Sono stati presentati in Toscana due progetti di cooperazione interregionali transnazionale per la promozione e il supporto delle imprese agrituristiche e di quelle che operano nel turismo sostenibile.

I due progetti, illustrati dall'assessore alla Agricoltura Marco Remaschi e da quello alle Attività produttive e al turismo Stefano Ciuffolo, fanno parte del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, un programma transfrontaliero cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale, il Fesr, nell'ambito della cooperazione territoriale europea.

Il progetto Prometea, nome che sta per 'Promozione della multifunzionalità del settore agroturistico', nasce per soddisfare tre sfide principali: aiutare a svilupparsi le piccole e medie imprese già esistenti e sostenere l'auto-imprenditorialità giovanile, in particolare quella femminile, favorire la formazione di reti tra imprese per offrire servizi eco-turistici integrati e percorsi di turismo esperienziale e individuare un approccio comune per la definizione di un marchio di qualità transfrontaliero.

Il progetto vede la Regione Toscana in veste di capofila e poi come altri partecipanti il Quinn, il Consorzio universitario in ingegneria per la qualità e l'innovazione dell'Università di di Pisa, l'Università di Sassari, l'Agenzia Laore - Sardegna e due soggetti francesi: la Camera di commercio e dell'industria di Ajaccio e della Corsica del Sud e l'Agenzia delle città e dei territori mediterranei sostenibili Avitem.

Nello specifico gli obiettivi di Prometea sono quelli di promuovere modelli di imprenditorialità multifunzionale innovativi sia dal punto di sociale che della sostenibilità; potenziare il sistema di conoscenza con la realizzazione di percorsi formativi per l'innovazione e seminari all'autoimprenditorialità a livello universitario; realizzare contratti di rete che agevolino la collaborazione tra le imprese.

In particolare, attraverso l'attività di collaborazione e creazione di reti il progetto punta alla promozione di percorsi turistici non stagionali e a realizzare reti tra zone costiere, rurali e urbane.

Il progetto Vivimed, che sta per 'Servizi innovativi per lo sviluppo della filiera del turismo nell'entroterra dell'area mediterranea' vuole stimolare un percorso pubblico-privato transfrontaliero per supportare il turismo innovativo e sostenibile nei territori dell'entroterra del Mediterraneo.

Il progetto si propone di mettere in rete le potenzialità territoriali delle aree dell'entroterra, partendo dalla valorizzazione dell'ecosistema naturalistico, degli insediamenti umani e delle risorse locali.

Vivimed vede come partecipanti, oltre alla Regione Toscana, l'Agenzia regionale per il lavoro della Regione Sardegna, che fa da capofila, l'ente sardo per la ricerca e lo sviluppo tecnologico Sardegna Ricerche, l'organismo di ricerca Lucense Scpa di Lucca, l'Università di Firenze, Legambiente Liguria e l'associazione francese per la difesa dell'ambiente France Nature Environnement - Provence-Alpes-Côte-d'Azur, e l'agenzia del turismo della Corsica.

Due progetti, Prometea e Vivimed, che per Remaschi vogliono dare un sostegno concreto ad alcune aree della regione che hanno bisogno di sviluppare tutta una serie di attività legate al turismo e all'agricoltura.