I prezzi del grano duro fino nazionale al Sud restano stabili ieri sul mercato all'ingrosso, attestati sui massimi a 260 euro alla tonnellata: quindi ben oltre i livelli del 24 febbraio 2016, quando il pastificabile italiano aveva toccato per l'ultima volta i 255 euro alla tonnellata sui massimi alla Borsa merci di Foggia.
Ismea registra all'origine nuovi passi avanti dei prezzi, che sulle piazza di Foggia sono uguali a quelli all'ingrosso. Mentre si tengono su valori superiori alla Borsa merci di Foggia, i prezzi in campagna di Bari (stabile), Matera (in rialzo) e Napoli (stabile).

Anche la Borsa merci di Bari il 10 settembre vede prezzi stabili per il cereale pastificabile nazionale sull’ultima seduta del 3 settembre. In lieve flessione i prezzi del grano duro fino Spagnolo e del Canadese di prima qualità. I mercati evidentemente stanno mettendo all’incasso le notizie sulla diminuzione della produzione nazionale di frumento duro, che ha interessato il nord Italia, e la contestuale conferma dell’innalzamento della qualità media alla produzione del grano duro meridionale, attestata tra il 13 ed il 14 per cento di proteine, secondo quanto rileva AgroNotizie. E pertanto non sono da escludersi ulteriori movimenti al rialzo nelle prossime settimane.
 

Prezzi all'ingrosso a Foggia

Il grano duro fino nazionale mietitura 2019, proteine minime 12% e peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, ha visto ieri, 11 settembre 2019, la sua decima seduta di stagione alla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia. E l'Osservatorio prezzi ha fissato le relative quotazioni di questo raccolto: 255 euro alla tonnellata di prezzo minimo e 260 di massimo alle condizioni "franco partenza luogo di stoccaggio". Si tratta degli stessi valori delle ultime due sedute, quelle del 28 agosto e del 4 settembre 2019.

Il cereale pastificabile quindi supera di 5 euro la sua maggiore quotazione degli ultimi tre anni e sei mesi. Per avere un prezzo massimo a 255 euro occorre tornare infatti al 24 febbraio 2016. I valori conseguiti con i quattro rialzi di stagione del 26 giugno, del 3 e del 17 luglio e del 28 agosto si attestano complessivamente a 30 euro sopra quelli del 19 giugno, data dell'esordio di stagione commerciale. E sono prezzi che superano di 12 euro quelli di fine campagna commerciale del 29 maggio 2019: attestati a 243,00 euro alla tonnellata sui minimi e 248 sui massimi.

Rispetto alla nona seduta, conferma stabilità, sia sui valori massimi che su quelli minimi, il grano duro biologico, che si attesta ieri a Foggia 400,00 euro alla tonnellata sui minimi e 410,00 sui massimi. In questo caso valori superiori di 10 e 15 euro a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2018, che aveva chiuso il 29 maggio scorso con 390 euro a tonnellata sui minimi e 395 sui massimi.
 

Borsa merci di Bari

Il 10 settembre 2019 alla Borsa merci di Bari, il prezzo del grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime 13% - si è attestato a 261 euro alla tonnellata sui minimi ed a 266 euro sui massimi, e quindi stabile sulle ultime sedute del 28 agosto e del 3 settembre scorso, ma in aumento di 2 euro sul 30 luglio 2019, quando si era registrato un ulteriore incremento di 6 euro sul 23 luglio.

Tra i cereali esteri spicca il grano duro Spagnolo, che con proteine al 13% è alla sua settima quotazione, ed è in diminuzione di 1 euro a tonnellata, riportandosi così a 262,00-267,00 euro a tonnellata. Dalla seduta del 30 luglio si mantiene ben al di sopra del grano duro Canadese di prima qualità, che con proteine minime al 15% perde altri due euro, calando a 252 euro alla tonnellata sui minimi e 254 euro sui massimi. Il grano Canadese è alla sua terza seduta consecutiva al ribasso e dal 6 agosto scorso ha perso 15 euro a tonnellata sui massimi.
 

Prezzi all’origine: tutte le piazze del Mezzogiorno d’Italia

Bari
All’origine Ismea rileva a Bari il 9 settembre 2019 il frumento duro fino nazionale alle condizioni “franco azienda” a 257 euro alla tonnellata sui minimi e 262 di prezzo massimo, stabile sull’ultima rilevazione del 2 settembre scorso, ma in rialzo di 3 euro alla tonnellata rispetto alla rilevazione dell’Istituto del 26 agosto 2019, la quale ricalcava quella ancora precedente del 29 luglio 2019.

Matera
A Matera, alle condizioni di “franco azienda” Ismea rileva il grano duro fino nazionale il 9 settembre 2019 a 250 euro alla tonnellata sui valori minimi e 265 sui massimi, in rialzo rispetto all’ultima rilevazione del 2 settembre di 5 euro sui soli valori massimi. Il 29 luglio scorso il cereale pastificabile era attestato a 243 euro alla tonnellata sui minimi e 246 sui massimi; da allora l’incremento sul prezzo medio è stato del 5,32%.

Foggia
A Foggia alle condizioni di “franco azienda”, Ismea ha rilevato il 4 settembre 2019 il grano duro fino nazionale a 255 euro alla tonnellata sui valori minimi e 260 sui massimi, valori in rialzo rispetto al 28 agosto di 5 euro a tonnellata. Il cereale pastificabile su questa piazza secondo Ismea ha guadagnato ben 15 euro a tonnellata sui prezzi del 31 luglio 2019.

Sicilia
Sulle piazze di Palermo e Catania i prezzi del grano duro fino rilevati da Ismea il 3 settembre scorso alle condizioni “franco azienda” risultano attestati a 220 euro alla tonnellata sui minimi ed a 225 euro sui massimi ed in entrambi i casi risultano stabili sulle precedenti rilevazioni dell'Istituto effettuate il 27 agosto. Con questi valori le due piazze siciliane presentano prezzi comunque maggiori di 10 euro a tonnellata sulle rilevazioni dell’Istituto effettuate il 20 agosto.

Napoli
A Napoli i prezzi del grano duro pastificabile alle condizioni “franco magazzino arrivo” rilevati da Ismea il 3 settembre 2019 sono stabili sui valori registrati il 27 agosto scorso dall'Istituto e pari a 272 euro sui minimi e 275 sui massimi. A Napoli la crescita media dei prezzi dal 20 agosto è pari a 2,5 euro a tonnellata.

Campobasso
A Campobasso il 2 settembre 2019 Ismea ha rilevato il prezzo del grano duro fino alle condizioni “franco azienda” a 236,50 euro la tonnellata sui minimi e 242,00 sui massimi, valori mediamente in crescita sulla precedente rilevazione del 29 luglio dello 0,1%.