“La Puglia si dota finalmente di uno strumento che rappresenta un’importante leva per le aziende agricole pugliesi che possono diversificare la loro attività, integrandosi nel tessuto socio economico regionale - ha aggiunto l'assessore -. E ciò attraverso interventi di supporto in ambito educativo, sociale, socio sanitario, e, dunque, inclusivi per le fasce più deboli della nostra popolazione”.
“La norma - prosegue Di Gioia - consolida la possibilità di occupazione e di reddito delle imprese agricole pugliesi e apre anche a forme innovative di welfare. L’agricoltura sociale è un valore aggiunto per il nostro territorio, le comunità e per le stesse risorse agricole: un modo nuovo di fare economia mettendo in relazione le persone e le aziende con le istituzioni, con la società e il territorio".
"Bene l'approvazione all'unanimità in Consiglio regionale della legge sull'agricoltura sociale - ha dichiarato il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - che ha seguito un iter accompagnato in maniera bipartisan dalle forze politiche, un provvedimento alla cui stesura Coldiretti Puglia ha collaborato, che potrà far sviluppare un nuovo modello di welfare, con l'agricoltura protagonista di progetti imprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabili che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona".
Secondo il presidente di Coldiretti Puglia, le norme offrono ancora "Strumenti utili all'inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, disabili e minori in età lavorativa, inseriti in progetti di riabilitazione sociale mediante le risorse materiali e immateriali dell'agricoltura, attraverso le opportunità della multifunzionalità e il grande spirito innovativo e di inclusione sociale dimostrato anche dai giovani imprenditori agricoli".
Secondo Coldiretti in Puglia esistono già 95 aziende agricole che operano nel sociale che spaziano dal recupero dalle tossicodipendenze fino all’assistenza di persone con disabilità.