La Regione Sardegna ha uno strumento ben oliato per difendere e rilanciare la propria agricoltura: è il Programma di sviluppo rurale 2014-2020, che secondo i dati forniti recentemente dall’assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia, continuerà ad erogare fondi con continuità anche nell’anno appena iniziato. Mentre si avvicina il momento in cui l'Ente pagatore regionale inizierà ad essere operativo.

“Come riferito nel corso dell’audizione in Commissione Bilancio, il 2019 è stato un anno caratterizzato da un’ottima performance finanziaria, con un costante avanzamento della spesa. Dal punto di vista della spesa, il Programma di sviluppo rurale della Sardegna si è collocato in ambito nazionale tra i Psr più performanti e non è certo andato avanti a singhiozzo”. Lo dice l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, fornendo i dati sulla spesa del Psr in una nota stampa, dopo averli comunicati lo scorso 6 febbraio alla Commissione bilancio del Consiglio regionale della Sardegna.

“Il 2019 - sottolinea l’esponente della giunta sarda - è stato chiuso con una spesa pubblica di 664,1 milioni di euro rispetto alla spesa minima obiettivo per non incorrere nella perdita di risorse di 524,4 milioni di euro, superando quindi la soglia di disimpegno automatico di ben 120 milioni di euro”.

“Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 – ricorda poi l’assessora dell’Agricoltura - è stato ereditato dalla precedente amministrazione regionale e si presenta nella sua articolazione eccessivamente frammentato in quanto sono presenti numerosissimi interventi che ne rendono problematica la sua attuazione."

Ma per la Murgia tale condizione di svantaggio è stata in parte superata, infatti afferma: "Ciononostante rispetto a una dotazione finanziaria di 1.291,5 milioni, la cui programmazione si è pressoché completata con gli ultimi bandi pubblicati a fine 2019, sono già state impegnate a favore dei diversi beneficiari risorse per circa 1 miliardo di euro pari al 77% circa della dotazione finanziaria del Psr”.

Tale situazione finanziaria renderà poi facile il raggiungimento del target di spesa per il 2000, atteso che “L’intenso lavoro compiuto nel secondo semestre del 2019 - spiega Gabriella Murgia - produrrà i suoi benefici anche nel corso del 2020, anno nel quale l’obiettivo di spesa fissato è di quasi 700,3 milioni di euro”. Si tratterà quindi di spendere, in tutto, qualcosa come 36,2 milioni per mettere al sicuro il risultato della conservazione del budget del Fondo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.

E per il 2020 l'assessorato Agricoltura prevede pagamenti per circa 280 milioni di euro che consentiranno di oltrepassare di circa 250 milioni di euro la soglia di disimpegno automatico e arrivare a effettuare pagamenti per circa 950 milioni di euro.

“E nonostante le prospettive di avanzamento della spesa non rappresentino un problema - conclude l’assessora - si stanno comunque intensificando tutti gli sforzi per migliorare i ritardi di alcune misure, ritardi connessi con la complessa articolazione del programma e con il fatto che alcune criticità sono correlate all’operatività dell’Organismo pagatore nazionale, criticità che saranno certamente superate una volta che sarà operativo l’Organismo pagatore regionale, la cui entrata in attività è prevista, come da decreto ministeriale, nell’ottobre del 2020”.