Infatti, il cereale a Foggia ieri, 28 novembre 2018, è aumentato di altri 3 euro a tonnellata. Si tratta del terzo incremento consecutivo, che segue quello di altri 3 euro della settimana precedente, che era stato preceduto dal primo aumento di 2 euro a tonnellata registrato il 14 novembre.
E se lo stesso incremento di prezzo di 3 euro hanno subito anche tutti i grani duri slavati, il pastificabile coltivato in biologico per la seconda volta dall’inizio delle quotazioni mette a segno un aumento di 5 euro la tonnellata, crescendo di ben 10 euro in due sedute. Intanto, la terza settimana del mese vede il mercato pugliese all’origine perseverare nell’inseguimento delle quotazioni all’ingrosso, incrementando i valori di altri 5 euro alla tonnellata. In questa fase, sia il mercato all’ingrosso che quello all’origine su Foggia hanno valori superiori ad un anno fa, ed il differenziale di prezzo tra i due mercati si mostra in ulteriore diminuzione.
Alla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia i valori del grano duro fino nazionale all'ingrosso hanno raggiunto ieri - 28 novembre 2018 – i 225,00 euro alla tonnellata sui minimi ed i 230, 00 euro sui massimi, 3 euro in più di un anno fa, il 29 novembre 2017. Tali valori confermano la tendenza al rialzo che aveva fatto capolino già il 14 novembre, e che aveva interrotto la stabilità andata avanti per quattro sedute consecutive: dal 17 ottobre 2018 al 7 novembre scorso. Il mercato all’ingrosso registra così nelle ultime tre sedute un incremento complessivo di 8 euro/ton rispetto al 7 novembre.
Ismea il 21 novembre 2018 ha rilevato sulla piazza di Foggia i prezzi all'origine per il grano duro fino a 220,00 euro alla tonnellata sui minimi e 225,00 sui massimi, ben 5 euro in più di quel 215 – 220 registrato dall’Istituto il 14 novembre scorso, quando si interrompeva una fase di stabilità iniziata il 10 ottobre 2018 e protrattasi fino al 7 novembre scorso. I prezzi del 21 novembre scorso sono superiori di 5 euro alla tonnellata rispetto a quelli rilevati dall’Istituto un anno fa: il 22 novembre 2017. Tra il 14 ed il 21 novembre 2018 i prezzi all’origine sono quindi aumentati di ben 10 euro alla tonnellate rispetto alle quotazioni del 7 novembre. E diminuisce ancora il differenziale negativo tra i prezzi all'origine e quelli all'ingrosso, che si porta da 7 euro alla tonnellata a 5 euro.
Prezzi all'ingrosso
Il grano duro biologico, fissato per la prima volta alla Borsa merci di Foggia il 4 luglio 2018 a 360-365 euro alla tonnellata, valore replicato per ben diciassette sedute consecutive, punta al rialzo e raggiunge ieri nella diciannovesima rilevazione dell’Osservatorio prezzi il valore di 370 euro sui minimi e 375 euro sui massimi, guadagnando 5 euro sulla settimana precedente e 10 euro sulla quotazione del 14 novembre, ultima della fase di stabilità iniziata ai primi di luglio.A Foggia il grano duro fino nazionale all'ingrosso della nuova mietitura ha messo a segno ieri la ventesima quotazione di stagione rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall'Osservatorio prezzi: 225,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 230,00 di prezzo massimo alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%. Si tratta di valori superiori di 3 euro rispetto al 21 novembre e maggiori di 8 euro sulle sedute del 7 novembre 2018 e del 31, 24, 17 e 10 ottobre scorsi, settimane nelle quali si era sempre replicata la medesima quotazione di 217-222.
La quotazione di ieri risulta superiore a quella del 23 maggio scorso di 25 euro alla tonnellata. Il prezzo di ieri risulta superiore a quello dello stesso periodo della passata campagna commerciale di 3 euro, poiché il 29 novembre 2017 il grano duro fino a Foggia risultò quotato a 222-227 euro alla tonnellata.
Le quotazioni dei grani duri slavati ieri sono tutte aumentate di 3 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 21 novembre, sia nei valori minimi che nei massimi. Il prodotto slavato da 77-78 chilogrammi ogni 100 litri di volume è stato fissato ieri a 213 euro sui minimi e 218 sui massimi. Stessa scena anche nella categoria dei grani duri slavati con peso litrico inferiore a quello del grano duro fino. Dato a 203 euro alla tonnellata sui minimi e 208 sui valori massimi il cereale da 75-76 chilogrammi di peso per ogni 100 litri. Caso a parte il grano con meno di 75 chilogrammi per 100 litri di volume, che si porta a 193 euro sui minimi, aumentando di 3 euro sulla scorsa seduta, ma che invece resta stabile a 195 euro alla tonnellata sui valori massimi.
Prezzi all'origine
Ismea ha rilevato il 21 novembre 2018 i prezzi del grano duro fino sulla piazza di Foggia alle condizioni di "franco magazzino-partenza" a 220 euro sui valori minimi e 225 euro sui massimi, in rialzo di 5 euro sulle rilevazioni del 14 novembre e con un incremento di 10 euro su quelle del 7 novembre e su quelle del 10, 17, 24 e 31 ottobre, che erano state pari a 210 – 215 euro/ton. I prezzi del 21 novembre tornano così sui valori rilevati dallo stesso Istituto il 26 settembre, quando il grano duro fino si attestò a a 220 – 225 euro all’inizio della fase di calo da 15 euro intervenuta tra il 19 settembre e il 10 ottobre.I valori del 21 novembre scorso si rivelano in ogni caso maggiori di 20 euro a tonnellata rispetto al 20 giugno, quando i prezzi all'origine rilevati dall'istituto erano pari a 200,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 205,00 sui massimi. Rispetto al 22 novembre 2017, quando Ismea rilevava su Foggia il cereale pastificabile a 215 – 220 euro a tonnellata, i prezzi del 21 novembre scorso risultano in crescita di 5 euro.