Una manifestazione che ha visto una grandissima partecipazione delle aziende, con sessanta che hanno presentato le loro eccellenze e guidato il consumatore nella biodiversità olivicola caratteristica dell'Italia.
"Siamo soddisfatti dei risultati e della visibilità conseguiti attraverso la manifestazione ideata dalle e nelle Marche che ha raggiunto una rilevanza nazionale di indubbio prestigio, divenendo un appuntamento fisso per tutto il mondo degli olivicoltori – ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Anna Casini – La presenza a Fico ha valorizzato ulteriormente l'evento, all'interno di una cornice e di un palcoscenico tra i più prestigiosi della biodiversità italiana".
Per Casini le Marche hanno aperto un importante solco a livello di qualità, di eccellenza e di recupero della varietà autoctone e intendono portare avanti un ruolo da capofila in questo percorso, creando sinergie con altre regioni e istituzioni a livello nazionale, per valorizzare ancor più la biodiversità olivicola e gli oli certificati.
Un percorso avviato quindici anni fa, come ha ricordato l'assessore, che ha visto l'Assam in prima linea nello studio di caratterizzazione e valorizzazione degli oli monovarietali, portando alla costituzione di una banca dati, unica al mondo, che contiene dati analitici e sensoriali di 3.063 campioni, rappresentativi di 173 varietà.
Tra gli eventi promossi vanno segnalati il seminario di aggiornamento sugli oli monovarietali e il gioco a squadre 'Indovina la varietà' giunto all'11esima edizione, una vera e propria sfida di destrezza tra i migliori nasi d'Italia per riconoscere otto varietà autoctone, tra le più note, sulla base dei profumi e dei sapori che le contraddistinguono.
Tra gli altri appuntamenti in seno all'evento che hanno riscosso interesse ci sono stati il dibattito 'L'olio monovarietale è troppo…biodiverso?', la presentazione della guida degli oli monovarietali d'Italia e il percorso guidato 'Profumi e sapori degli oli monovarietali' per favorire un consumo più consapevole dell'olio extravergine di oliva.
La manifestazione si è conclusa con la consegna dei riconoscimenti ai produttori, targhe per gli oli di eccellenza e varietà autoctone di nuova presentazione alla rassegna e attestati di eccellenza per i campioni che hanno ottenuto un punteggio al panel test maggiore o uguale a 8.
Riconoscimenti che per le aziende marchigiane sono andati all'oleificio Chiodi di Pierelli Romina, di Castelplanio in provincia di Ancona per la migliore Ascolana tenera e all'oleificio F.lli Mosci di Mosci P. & C. snc di San Marcello sempre a Ancona per la migliore Raggia, tra l'altro certificata Igp Marche.
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Fonte: Regione Marche