Il biologico laziale continua a crescere. A dirlo è l'Arsial sulla base delle ultime stime basate su dati Sinab ed Eurostat.

Stime che confermano l'ottimo stato di salute del settore, in linea con un andamento nazionale caratterizzato da una domanda in continuo aumento e da un interesse dei consumatori stabile nel tempo.

Il Lazio, al momento, si colloca al quinto posto tra le regioni italiane per estensione delle superfici coltivate secondo i metodi dell'agricoltura biologica certificata e al settimo posto per numero di operatori.

In base ai dati rilevati al dicembre 2019, nella regione operano 5.122 aziende biologiche, il 6,35% del totale nazionale, con un aumento dell'8% rispetto all'anno precedente.

Anche la superficie coltivata in biologico è aumentata del 2,5% dal 2018 al 2019 arrivando a 144.035 ettari, una superficie pari al 23,2% della Sau della regione e al 7,2% di quella nazionale.

In crescita anche i consumi e, come anche per altre regioni, è stato rilevato che soprattutto durante la pandemia c'è stato un aumento delle preferenze verso i prodotti certificati, come rilevato dal focus sui consumi dei prodotti biologici elaborato da Ismea per il periodo del primo lockdown tra marzo e maggio 2020.