In
Puglia non c'è pace per gli utenti dei
quattro Consorzi di bonifica commissariati del centro e del sud della regione -
Arneo,
Stornara e Tara,
Ugento Li Foggi,
Terre d'Apulia: non ci sarà infatti
nessuna revoca o
sospensione del pagamento del
tributo 630 emesso da questi enti di bonifica, mentre, invece, dovrebbe
partire al più presto possibile la
riforma degli enti. È quanto emerso la scorsa settimana nel
Consiglio regionale della Puglia durante la seduta della
Commissione consiliare agricoltura e attività produttive, presieduta da
Francesco Paolicelli, convocata su richiesta del capogruppo de La Puglia Domani
Paolo Pagliaro, al fine di ottenere delle risposte
chiare sulla possibilità di
sospendere il tributo,
sollecitata da diversi sindaci del Salento. E subito si è fatta sentire la replica di
Confagricoltura Puglia, per la quale il presidente
Luca Lazzàro ha ribadito la
"illegittimità in assenza di beneficio" del tributo 630, come sancito dalla
sentenza della Corte costituzionale 188/2018.
Alla seduta hanno partecipato l'assessore regionale alle Politiche agricole
Donato Pentassuglia, il commissario dei consorzi commissariati
Alfredo Borzillo, i direttori dei Consorzi di Ugento Li Foggi e di Arneo
Antonio Bruno e
Vito Caputo e i
sindaci dei comuni di
Nociglia,
Botrugno,
Giuggianello,
Sanarica,
San Cassiano,
Supersano,
Surano,
Galatone,
Casarano,
Matino,
Ugento e
Cutrofiano.
I sindaci, senza beneficio niente tributo
I sindaci intervenuti hanno
stigmatizzato il fatto che
non si può pagare un contributo di bonifica senza avere in cambio le opere di bonifica, chiedendo quindi la
sospensione del tributo ritenuto ingiusto dai cittadini che non ne beneficiano di alcun servizio.
Il commissario Borzillo, lavori ormai ripresi, tributo va pagato
Massima
attenzione ad
ogni istanza è stata espressa dal commissario Borzillo, considerato che la
materia è delicata e complessa, ma sostenendo anche che la prima
legge di riforma in
materia della passata legislatura ha
dato una
svolta importante. Borzillo ha sottolineato come siano
ripresi i lavori per la
manutenzione dei canali,
abbandonati da
11 anni a causa della
sospensione dei
tributi, ma ci si aspetta adesso che vengano
riconosciuti i numerosi passi avanti.
In merito alla richiesta di sospendere il tributo, Borzillo ha spiegato che la
tassa emessa non è un canone che può essere sospeso, ma è la
costituzione di provvidenze necessarie per poter
effettuare i lavori, e
non può ritenersi giustificata la pretesa di effettuare prima i lavori e successivamente pagare il tributo. Sul punto è intervenuto anche il direttore
Bruno dell'area agraria de
l Consorzio Ugento li Foggi, il quale ha chiarito che il pagamento del tributo 630 interessa solo i
cittadini proprietari di immobili ricadenti nei 500 chilometri di reticolo idrico consortile e qualora dovessero essere emesse delle cartelle da parte del Consorzio per un pagamento non dovuto, si provvederà all'annullamento. In virtù di ciò, sono stati esortati i comuni attraversati dal reticolo, affinché venga fatta una valutazione esatta, comune per comune, dei benefici idraulici goduti in maniera diretta e specifica.
Pentassuglia, Consorzi vanno riformati, tributo si paga
Alla luce dei rilievi fatti dagli auditi, l'assessore Pentassuglia ha ribadito la
necessità di riformare i consorzi e informare i cittadini che il
tributo va pagato anche quando il beneficio non è diretto. In più, l'assessore si è dichiarato
pronto al dialogo con i territori e le
associazioni di categoria, approfondendo il discorso nella sua globalità, disposto a
rivedere i piani di classifica e a lavorare sinergicamente con serietà senza preclusioni, anche sul
ruolo che i consorzi possono svolgere col mondo agricolo e imprenditoriale.
Lazzàro (Confagricoltura), non ci sono benefici, stop a cartelle esattoriali
Il presidente di Confagricoltura Puglia è intervenuto sull'esito dell'audizione della Commissione consiliare agricoltura e attività produttive.
"È bene che si discuta e si prenda atto della questione - ha detto
Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia -.
Quello che di certo non è un bene è che si continui a vessare gli agricoltori pugliesi con il tributo 630, la cui illegittimità in assenza di beneficio è stata sancita dalla Corte costituzionale. Durante la seduta i commissari dei consorzi hanno invitato a fare ricorso nel caso qualcuno ritenga che il balzello non sia dovuto. Premesso che, di certo, gli imprenditori agricoli pugliesi non hanno bisogno del beneplacito di nessuno per far valere i loro sacrosanti diritti, oggi a Confagricoltura Puglia risulta che nessun agricoltore abbia avuto benefici dall'opera dei consorzi commissariati. Per questo, la questione va affrontata, per il bene, di tutti in chiave politica e non nelle aule dei tribunali, nelle quali i consorzi di bonifica commissariati dovrebbero motivare l'ostinata e ingiustificata richiesta fatta a danno degli imprenditori pugliesi".