L'Istat ha pubblicato i dati relativi al trend dell'economia agricola nel 2018. Due le analisi effettuate, quella relativa ai risultati economici del settore primario e del comparto agroalimentare e quella riguardante le performance delle aziende agricole integrate dai risultati economici delle cooperative agricole.

Dopo un 2017 molto pesante, con un -3,9% sul valore aggiunto in volume, agricoltura, silvicoltura e pesca hanno registrato nel complesso una lieve ripresa, con un +0,6% messo a segno nella produzione e un +0,9% in valore aggiunto.

Più forte la crescita del valore aggiunto dell'industria alimentare, delle bevande e del tabacco, con un aumento del 2,7% in volume e del 2,9% espresso a prezzi correnti.
A livello generale l'intero comparto agroalimentare ha registrato una crescita del valore aggiunto dell'1,8% in volume e dell'1,3% a prezzi correnti. Il settore ha rappresentato, sempre in termini di valore aggiunto, il 3,9% sul totale dell'intera economia, somma delle quote del settore primario (+2,1%) e dell'industria alimentare (+1,8%).

Importante anche il dato della tenuta occupazionale, con unità di lavoro in crescita dello 0,7% rispetto al 2017, a sintesi di una crescita del 2,5% della componente del lavoro dipendente e di un calo dello 0,2% di quella indipendente. L'input dell'occupazione nell'industria alimentare è cresciuto invece dell'1,2%.

Infine, i redditi da lavoro dipendente sono cresciuti del 4,2% in agricoltori, in particolare crescono le retribuzioni lorde (+4,0%). Gli investimenti fissi lordi nel settore hanno registrato un significativo incremento (+4,1% in valore correnti e +2,5% in volume).