Ieri, il Tribunale amministrativo regionale della Puglia - sede di Bari - con sentenza n 804/2020 ha annullato la Circolare operativa relativa alla Operazione 4.1.a del Programma di sviluppo rurale Puglia 2014-2020, emanata nel luglio 2019 dall'Autorità di gestione del Psr e che posticipava la verifica della regolarità contributiva di tutte le ditte partecipanti al bando per il cofinanziamento degli investimenti materiali al momento finale della concessione del finanziamento. In pratica, secondo il Tar, il Documento unico di regolarità contributiva - che le imprese agricole richiedono all'Inps - deve da queste essere esibito nella fase preliminare del procedimento.

Secondo Regione Puglia tale sentenza contribuisce a fare chiarezza, ed entro luglio sarà pubblicata la nuova graduatoria proprio sull'Operazione 4.1.a., in sostituzione di quella comunque già annullata dalla sentenza del 12 maggio scorso.

"La nuova sentenza del Tar Puglia costituisce un ulteriore elemento di chiarezza nel processo di definizione dei diritti delle aziende agricole pugliesi a godere di un sostegno finanziario per i propri investimenti". È il commento del direttore del dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, e dell'Autorità di gestione del Psr Puglia, Rosa Fiore, in merito alla sentenza emessa ieri dal Tar Puglia-Bari.

Nardone e Fiore, nel prendere atto della sentenza del Tar affermano: "L'amministrazione regionale si adeguerà alla sentenza nel solco dell'impegno già intrapreso a seguito delle precedenti sentenze di annullamento della stessa graduatoria, per addivenire quanto prima alla definizione di una nuova graduatoria dopo aver verificato, per tutti i partecipanti, le domande presentate con particolare riferimento alla redditività degli investimenti proposti: il cosiddetto principio 2. A questo proposito l'esecuzione sta procedendo secondo i tempi previsti".

"Ad oggi - concludono - è stata realizzata l'istruttoria di oltre il 65% delle ditte partecipanti, confidando perciò che la nuova graduatoria potrà essere definita - in anticipo rispetto alle originarie previsioni - ai primi di luglio. Si porranno così le condizioni per completare il quadro delle concessioni e dei pagamenti alle imprese agricole che ne avranno diritto".
 

Per gli agriturismi 20 milioni in più

Nei giorni scorsi, Regione Puglia aveva annunciato come siano stati "Stanziati ulteriori 20 milioni di euro per investimenti nelle attività agrituristiche o finalizzate alla produzione di beni e servizi complementari all'attività agricola". Tanto è contenuto nella Determina dell'Autorità di gestione del Psr Puglia del 28 maggio 2020, che assegna al bando della Sottomisura 6.4, dedicato alla creazione e allo sviluppo di attività extra-agricole, complessivamente circa 57 milioni di euro.

"L'incremento della dotazione finanziaria per una delle misure più attenzionate del nostro Psr - sottolinea l'Adg del Psr Puglia, Rosa Fiore - ci consentirà di far scorrere la graduatoria e di sostenere gli investimenti di ulteriori aziende. Oggi più che mai il settore agrituristico è uno dei più colpiti dalle misure restrittive imposte dai Dpcm e dalle ordinanze regionali per contenere la diffusione del Covid-19. Pertanto un'azione di questo tipo offrirà alle imprese agricole di rimettere in moto progetti di sviluppo che possano aumentare la competitività aziendale offrendo, altresì, servizi che promuovano l'inclusione sociale e la sostenibilità ambientale".

Ad oggi sono 559, ovvero tutte quelle in graduatoria, le ditte ammesse alla successiva fase di verifica delle condizioni di ammissibilità e di istruttoria tecnico amministrativa.