In Campania i pagamenti del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 sono di fatto bloccati. Eppure ad ottobre Regione Campania aveva inviato ad Agea fondi per poter liquidare domande nell’ordine di circa 100 milioni di euro. Ma fino a gennaio scorso non sono arrivati che 500mila euro.

Il problema dei mancati pagamenti di Agea sul Psr Campania - che interessa soprattutto le misure a capo e a superficie - va verso una soluzione: le istruttorie delle domande di aiuto saranno attivate manualmente dagli Uffici territoriali dell'assessorato Agricoltura della Regione Campania, per aggirare le complicazioni del Sian, che di fatto non ha consentito fino ad ora di liquidare il grosso delle pratiche, per le notevoli incongruità con i bandi della Campania. Ma questa soluzione presenta un aspetto spinoso: i controlli a valle potrebbero arrivare tardi, a pagamenti già effettuati, e potrebbero esserci casi di successiva revoca dei finanziamenti.

“Dal tavolo operativo che si è svolto a Roma nei giorni scorsi è emersa la decisione di attivare l’istruttoria manuale da parte degli uffici periferici della Regione per tutte quelle pratiche che ad oggi non sono state liquidate automaticamente da Agea, come da me già proposto. Si tratta di un numero davvero considerevole di istanze, alcune delle quali ferme, e quindi non liquidate, anche da oltre due anni - ha dichiarato ieri Maurizio Petracca, presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Campania, che nei giorni scorsi aveva sollevato la questione in seguito alle numerose segnalazioni ricevute al riguardo da parte d’imprese agricole in forte difficoltà per la mancata erogazione di fondi.

L’attivazione dell’istruttoria manuale delle pratiche riguarderà in particolare la misura 10 (produzione integrata), la misura 11 (agricoltura biologica) e la misura 13 (pagamenti compensativi).

“Dal tavolo dei giorni scorsi – aggiunge Petracca – è emersa la volontà di procedere rapidamente ad uno snellimento burocratico e procedurale. D’altronde la ragione unica e vera dei ritardi nei pagamenti è da individuare proprio nelle lungaggini procedurali che finora hanno caratterizzato in particolare le fasi ispettive e di controllo demandate ad Agea, come del resto in gran parte delle Regioni italiane”.

Fin qui la versione di Petracca. Ma sui controlli affidati agli uffici periferici dell’assessorato Agricoltura di Regione Campania, sorgono seri dubbi: la cronica carenza di personale delle Unità territoriali, farà sicuramente partire i controlli al rallentatore, che potrebbero arrivare in molti casi ben dopo l’avvenuto pagamento da parte di Agea: e che in caso di accertata incongruità delle domande comporterebbero la revoca parziale o totale dei finanziamenti già avvenuti.