In Campania si annunciano danni importanti a colture e strutture agricole a causa delle intense nevicate delle ultime ore, a cominciare da quelle di ieri mattina, senza contare il gelo che ha colpito già in nottata le campagne tra Caserta, Napoli e Salerno e che potrebbe tornare a farsi sentire nella prossima notte sin nelle zone collinari.
A sostenerlo – in due distinti comunicati stampa, pervenuti ieri sera e questa mattina - le organizzazioni agricole Coldiretti Campania e Confagricoltura Campania. E nella giornata di oggi arrivano anche segnalazioni di danni da Coldiretti Puglia: da Foggia a Brindisi la neve impedisce l'accesso alle aziende agricole e consistenti sono i danni alle ortive in pieno campo, al grano duro e ai legumi.
 

Campania nella morsa di neve e gelo

Nella nota di Coldiretti Campania di ieri – relativa quindi ai danni inferti dalla nevicata del 26 febbraio - già si rilevava come neve e gelo abbiano avuto “Effetti pesanti sulle colture agricole nell'area a nord di Napoli e nel confinante territorio di Caserta. La neve ha cominciato a cadere copiosa dalle sei del mattino con temperature prossime allo zero".
"Sono evidenti i danneggiamenti alle strutture
- continua la nota - in particolare a frutteti e serre, oltre alla forte preoccupazione per gli alberi già in fiore (pesche, albicocche, susine, ciliegie), per le orticole in campo prossime alla raccolta (piselli, fave, patate, meloni, lattuga, finocchi) e le fragole”.
 
E già ieri sera Coldiretti paventava la possibilità di danni alle fruttifere dovuti alla gelata, che si è poi concretizzata nella notte tra il 26 ed il 27 febbraio, come confermato dalla rete di rilevamento del Centro funzionale della Protezione Civile della Regione Campania, a causa della fase di scamiciatura dei fiori degli alberi da frutto, indotte da temperature sopra le medie stagionali delle settimane precedenti.
 
Dopo la gelata della scorsa notte, numerose sono le segnalazioni di danni a colture e strutture agricole che sono pervenute in mattinata di oggi a Confagricoltura Campania.
 “Ci troviamo di fronte a condizioni di eccezionalità dell’evento – afferma in una nota Rosario Rago, presidente di Confagricoltura Campania – tali da giustificare da parte di Regione Campania un veloce accertamento dei danni e la richiesta di declaratoria di stato di calamità per il ricorso al Fondo di solidarietà nazionale. Inoltre questo evento conferma quanto resti aperto il problema della scarsa diffusione degli strumenti assicurativi incentivati tra gli agricoltori”.
 
“Segnalazioni di danni a tunnel, ombraie e strutture antigrandine a nord di Napoli stanno pervenendo in queste ore – segnalano da Confagricoltura Campania da dove si sottolinea come - nella zona di Acerra e Cardito (Napoli) e nella Piana del Sele (Salerno) c’è forte preoccupazione per la commerciabilità degli ortaggi in pieno campo a rischio gelata (carciofi, finocchi, fragole, lattuga) così come per la tenuta delle fioriture anticipate dei frutteti”.
 
In Penisola Sorrentina – sempre secondo Confagricoltura - rischiano il crollo i pergolati dei limoneti e per questa colture è a rischio la produzione 2019 per i possibili danni sulla imminente fioritura di marzo. Sempre in provincia di Napoli si profilano costi più elevati per il gasolio da riscaldamento utilizzato nelle serre soprattutto quelle floricole della costa napoletana.
 
E forti sono i timori di Confagricoltura Campania per il possibile esito della seconda gelata, attesa per la prossima notte, specie per quanto riguarda nocciolo e albicocco, che dai 350 metri di quota a scendere, in agro di Nola, sono già in piena ripresa vegetativa da un mese, in particolare la varietà San Giovanni per le nocciole.
 
Inoltre si rilevano problemi di natura logistica, come le mancate partenze dei camion per il ritiro e le consegne: un elemento importante soprattutto per i prodotti freschissimi già pronti e imbustati. Si temono problemi anche per la raccolta del latte, specie nelle aree montane, a causa di problemi alla viabilità tra Benevento e Avellino
 

Puglia, danni alle ortive

Paesaggio natalizio in Puglia, dove a Bari e Foggia continua a nevicare, con complicazioni alla circolazione stradale e impossibilità a raggiungere le stesse aziende agricole, secondo quanto rilevato da Coldiretti Puglia.
 
"Gli ortaggi si stanno bruciando in campo a Foggia – dice Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia – mentre gli alberi da frutto hanno subito brusche escursioni termiche che certamente stanno nuocendo alle gemme. In provincia di Bari le tubature si sono ghiacciate e si stanno rompendo e gli allevatori stanno correndo ai ripari perché gli animali nelle stalle non possono restare senz'acqua. Tutta la zona della Murgia è coperta di neve, ma così anche Noci, Putignano e Turi".
 
L'onda di gelo sta rapidamente interessando anche la provincia di Brindisi, dove ha iniziato a nevicare a Brindisi, Francavilla, Latiano, Fasano e Ostuni.
 
"I nostri agricoltori stanno mettendo a disposizione i trattori per pulire le strade – aggiunge Angelo Corsettie ripristinare almeno parzialmente la viabilità. E' necessario un maggior quantitativo di carburante per il riscaldamento delle serre, per non perdere le produzioni. Sull'alta Murgia sono coperti di ghiaccio i campi di grano, lenticchie, piselli e legumi in generale, e sicuramente ciò nuocerà alla produzione".