Il paesaggio rurale come valore e come attrattore turistico e in definitiva leva dello sviluppo delle aree interne della Campania, bisognose di attenzioni e di una nuova attività di pianificazione territoriale.

Si è parlato di questi temi ed altri ancora nello scorso fine settimana a Benevento  durante il workshop internazionale, organizzato da Futuridea, in partnership con Sviluppo Campania, sul tema “Evoluzione sostenibile dei paesaggi”. Un incontro tra esperti del paesaggio rurale che ha offerto una chiave di lettura per lo sviluppo sostenibile delle aree interne della Campania.

Nell’intervento finale, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, nel sottolineare l'importanza dell'incontro, ha tra l’altro detto: “Appuntamenti come questo dovrebbero far parte dell'istruttoria di un atto, non dovrebbero essere iniziative sporadiche. Il decisore, infatti, dovrebbe vivere occasioni come quella odierna come fase integrativa della fase decisoria”.

“Non c'è attività più complicata di governare il paesaggio – ha sottolineato il vicepresidente della Regione Campania - ma la Regione deve mettersi alle spalle anni di speculazione e di saccheggio mettendo insieme, come diceva Machiavelli, la virtù e l’occasione”.

La due giorni, organizzata in collaborazione con l’Università degli studi del Sannio, FederArchitetti, Cnr Isafom (Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo), Fondazione Its Bact  e Fai (Fondo ambiente italiano) delegazione di Benevento, rappresentata da Patrizia Bonelli, si è aperta ospitando una prima sessione di lavori dedicata al tema “Territori e paesaggio”, coordinata da Rossella Del Prete, docente dell’Università degli studi del Sannio.

Nell’ambito della sessione sono intervenuti Carmine Nardone e Antonio Iadicicco sul "Connubio tra agricoltura ed edilizia rurale del Sannio" mentre gli architetti Amata Verdino e Mario De Nigris si sono soffermati sul tema “Paesaggio antropizzato in ambito agrario”. La terza relazione, invece, è stata tenuta da Mario Festa, Ru.De. Ri. (Rural design per la rigenerazione dei territori), che ha parlato di “Paesaggi mutevoli e il contributo della bioarchitettura”. Le conclusioni della prima giornata, poi, sono state tratte dal “paesologo” Franco Arminio che ha parlato del paesaggio e delle prospettive delle aree interne della Campania.

La seconda giornata di lavori si è contraddistinta, invece, per aver ospitato le relazioni degli ospiti internazionali: Roland Vidal della Scuola superiore del paesaggio di Versailles si è soffermato sul caso dell’area urbana di Parigi mentre Paula Escribano dell’Andalusian center for the assesment and monitoring of global change di Almería ha parlato dell’uso del telerilevamento per uno studio integrato dell’ecosistema.

La giornata, inoltre, coordinata da Gaetano De Francesco dell’Università La Sapienza di Roma, ha ospitato gli interventi di Francesco Domenico Moccia e Gilda Berruti, dell’Università Federico II di Napoli, sul tema “I contratti di fiume come strategia di restauro del paesaggio agrario”; di Antonio Leone e Fulvio Fragnito, del Cnr Isafom, su"Uso dei veicoli aerei per la ruralità" e dello stesso Gaetano De Francesco sul "Riuso delle aree estrattive nei paesaggi produttivi".

Gran finale con la tavola rotonda sul tema cardine della due giorni, “Evoluzione sostenibile dei paesaggi”, a cui hanno preso parte il presidente di Futuridea Nardone, Francesco Domenico Moccia dell’Università di Napoli Federico II, Rossella Del Prete dell’Università degli Studi del Sannio, l’esperto di paesaggio Antonio Di Gennaro e Rita Aquino dell’Università degli studi di Salerno.