Il grano antico è un prodotto di nicchia in grande espansione, con possibili risvolti anche salutistici, su cui l’industria sta avviando approfondite ricerche e che merita di essere valorizzato e accompagnato nel suo percorso futuro a vantaggio della filiera nel suo complesso, ma assicurando nel contempo la tutela degli interessi dei consumatori.

E' quanto emerso il 22 novembre scorso a Bologna in occasione dell'incontro tenutosi al dipartimento di Scienze agrarie dell'Alma Mater il 22 novembre scorso, promosso dall'Associazione dei dottori in scienze agrarie e forestali della provincia di Bologna, con la collaborazione dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Bologna e dell’Accademia nazionale di agricoltura. Un focus sul grano antico, dall'inquadramento storico-bibliografico fino agli aspetti agronomici, produttivi, economici, la sua evoluzione fino al contesto attuale e le linee operative per il futuro.

Dopo i saluti e l’introduzione del presidente dell’Associazione Maurizio Canavari, e di Gianpietro Venturi per conto dell’Accademia nazionale di agricoltura, si sono succeduti i relatori. Giovanni Gualtieri ha proposto un percorso storico partendo dalla ben nota Battaglia del grano del Ventennio fascista e dai suoi antecedenti, Francesco Casadei ha illustrato l'evoluzione delle fonti bibliografiche sul grano e sulla politica agraria nel periodo 1928-1938, Stefano Ravaglia ha affrontato l’argomento della selezione vegetale del frumento analizzando antiche e nuove sfide, Andrea Villani ha fornito spunti di grande interesse sull’attuale mercato nazionale e internazionale dei grani e, infine, Gianni Baccarini ha relazionato su alcuni progetti di ricerca incentrati sull’argomento del grano antico e di come questo rappresenti un potenziale oggetto di valorizzazione di interesse per gli agricoltori e gli operatori della filiera.

Il dibattito si poi è sviluppato in merito agli interventi e alle domande dei numerosi partecipanti. Il tema è stato quindi analizzato sotto punti di vista differenti, anche in funzione delle estrazioni professionali del pubblico, composto da studenti, ricercatori, operatori del comparto, professionisti.

Al termine del dibattito Gianpietro Venturi, in rappresentanza dell’Accademia nazionale di agricoltura, ha riassunto gli interventi dei relatori, proponendo di allargare la discussione nell'ottica della sostenibilità dei grani antichi, tema di grande attualità.