Produttori che anche quest'anno, come ormai di consueto, sono stati accompagnati a Torino anche dagli studenti degli istituti agrari e alberghieri laziali.
Ed è rivolgendosi soprattutto a loro, ai ragazzi che si stanno formando per lavorare nel mondo della produzione e dell'offerta agroalimentare, che i relatori del convegno 'Cultura del cibo' hanno puntato l'attenzione sul tema della occupazione di questi settori.
Come ha ricordato l'assessore regionale all'Agricoltura a all'ambiente Enrica Onorati, c'è una voglia di riscoprire l'agricoltura e il rispetto della natura attraverso il cibo e in quest'ottica ha sottolineato come il suo assessorato punti a tenere insieme i concetti di paesaggio e capitale naturale, un binomio che può restituire valore aggiunto alle produzioni laziali.
Per Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial, cibo e agricoltura possono garantire un lavoro soddisfacente e per questo è necessario dare ai ragazzi delle opportunità.
Per farlo, anche iniziative come 'Sapere i sapori', il progetto che già da alcuni anni porta nelle scuole la cultura legata ai prodotti tipici e all'agricoltura, sono importanti per creare una vera sensibilità nei ragazzi, trasformandoli in ambasciatori della qualità e della salute.
A questo si aggiungono anche politiche concrete come il piano di promozione regionale che ha visto nei mesi scorsi mettere a disposizione dalla regione 4 milioni di euro per attività nazionali e internazionali.
L'obiettivo fondamentale, per onorati, è valorizzare sempre di più e in modo più ampio agricoltura e territorio puntando sul legame tra i prodotti tipici e tradizionali, l'arte culinaria, il paesaggio, i territori e l'identità culturale del Lazio.
Questo in un territorio che vede la presenza di una città come Roma, già di per sé enorme mercato per i prodotti di qualità, ma anche posto di passaggio e meta turistica di milioni di persone da tutto il mondo.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Regione Lazio