Promozione all'estero, riorganizzazione del ministero per le Politiche agricole, agricoltura biologica, sostegni ai produttori ortofrutticoli e influenza aviaria.
Sono alcuni degli argomenti che si incontrano sulla Gazzetta ufficiale (Gu) italiana ed europea su argomenti di interesse per il mondo agroalimentare.
 

Promozione

Iniziamo dal Decreto del 15 gennaio, pubblicato sulla Gu del 12 marzo, dove si codifica come le associazioni di prodotto possano beneficiare delle agevolazioni per la promozione all'estero di marchi collettivi.

Purtroppo molte di queste possibili iniziative, come la partecipazione a fiere e organizzazioni di seminari, sono al momento fuori portata per l'emergenza sanitaria da Covid-19.
Anche queste altrimenti rientrerebbero fra le proposte sostenibili.

Ne possono però usufruire le azioni di comunicazione anche attraverso i canali on-line. L'importo è pari al 70% delle spese e comunque non può superare i 70mila euro per anno.
 

La riorganizzazione del Mipaaf

Da tempo anticipata come progetto, ecco arrivare la riorganizzazione del ministero per le Politiche agricole, con il quale si vuole mettere mano al lavoro di questo dicastero, sia a quello degli uffici che con quest'ultimo hanno una collaborazione diretta.
Una riorganizzazione le cui fondamenta sono contenute nei decreti pubblicati il 4 marzo e il 18 marzo rispettivamente sulla Gu numero 55 e sulla Gu numero 71.

Si legge che il ministero prevede tre grandi settori: Dipartimento politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale; Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell'ippica (quest'ultima appare tuttavia assai distante dalle prime); infine Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi.

Nel decreto del 18 marzo all'articolo 4 si trova conferma della presenza di un organismo indipendente di valutazione della performance che dovrebbe "in piena autonomia operativa" valutare il funzionamento della macchina statale, in questo caso lo stesso ministero e gli organismi che vi afferiscono.
Il resoconto annuale che questo organismo è tenuto a redigere meriterebbe una diffusione più ampia rispetto alla poca visibilità attuale.


Bio e cimici

Passando alle decisioni normative prese a Bruxelles, la Gazzetta ufficiale Ue del 31 marzo pubblica le indicazioni in merito ai documenti che occorre predisporre chi intende operare in regime di agricoltura biologica.
Il tutto finalizzato a ottenere il riconoscimento retroattivo dei periodi di conversione.

Interessa i frutticoltori aderenti alle organizzazioni di produttori la norma, come la precedente inserita sulla Gu Ue del 31 marzo, che riguarda il regolamento di esecuzione per le misure di sostegno per i danni causati dalla cimice asiatica.
Come specificato, le regioni interessate dal provvedimento sono: Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto-Adige, Lombardia, Piemonte, e Friuli Venezia Giulia.
L'aiuto, si legge all'articolo 2, comprende anche il sostegno al capitale iniziale dei fondi di mutualizzazione.


La frutta nelle scuole

Ancora sostegni al settore frutticolo, ma in questo caso indiretti, sono contemplati nella decisione della Commissione pubblicata sulla Gu Ue del 31 marzo, con la quale si fissa la ripartizione definitiva dell’aiuto dell’Unione fra gli Stati membri per la frutta e verdura e per il latte destinati alle scuole per la prossima stagione scolastica.


I cereali della Serbia

I produttori di cereali sono invece interessati alla decisione del Consiglio Ue in merito all'adesione della Repubblica di Serbia alla convenzione sul commercio dei cereali siglata nel 1995.

L'Unione europea a questo proposito si è dichiarata a favore di tale adesione.
E' opportuno ricordare che la Serbia è un grande produttore di cereali e in particolare di granoturco. La sua influenza sui prezzi di mercato potrebbe dunque essere significativa.


Influenza aviaria

Infine un aggiornamento sulle misure di protezione contro l'influenza aviaria, la cui presenza continua ad essere segnalata in numerosi paesi dell'Unione.
L'aggiornamento dei focolai, con l'indicazione delle aree sottoposte a restrizioni è riportato sulla Gu Ue del 30 marzo che elenca i paesi ove il virus è presente e fra questi: Bulgaria, Germania, Ungheria, Polonia.

L'Italia, non avendo focolai in atto, non è citata, ma la vicinanza con i paesi dove si segnala la presenza della patologia invita a tenere alta la guardia.