Rete rurale nazionale ha pubblicato ieri, 16 dicembre 2019, il "Report di avanzamento della spesa pubblica dei programmi di sviluppo rurale 2014-2020" aggiornato al 30 novembre 2019, che dà conto dell'andamento della spesa tra i programmi comunitari sulla base dei dati Agea.

E si nota subito la novità: l'allarme per i Psr delle regioni meno sviluppate sta rientrando, visto che alla data sopra riportata hanno complessivamente ancora da spendere - entro il 31 dicembre 2019 e a rischio disimpegno automatico - solo 209,8 milioni di euro del Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale. Ben 120,7 milioni di euro in meno rispetto al 31 ottobre scorso, quando la quota Feasr a rischio era attestata ancora a ben 330,5 milioni di euro.

Nel frattempo, questo dato è stato superato, per quanto riguarda la Campania di ulteriori 20 milioni di quota Fears, atteso che il 12 dicembre scorso, il consigliere per l'agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha rivendicato il superamento della soglia di disimpegno automatico da parte del Psr Campania 2014-2020 per il 2019.
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Nell'intero Mezzogiorno d'Italia, nella fotografia scattata da Agea al 30 novembre scorso, ci sono tre Psr 2014-2020 che hanno già raggiunto gli obiettivi di spesa necessari all'azzeramento del rischio disimpegno del Feasr. Tra le regioni meno sviluppate c'è la Calabria e tra quelle in transizione figurano la Sardegna e il Molise.
Appaiono in sempre minori difficoltà i programmi di Basilicata e Puglia con il rischio disimpegno automatico ancora elevato rispetto al Feasr, ma in rapida diminuzione, per il primo, mentre ancora qualche difficoltà nel centrare l'obiettivo appare per il secondo.

Per le altre due regioni meno sviluppate, la Campania fa storia a sé, mentre per la Sicilia si profila invece un quadro utile a poter comunque tagliare il traguardo del 31 dicembre 2019 con la spesa che supera della soglia di disimpegno automatico del Feasr, ma al momento sente bisogno di un ulteriore piccolo sprint.

Per le regioni meno sviluppate, il rischio disimpegno si attestata in media, al 30 novembre 2019, al 4,70% e risulta diminuito del 2,7% in un solo mese, contro lo 0,15% dei 16 giorni compresi tra il 15 e il 31 ottobre.
La spesa pubblica complessiva effettuata da queste regioni, dal 2015 al 30 novembre scorso, si porta così a 2.555,4 milioni di euro, rispetto ad un budget complessivo di 7.374,1 milioni di euro da spendere e rendicontare per intero entro il 31 dicembre 2023. Il balzo della spesa pubblica al 30 novembre è di ben 227 milioni, rispetto ai 2.327,4 milioni, registrati da Agea solo al 31 ottobre.
E l'avanzamento della spesa pubblica delle regioni meno sviluppate si attesta così mediamente a fine novembre al 34,65%, guadagnando oltre 3 punti percentuali rispetto a fine ottobre. Il risultato della performance, tra fine ottobre e fine novembre scorsi, è spiegato in larga parte dalla spesa dei Psr di Campania, Sicilia e Puglia.

Di seguito i risultati delle regioni, suddivise per condizioni e in ordine decrescente di budget.


Regioni meno sviluppate

Sicilia
Il Psr Sicilia si presenta con oltre 61,4 milioni di euro di spesa pubblica effettuata nei 30 giorni considerati, velocità di spesa di aumento esponenziale rispetto ai periodi precedenti. Al 30 novembre l'avanzamento della spesa pubblica si attesta al 34,30% mentre il Psr Sicilia, che ha un budget di 2.148,1 milioni di euro, in questo periodo raggiunge e supera una spesa pubblica totale di 749milioni di euro. Il più grande Psr d'Italia fino al 30 novembre ha speso oltre 451 milioni di euro della quota Feasr.
E ne dovrà utilizzare altri 45,4 entro il 31 dicembre prossimo e per farlo ha bisogno di spendere complessivamente almeno 75 milioni, questa la misura dell'ulteriore scatto necessario per azzerare un rischio disimpegno automatico del Feasr e che potrebbe essere a questo punto azzerato nei prossimi giorni.

