In questi primi 30 mesi di legislatura Coldiretti Puglia ha proposto e sostenuto la scrittura di un corpo normativo che risultasse coerente e divenisse base certa a beneficio dell'agricoltura e dell'agroalimentare pugliese. Il bilancio dell'attività, con i testi caldeggiati e le oltre 30 audizioni partecipate, è stato tracciato nel corso del Consiglio della federazione regionale di ieri, 14 dicembre 2017.
"Tanto è stato già fatto grazie all'appoggio dell'assessore regionale all'Agricoltura Leonardo Di Gioia e al governo tutto e alla collaborazione costante e proficua con il presidente della IV Commissione consiliare Donato Pentassuglia e alla lungimiranza dei consiglieri regionali Domenico Damascelli e Vincenzo Colonna" ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.
Alla presenza degli ospiti del Consiglio regionale ha poi aggiunto: "Sono riusciti ad ottenere l'approvazione bipartisan dei provvedimenti proposti sulla bruciatura delle stoppie, in materia di agricoltura sociale, consumo del suolo e per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a chilometro zero e in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli".
"Auspichiamo che i disegni di legge sull'agricoltura sociale e sul chilometro zero approdino senza indugio nella massima assise regionale – ha aggiunto Cantele - e riescano ad incrociare il favore di tutti i consiglieri regionali perché sono indubitabilmente a tutela del bene comune".
La normativa regionale nel 2015 – ricorda Coldiretti Puglia - si presentava dispersa in numerose leggi e norme, inidonee a fornire un quadro di insieme e risposte concrete alle problematiche e alle necessità dell'intero comparto e che anzi, in alcune sue parti, risultavano generiche, incomplete e, a volte, contraddittorie.
"I prossimi tavoli di lavoro – ha continuato il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - ci vedranno impegnati sulle proposte di legge in materia di danni provocati dalla fauna selvatica a tutela dell'incolumità pubblica e dell'ordine economico, sulla biodiversità agraria e alimentare e sull'aggiornamento della legge sugli usi civici”.
Elemento centrale di questo programma è l'impresa agricola, impegnata non solo nella creazione del reddito, ma anche nella tutela e salvaguardia delle risorse naturali e ambientali e che punta la propria strategia competitiva su di un "portafoglio di valori", materiali e immateriali, attraverso il quale costruisce la sua posizione di mercato ed il suo ruolo sociale.