Questa può essere la sintesi brevissima della XVIII edizione del salone dell'agriturismo che si è chiuso sabato scorso ad Arezzo e che quest'anno ha aperto solo agli addetti ai lavori del turismo rurale e non anche al pubblico e alle famiglie come nelle passate edizioni.
La due giorni organizzata da Arezzo fiere e congressi è stata un momento denso di eventi, convegni e incontri B2B dove gli operatori turistici esteri e italiani hanno incontrato le aziende.
Per Sandra Bianchi, amministratrice unica di Arezzo fiere e congressi, Agrietour continua ad essere un punto di riferimento del settore a livello nazionale proprio per la sua offerta di incontri e confronto rivolti esclusivamente al mercato professionale, contribuendo allo sviluppo e alla diffusione dell'ospitalità rurale.
Un punto di riferimento che ha voluto darsi una veste totalmente professionale, come ha spiegato l'amministratrice, potenziando l'aspetto internazionale e diventando di fatto l'evento per antonomasia del settore agrituristico italiano.
Ma come è oggi l'agriturismo italiano? L'ospitalità per il pernottamento rimane l'asse portante, offerta dall'82% delle aziende, seguita poi dalla ristorazione, offerta dalla metà degli agriturismi e dalla trasformazione e vendita dei prodotti che viene proposta da un'azienda su cinque, anche se le aziende che producono e vendono prodotti Dop e Igp sono aumentate negli ultimi cinque anni del 220%.
A livello regionale a farla da padrone è la Toscana, con il maggior numero di aziende autorizzare all'alloggio e alla ristorazione, seguita dalla Lombardia (che risulta prima nell'offerta ristorativa), e dall'Emilia Romagna.
Ma è la multifunzionalità il vero valore aggiunto delle aziende agrituristiche, cioè la diversificazione delle produzioni e dei servizi tra produzione agricola, attività agrituristiche e culturali e agricoltura sociale.
Oggi il valore delle attività connesse all'agricoltura ha raggiunto infatti il 22,4% del fatturato, quasi un quarto del totale.
Il solo settore agrituristico in Italia ha registrato una crescita ininterrotta negli ultimi venti anni, raggiungendo i 12,7 milioni di presenze e un fatturato di 1,36 miliardi di euro.
E così la XVIII edizione di Agrietuor, oltre a confermare il proprio successo come evento, conferma il buono stato di salute e di sviluppo di un settore che ha ancora ampi margini di crescita nel nostro paese.