italia, a cui seguirà la relazione del presidente di Asnacodi Italia Albano Agabiti.

 

Spazio poi alla presentazione del Progetto Horizon Prudent, e al talk: Innovazione e Visione: i cambiamenti climatici generano perdite di vite, danni a infrastrutture e costi crescenti per famiglie, imprese e finanza pubblica. L'aumento delle temperature minaccia in modo strutturale la capacità produttiva del Paese, in particolare il settore primario, trasformando i modelli d'impresa agricola e influenzando le politiche nazionali, europee e internazionali.

 

La risposta passa da innovazione digitale e intelligenza artificiale: tecnologie abilitanti per resilienza e sostenibilità, capaci di accelerare il trasferimento della conoscenza dalla ricerca e dagli stakeholder alle aziende. Servono ricerca coordinata, sinergie e sistemi digitali per l'interscambio dei dati, con applicazioni concrete in agricoltura e nella gestione del rischio. Per riuscirci è indispensabile un cambiamento culturale: una strategia di risk management sostenibile e inclusiva, orientata a una nuova generazione digitale.


Dopo il coffe break i lavori riprenderanno con il talk: Network per l'attuazione delle strategie.
Si parlerà di promozione e attuazione degli strumenti della Pac - fondi mutualistici e AgriCat - e della diffusione di una cultura della gestione del rischio: prevenzione, nuove polizze più semplici e accessibili per territori, imprese e colture ancora scoperte. Asnacodi costruisce una rete di conoscenze tra università, centri di ricerca e istituzioni per creare comunità dei dati: digitalizzazione dei flussi, stazioni meteo virtuali e integrazione di dati fenologici, satellitari e territoriali per serie storiche e modelli di danno.

 

Inoltre a disposizione dei Condifesa c'è un Crm per dialogare con i soci e strumenti per perizie georeferenziate, migliorando efficienza e trasparenza. E ancora investimenti sui giovani con formazione e competenze per nuove professionalità in agricoltura e nel risk management. In linea con l'evoluzione normativa, la gestione del rischio è un pilastro strutturale delle scelte d'impresa verso un settore più innovativo, sostenibile e resiliente.

 

Seconda giornata: 28 novembre 2025 

 

I lavori della seconda giornata si apriranno alle 9:00 con il video Asnacodi Italia e la relazione direttore generale di Asnacodi Italia Andrea Berti.

 

A seguire il talk: Politiche europee e nazionali. Una crescita stabile, equa e inclusiva, compatibile con gli equilibri ambientali, richiede politiche pubbliche solide: cornici regolamentari moderne e interventi efficaci economici, ambientali, energetici e sociali.

 

L'Ue ha sostenuto l'agricoltura con politiche e finanziamenti che hanno aumentato produzione ed export, stabilizzato i mercati, garantito redditi dignitosi, sicurezza alimentare e approvvigionamenti. Ha accelerato la sostenibilità (riduzione delle emissioni, agricoltura bio) e rafforzato le aree rurali con competitività, occupazione, infrastrutture e servizi.

 

La spinta alle pratiche Esg genera vantaggi competitivi, migliore allocazione delle risorse, attrazione di capitali e mitigazione dei rischi. Allineandosi agli obiettivi pubblici, il settore privato può cogliere opportunità; ma gli impatti del clima si trasmettono alla finanza. Servono supporto e innovazione: digitalizzazione, gestione dei big data e interscambio con pubbliche amministrazioni, assicurazioni e ricerca.

 

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