I prezzi del grano duro fino nazionale al Sud iniziano a prendere forma con una tendenza al rialzo sui mercati all'ingrosso, ma restano per ora fermi quelli all'origine. Infatti, mentre i valori della Borsa merci di Foggia ieri, 3 luglio 2019, aumentano di altri 5 euro a tonnellata sulla seduta del 26 giugno - stabile invece il prodotto biologico - la rilevazione dei prezzi di AgroNotizie in campagna nella provincia di Foggia dà per stabili i valori pagati agli agricoltori fino al 2 luglio, determinando così l’ampliarsi della forbice tra prezzi all’ingrosso ed all’origine. I prezzi in campagna per altro confermano la perdita registrata il 25 giugno dell'8% rispetto al rilevamento del 18 giugno, esordio della nuova mietitura sul mercato all’origine.

Ma a la Bari la Borsa merci esordisce con i primi prezzi del nuovo raccolto: che risultano uguali a quelli all’ingrosso della Borsa merci di Foggia ed ai valori rilevati da Ismea sul mercato all’origine. Cifre che si collocano tutte insieme 9 euro al di sotto del prezzo del grano duro Canadese di prima qualità con proteine al 15% che registra un rialzo di 6 euro nelle ultime due settimane. Mentre tutte le altre piazze meridionali all'origine monitorate da Ismea presentano valori in ordine sparso, con prezzi tra loro anche molto diversi e un dato in comune: la perdurante stabilità.
 

Prezzi all'origine a Foggia

Ismea dal 20 marzo 2019, mietitura 2018, non rileva i prezzi all'origine sulla piazza di Foggia. Sulla medesima piazza, alle condizioni di "franco azienda", AgroNotizie rileva il 2 luglio 2019 un prezzo per il grano duro fino tra i 228 euro alla tonnellata sui valori minimi e i 232 euro alla tonnellata sui massimi, stabile rispetto al 25 giugno 2019. In questa ultima data il cereale pastificabile presentava una variazione di prezzo pari a 20 euro in meno rispetto ai valori registrati sulla medesima piazza, e alle stesse condizioni, il 18 giugno, quando era compreso tra 248 e 252 euro alla tonnellata.
 

Prezzi all'origine a Bari

Esce di scena Matera e all'origine Ismea rileva a Bari il 1° luglio 2019 il frumento duro fino alle condizioni "franco azienda" a 240 euro alla tonnellata sui valori minimi e 245 euro di prezzo massimo, stabile sulla precedente rilevazione del 24 giugno scorso e già attribuita alla nuova mietitura.
 

Prezzi all'origine a Napoli

Sulla piazza di Napoli Ismea, il 25 giugno 2019, rileva il grano duro fino alle condizioni "franco magazzino – arrivo" a 255,00 euro alla tonnellata sui minimi e 258,00 di prezzo massimo, stabile sulla precedente rilevazioni del 18 giugno, esordio della nuova mietitura.
 

Prezzi all'origine in Sicilia

Ismea sulle piazze siciliane continua le rilevazioni: l’ultima è del 25 giugno a Catania che segnala, per il frumento duro fino, 195,00 euro alla tonnellata sui valori minimi e 200,00 euro sui massimi. A Palermo, nella stessa giornata e per la stessa qualità di frumento duro, sono stati rilevati gli stessi prezzi. In entrambi i casi l'Istituto segnala stabilità sulle ultime rilevazioni del 18 giugno relative alla nuova mietitura.
 

Prezzi Borsa merci di Bari

La Borsa merci di Bari il 2 luglio esordisce con le prime quotazioni di stagione della nuova mietitura, come dichiarato nel listino pubblicato dalla Camera di commercio del capoluogo pugliese. Il grano duro fino - con proteine minime al 13% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri – è quotato a 240 euro sui valori minimi e 245 sui massimi alle condizioni “franco partenza/arrivo”. Si tratta di valori uguali per i minimi e superiori di due euro sui massimi rispetto all’ultima quotazione della mietitura 2018 del 4 giugno scorso, che aveva registrato prezzi da 240-243 euro. A Bari il 2 luglio è quotato anche il grano duro Canadese di prima qualità ed a 251 euro sui minimi e 254 sui massimi: sei euro in più a tonnellata rispetto alle quotazioni del 18 giugno. Non quotato il Francese.
 

Prezzi all'ingrosso a Foggia

Il prezzo del grano duro fino nazionale mietitura 2019proteine minime 12% e peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, ha visto ieri, 3 luglio 2019, la sua terza seduta di stagione alla Borsa merci della Camera di Commercio di Foggia e l'Osservatorio prezzi ha fissato le terze quotazioni di questo raccolto: 240 euro alla tonnellata di prezzo minimo e 245 di massimo alle condizioni “franco partenza luogo di stoccaggio”. Si tratta di valori maggiori del 26 giugno di altri 5 euro alla tonnellata e del secondo rialzo di stagione: 15 euro in più rispetto al 19 giugno, data dell’ esordio di stagione commerciale. E sono prezzi che si avvicinano ancora di più, anche se sempre inferiori, a quelli di fine campagna commerciale 2018, terminata con valori stabili e comunque più elevati il 29 maggio a 243,00 euro alla tonnellata sui minimi e 248 sui massimi.

La differenza ancora negativa tra la terza quotazione 2019 e l'ultima della mietitura 2018 è di 3 euro in meno sia sui massimi che sui minimi. E fa il paio invece con la terza seduta dello scorso anno, quando a fronte dei 225,00 sui minimi e 230,00 sui massimi registrati l’11 luglio 2018, il raffronto temporale all'epoca più vicino era quello delle quotazioni del 23 maggio 2018 che pervenivano ad un 200,00 euro sui minimi e 205,00 sui massimi: un rialzo sull'ultima seduta della trebbiatura 2017 di ben 25 euro sui massimi.

Stabile sia sui valori massimi che su quelli minimi rispetto alla seconda seduta anche il grano duro biologico, che conferma ieri a Foggia 380,00 euro alla tonnellata sui minimi e 390,00 sui massimi. Anche in questo caso si apprezza una differenza negativa rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2018, 10 euro sui minimi e -5 sui massimi, che aveva chiuso il 29 maggio scorso con 390 euro a tonnellata sui minimi e 395 sui massimi.