Su base provinciale il numero maggiore di richieste arriva da Salerno con 944 istanze, segue Benevento con 761, Avellino con 560, Caserta con 312, chiude Napoli con 139. A tirare fuori questi dati è Coldiretti Campania, in base ai rilievi effettuati mediante i propri Centri di assistenza agricola.
Sul bando - emanato il 13 ottobre 2017 e che ha subito quattro modifiche e integrazioni - erano stati appostati complessivamente 140 milioni di euro: 50 per la misura 6.1.1 sul premio ai giovani e 90 milioni sulla misura 4.1.4 per gli investimenti aziendali. Risorse destinate a diventare insufficienti, anche solo nel caso la percentuale di pratiche ammesse fosse superiore al 50%.
"Questi numeri straordinari - commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania - dimostrano che l'agricoltura della nostra regione si trova di fronte ad una svolta epocale. I giovani guardano al settore primario come una traiettoria di futuro, con una carica enorme di energia e di competenze. Una scelta che non è un ripiego, ma rappresenta un cambiamento di paradigma nell'ottica di un'economia sostenibile che può spostare valore sulle filiere intersettoriali e interprofessionali. Un modello vincente che si costruisce solo con un profondo cambiamento generazionale e culturale nel mondo agricolo. Alla Regione Campania adesso il compito di non tradire le attese e di cogliere un messaggio inequivocabile che arriva dai nostri ragazzi".
"La partecipazione al bando - aggiunge Veronica Barbati, delegata regionale di Coldiretti giovani impresa - raccoglie un lungo lavoro di valorizzazione e stimolo che, in particolare, la nostra organizzazione ha portato avanti su tutti i territori, anche grazie ad Oscar Green che da dieci anni premia la capacità di innovazione nella sostenibilità.
Tuttavia una riflessione sulle aspettative va fatta, per evitare di deludere i sogni di chi crede davvero nell'agricoltura. Chiediamo alle commissioni e ai tecnici dell'assessorato regionale all'Agricoltura di valutare con estrema attenzione i documenti, dando precedenza alla qualità dei progetti. Una valutazione che non può essere solo burocratica, ma che deve cogliere la capacità di stimolo e contaminazione che un'impresa agricola guidata da un giovane può dare ad un intero sistema territoriale".