L'Organizzazione mondiale del vino e della vite ha reso noti i numeri relativi alla congiuntura vitivinicola mondiale, con le evoluzioni e le tendenze del mercato, lo scenario produttivo e di consumo, oltre che la bilancia import-export.
Nel 2017 la Sau utile a vigneto si è attestato sui 7,6 milioni di ettari.

A livello produttivo sono stati prodotti 250 milioni di ettolitri di vino, in calo dell'8,6% rispetto all'anno precedente. Si tratta di una produzione storicamente bassa, le cui cause sono da ricercarsi in particolare nelle condizioni climatiche sfavorevoli.
L'Italia si conferma il primo produttore mondiale con 42,5 milioni di ettolitri, seguita dalla Francia con 36,7 milioni e dalla Spagna, con 32,1 milioni.

243 sono stati invece i milioni di ettolitri consumati, con un livello di acquisto stabilizzato dopo la crisi economica del 2008, ma che segna una tendenza positiva da quasi 3 anni. Il primo mercato di consumo rimane quello a stelle e strisce, con 32,6 milioni di ettolitri consumati.

A seguire ci sono i paesi tradizionali come Francia (27 milioni) e Italia (22,6 milioni), oltre al maturo mercato della Germania (20,2 milioni) e dalla Cina, in continua espansione (17,9 milioni).
Dal punto di vista dei mercati, il commercio mondiale di vino ha un saldo molto positivo, sia per volume (108 milioni di euro, ovvero il 3,4% in più rispetto al 2016), oltre che per valore, con circa un giro d'affari di 30 miliardi di euro, pari al +4,8% rispetto al 2016.