La Giunta regionale della Campania, nella riunione del 7 aprile scorso, ha approvato il Piano socio-economico della Regione Campania per affrontare la crisi indotta dall'epidemia da Covid-19.
“Nei tempi più rapidi saranno pubblicate le procedure operative per accedere alle misure del Piano. In queste ore è in corso la definizione della platea dei beneficiari e un sistema di accesso che sia il più rapido possibile" è scritto in una nota. Sembra pertanto di capire che non si renderà necessario un passaggio nell’aula del Consiglio regionale.

Il Piano, che prevede interventi anche per il settore agricolo della Campania per 79 milioni di euro, era stato presentato il 4 aprile dal presidente e assessore all’Agricoltura della regione, Vincenzo De Luca. Complessivamente, il Piano prevedeva interventi per 604 milioni di euro, e la cifra – secondo una nota di Palazzo Santa Lucia - è ora lievitata a 900 milioni. Ma da quanto si apprende, le misure predisposte per il settore agricolo non dovrebbero subire variazioni quantitative.

Nel mentre “si sta completando il lavoro per la definizione della platea dei beneficiari di tutte le misure di sostegno previste dal Piano della Regione, e per l'attivazione della piattaforma informatica che consentirà di accedere alle stesse" è scritto in una nota di ieri della presidenza campana.

Allo stato, pertanto, il Piano prevede un appostamento finanziario da 50 milioni di euro per il bonus una tantum destinato alle imprese agricole campane, commisurato all'occupazione: 1500 euro per aziende fino a 5 dipendenti e 2000 euro per aziende con più di 5 dipendenti.  

Per le aziende florovivaistiche invece c’è un ulteriore bonus fino a 10mila euro, entro un budget da 10 milioni di euro, da commisurare al fatturato delle imprese.

Sul fronte della filiera bufalina restano fermi i contributi per 9 milioni di euro per l’adozione di misure di piani di biosicurezza aziendali, per quelle imprese che hanno partecipato al piano del governo di eradicazione brucellosi.

Per la crisi del latte bufalino, invece, pur confermandosi le risorse stanziate per gli allevatori, 10 milioni di euro, si discute ancora sulle modalità effettive di assegnazione, che saranno poi oggetto dei decreti attuativi del Piano. La bozza nota faceva cenno ad 1 euro al litro di aiuto per 60 giorni finalizzato alla riduzione della consegna del latte ai caseifici, mediante l'utilizzo del prodotto ad integrazione della razione alimentare in allevamento.

La crisi della mozzarella di bufala campana ha duramente colpito il mercato del latte, dopo che nei mesi scorsi, in costanza del piano di eradicazione delle zoonosi, i caseifici erano andati incontro ad una relativa scarsità della materia prima ed a prezzi elevati. Ad aggravare la crisi da Covid-19 è stata anche la notevole ripresa produttiva degli allevamenti, con incrementi nella produzione lattiera in area Dop nel primo bimestre 2020 di circa 860 tonnellate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.