Oltre la soglia del 20% c’è l’Umbria, con 192,4 milioni di euro erogati ai propri agricoltori, mentre lievemente più sotto, in termini percentuali, c’è l’Emilia Romagna, con il 19,32% di budget già coperto, pari a 226,9 milioni di euro. Segue a ruota la Toscana, con il 18,28% della spesa, pari a 173,5 milioni di euro. Queste sono le regioni che sono a rischio di disimpegno automatico nullo. Successivamente troviamo le altre regioni del Centro Nord che rischiano di lasciare per strada risorse importanti.
Troviamo la Lombardia, con il 16,49% della spesa, paria 188,4 milioni già liquidati agli agricoltori, mentre poco più giù c’è il Piemonte, con il 15,43% della spesa, ovvero 166,5 milioni di euro. In doppia cifra ci sono anche la Valle d’Aosta, con una percentuale del 12,87%, pari a 17,6 milioni di euro liquidati, mentre poco sopra il 10% c’è il Lazio, con il 10,48%, pari a 86,1 milioni di euro già pagati agli agricoltori.
Più difficili le situazioni per le Marche, con solo l’8,73% del budget investito, pari a 60,8 milioni di euro. Peggio fa l’Abruzzo con il 7,06% di spesa già erogata, equivalente a poco più di 33,8 milioni di euro. Maglie nere non solo del Centro-Nord ma di tutta l’Italia rimangono il Friuli Venezia Giulia (6,14%) e la Liguria (5,59%), dove il rischio di disimpegno automatico è molto elevato.
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