Campania
La spesa pubblica del Psr in questa regione in valore assoluto è quella che cresce di più tra le regioni meno sviluppate. Attestatasi al 30 novembre ad oltre 653,3 milioni, mette a segno un aumento assoluto di oltre 68,5 milioni, con un'accelerazione anche qui senza pari. L'avanzamento di spesa al 30 novembre si porta al 36,05% sul budget, forte di ben 1.812,5 milioni. La Campania, nei dodici giorni successivi al 30 novembre, è poi riuscita ad azzerare il rischio disimpegno automatico, riuscendo a spendere gli ultimi 18,5 milioni di Feasr che erano rimasti a rischio disimpegno automatico e di fatto anche superando quella soglia di spesa.

Puglia
Al 30 novembre in Puglia, dove il budget del Psr è di 1616,7 milioni, Agea stima un avanzamento della spesa al 25,36%, contro il 22, 62% di fine ottobre, pari ad una spesa pubblica complessiva di oltre 409,9 milioni di euro: un salto di oltre 44,2 milioni di euro rispetto al mese precedente. E' il grande assalto all'obiettivo di azzeramento del rischio disimpegno automatico del Feasr, che a fine mese di novembre vedeva in pericolo ancora 121,6 milioni di euro, da salvare spendendo nei 31 giorni di dicembre oltre 200 milioni. Un'impresa titanica, ma che è stata avviata in grande stile dal Dipartimento agricoltura di Regione Puglia.
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Calabria
Accelera anche la spesa pubblica del Psr Calabria che - con oltre 28,5 milioni di euro nei 30 giorni considerati - dà il suo contributo all'aumento dell'avanzamento della spesa al Sud. Ma la Calabria ha già azzerato la soglia di disimpegno automatico e non ha problemi. Qui, rispetto ad un budget complessivo del Psr attestato a 1.089,3 milioni, a fine novembre la spesa pubblica totale si attesta a oltre 528,7 milioni, pari ad un avanzamento del 48,54%. Per avanzamento, il Psr Calabria si conferma il primo tra le regioni meno sviluppate e anche tra tutte quelle del Mezzogiorno. A livello nazionale quindi conferma il quarto posto, dopo Bolzano, Veneto e Trento.

Basilicata
Il Psr Basilicata tra il primo e il 30 novembre ha messo a segno spesa pubblica per oltre 25,2 milioni di euro, uno sprint anche in questo caso sopra ogni media. Con il budget del Psr Basilicata pari a 671,3 milioni di euro, la regione ora vede il risultato quasi a portata di mano, perché entro il 31 dicembre prossimo andranno spesi poco meno di 40 milioni di euro, per poter rendicontare a Bruxelles l'impiego di almeno 24,1 milioni del Feasr, azzerando così il rischio disimpegno automatico.


Regioni in transizione

Sardegna
Il Psr Sardegna, che ha già da tempo azzerato il rischio di disimpegno automatico del Feasr per il 2019, risulta aver speso poco più di 8,2 milioni di euro nel mese di novembre. Si tratta di un dato in accelerazione rispetto ai mesi precedenti. Cifre che consentono di attestare la spesa pubblica complessiva a fine novembre comunque ad oltre 558,7 milioni di euro. La Sardegna, con un budget del Psr da 1.291,5 milioni di euro ha così raggiunto un avanzamento che si è attestato al 43,26%.

Molise
Il Psr Molise, che ha già messo all'incasso l'azzeramento della soglia di disimpegno automatico, nel mese di novembre spende poco più di 627mila euro al di sotto delle medie abituali, attestandosi ad un ragguardevole avanzamento della spesa pubblica, pari al 46,09%. A fronte di un budget da 2017,7 milioni, la spesa pubblica complessiva si attesta così a poco più di 95,7 milioni.

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