L'agricoltura italiana ha anche tante luci mica solo ombre.
Una di queste si chiama quarta gamma: lo stiamo vedendo in questi giorni alla fiera Fruit Logistica di Berlino.

Un settore che cresce spesso a tassi di due cifre, una crescita che ha interessato il mercato italiano (il fatturato che ha sorpassato da tempo il miliardo di euro anno) ma anche l'estero, con un'esportazione montante sia di prodotti preparati sia di prodotti grezzi.

Vi sono aziende che arrivano oggi ad esportare il 70% della loro produzione. E vi sono aree agricole che dal settore stanno traendo linfa vitale: ci viene in mente per esempio la zona di Battipaglia, dove il prezzo dei terreni agricoli testimonia il grande momento del settore.

La crescita del comparto della quarta gamma conferma la capacità italiana all'innovazione, alla ricerca di nuove soluzioni per il mercato, alla qualificazione dei prodotti. Dalla terra si è passati a soluzioni industriali evolute e sofisticate, molto attente alla qualità.

E con la qualità e l'innovazione sono arrivati anche i mercati esteri, ricercati con gli adeguati investimenti nel marketing. Non ultimo c'è l'indotto – tutto quello che gira intorno al comparto: anche qui la crescita è evidente.
Si pensi allo sviluppo della industria che costruisce i macchinari: anche in questo caso siamo davanti a vere e proprie eccellenze internazionali, che devono essere di orgoglio e vanto per tutti.

La quarta gamma può allora essere un esempio per tutta l'agricoltura nazionale: un esempio in cui l'agricoltura si ibrida (bene) con l'industria anzi, dove gli imprenditori agricoli diventano (anche) imprenditori industriali.
Avanti così.