Il testo, già approvato dalla giunta regionale il 20 febbraio scorso, era poi passato al vaglio del Consiglio regionale della Campania che lo ha modificato. A breve, con la pubblicazione, il Regolamento di attuazione della legge regionale n 20 dell'8 agosto 2014 per il riconoscimento e la costituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità potrà dirsi finalmente vigente.
"Con la firma del presidente De Luca del regolamento di attuazione della legge regionale n 20 del 2014, tutto il comparto agricolo campano compie un importante passo in avanti. Ora, con la prossima pubblicazione sul Burc, finalmente si potrà procedere alla costituzione e al riconoscimento dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità - ha dichiarato Nicola Caputo, consigliere delegato all'Agricoltura del presidente della Regione Campania - In tal modo si potrà avviare la procedura per il finanziamento dei Contratti di distretto. Un intervento urgente finalizzato ad organizzare e sostenere i sistemi produttivi agricoli e agroalimentari locali".
Sul piatto in Italia su questa partita ci sono al momento complessivamente 30 milioni di euro in tutto nel triennio 2018-2020, ma occorre mettere in conto la previsione di rifinanziamento dello stanziamento dei Distretti del cibo oltre il 2020 per 10 milioni l'anno, se non dovessero intervenire nuove norme finanziarie ostative.
"Ringrazio il presidente De Luca che con questo atto accoglie le istanze del territorio – ha affermato Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania, che sottolinea - da questo momento si potranno riconoscere i distretti e progettare gli interventi sul territorio per fruire delle risorse che sono state già messe a disposizione dal Governo con la legge di Bilancio per il 2018".
Quello dei Distretti del cibo è argomento che sta particolarmente a cuore a Confagricoltura in Campania: a Salerno proprio questa organizzazione è stata promotrice del primo Distretto agroalimentare di qualità della regione – in attesa di riconoscimento – che comprende i territori della Piana del Sele, con la Mozzarella di bufala campana Dop e le verdure della IV gamma, il Cilento e le Colline salernitane, con i rispettivi oli extravergine di olive Dop omonimi, e tanti altri prodotti di eccellenza.