Oggi Futuridea – che in questo decennio ha sviluppato molti ed importanti progetti concreti per l’agricoltura del Mezzogiorno d’Italia e che guarda con attenzione a New breeding techniques ed agricoltura di precisione - si appresta a diventare fondazione. E ad animarla c’è il presidente Carmine Nardone, docente di Economia agraria presso il Centro di formazione Studi per il Mezzogiorno e accademico ordinario dell'Accademia dei Georgofili.
La battaglia contro la dipendenza tecnologica del Sud
Futuridea, nella trasformazione da associazione in fondazione, manterrà lo stesso obiettivo: controbilanciare la tendenza delle aree marginali del Mezzogiorno a rimanere indietro - rispetto alle aree forti - nell’innovazione scientifica e tecnologica, basata sulla ricerca, che è e sarà sempre più il volano del progresso di tutti i settori produttivi, a cominciare dall’agricoltura.“Il ritardo nel possesso di proprie ed originali soluzioni da parte delle aree più fragili economicamente e socialmente può significare solo un destino di dipendenza tecnologica dalle aree economicamente forti - dice Nardone, che sottolinea – Il passaggio alla fondazione vuole dare maggiore solidità al lavoro necessario a perseguire obiettivi di cittadinanza attiva, sopperendo a tutte le mancanze del settore pubblico. Progetti di natura sociale, culturale, di ricerca scientifica, di agricoltura sostenibile saranno il cuore dell’attività del nuovo soggetto”.
Hanno già espresso gradimento ed interesse per l’imminente nascita della fondazione Futuridea numerosi prestigiosi interlocutori, come il Cnr, aziende come Italia Energia, PhotoGreenEnergy, Elettrosannio, Sef, Airmec ed altre strutture associative come Feder Architetti, Informagiovani, Intercultura.
L’obiettivo primario – già dell’associazione e poi di Futuridea fondazione - sarà quello di creare interazioni di idee e di eccellenze e di promuovere azioni in grado di facilitare il trasferimento tecnologico alle imprese e alle società, ricorrendo a prototipi e azioni dimostrative.
“Ma è importante in questa fase storica avere attenzione al governo ed alla diffusione della proprietà intellettuale, alla divulgazione, informazione e formazione – sottolinea Nardone, che ricorre ad un paragone – Oggi per la crescita e lo sviluppo dell’agricoltura, che dovrà sfamare una popolazione mondiale in crescente aumento, sono fondamentali le conoscenze per mettere a punto i cibi derivati dalle new breeding techniques; un mondo con i brevetti nelle mani di poche multinazionali ridurrebbe il rapporto tra questi soggetti e gli agricoltori ad una nuova grande mezzadria, con tutte le conseguenze negative possibili del caso”.
La strategia complessiva per lo sviluppo di un territorio come quello dell’Italia meridionale - secondo i promotori di Futuridea - dovrebbe essere globalmente orientata a perseguire innovazione, originalità, ricerca scientifica e tecnologica. “Vale soprattutto per le aree interne del Mezzogiorno, un tempo definite di osso a causa della loro forte marginalità economica" ricorda Nardone.
Il bagaglio dell'associazione
L’associazione Futuridea, che porterà il suo bagaglio di lavoro ed esperienza alla fondazione, è iscritta all’Anagrafe delle ricerche del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca e al portale del consorzio interuniversitario Cineca. Ha svolto un’intensa attività di ricerca, studio e sviluppo di nuove tecnologie, attraverso la collaborazione con istituti di ricerca nazionali ed internazionali, quali Cnr ed Enea; inoltre raccoglie, organizza e seleziona le idee, avvalendosi di un comitato scientifico di alto profilo.Tra i tanti contatti che l’associazione porterà nella fondazione ci sono quelli sviluppati negli anni con la Nasa, l’ente spaziale Usa, “utili per sviluppare al meglio i software di gestione legati allo sviluppo dell’agricoltura di precisione – ricorda Nardone - basata sui sensori, localizzati su satelliti, droni e a terra, che hanno però bisogno di sistemi di decodifica delle informazioni, per poter essere utili all’agricoltore”.
Svariate le pubblicazioni su riviste specializzate, i libri dati alle stampe ed i lavori di ricerca eseguiti negli ultimi anni. E’ il caso della sperimentazione per l’ottenimento di serre a emissioni zero di anidride carbonica, o della messa a punto del protocollo Nutrient hazard analysis and critical control point che grazie alla genomica è in grado di consentire la certificazione dei parametri qualitativi degli alimenti e gli elementi tali da garantire l’origine dei prodotti in un dato bioterritorio.
Un particolare interesse negli ultimi anni ha rivestito anche il ruolo di asset di pubblico interesse del paesaggio agrario.