Il bando fa rifermento alla sottomisura 16.4 del Psr, dedicata appunto alla creazione e allo sviluppo di filiere corte e mercati locali.
L'obiettivo è quello di aumentare la redditività delle aziende agricole, cercando di superare la frammentazione produttiva delle piccole imprese ma riducendo il numero di intermediari di mercato, e rendendo i consumatori più consapevoli dei prodotti che acquistano, realizzando un rapporto diretto con i coltivatori. E in quest'ottica il bando punta sulle produzioni di qualità, privilegiando le produzione certificate.
A disposizione ci sono 1 milione di euro complessivi, con finanziamenti massimi di 80mila euro per la realizzazione dei mercati locali, di 100mila euro per la creazione di microfiliere e di 120mila euro per la realizzazione di mercati locali e di microfiliere insieme.
Le filiere dei settori interessati dal bando sono praticamente tutte quelle del comparto agricolo tradizionalmente inteso: la filiera cerealicola/oleaginosa, comprendente anche le produzioni leguminose di pieno campo, il settore lattiero caseario e il comparto zootecnico in generale, il settore vitivinicolo, oleario e ortofrutticolo, i piccoli frutti e le produzioni di funghi, castagne e zafferano, il comparto florovivaistico e anche la vendita di selvaggina, limitatamente però ai cinghiali catturati con le apposite gabbie protettive o abbattuti nelle battute di caccia di selezione.
Sono invece esclusi dal bando le filiere del settore forestale e di quello della pesca e dell'acquacoltura, per i quali saranno previsti bandi specifici.
Per raggiungere meglio gli obiettivi dei Pif, all'interno di ogni progetto di filiera sono attivate anche altre sotto misure, oltre a quella di questo bando, come la sotto misura 4.1 per gli investimenti nelle aziende agricole, la sotto misura 4.2 per la trasformazione, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti agricoli e la sotto misura 4.4 sugli aiuti agli investimenti non produttivi agro-climatici-ambientali.
Possono accedere al bando come beneficiari dei partenariati formalmente costituiti con accordi o contratti di filiera, dove devono essere presenti un soggetto capofila e dei soggetti che possono essere sia partecipanti diretti, che beneficiano dei finanziamenti di una o più misure del Psr attivate per il Pif, sia partecipanti indiretti, quelli cioè che non ricevono di finanziamenti diretti ma beneficeranno delle ricadute positive del progetto.
Le aziende che partecipano a partenariato devo essere iscritte alla camera di commercio, essere in possesso di partita IVA con codice attività agricola/agroalimentare, essere in regola con i contributi previdenziali e con la normativa antimafia. Inoltre i due terzi dei partecipati devo essere produttori agricoli ai sensi dell'art. 2135 del Codice civile.
Insieme alla domanda del bando deve essere fornito un Piano di attività definitivo in cui si spiega in modo dettagliato la realizzazione e lo sviluppo del progetto e dei risultati attesi.
La domanda va presentata esclusivamente secondo le modalità previste da Agea utilizzando la specifica modulistica prodotta dal Sian e dovrà essere inviata entro il 20 novembre 2018.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla pagina dedicata al bando del sito della regione.
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Fonte: Regione Abruzzo