La riforma dei Consorzi di bonifica e irrigazione della Puglia centro meridionale è a un punto di svolta: stanno per arrivare le cartelle esattoriali per il 2015 ed il 2016 contenenti i canoni di bonifica e Coldiretti Puglia ne chiede una rideterminazione secondo equità.

Nel passaggio di consegne tra i consorzi soppressi e il nuovo Consorzio di bonifica della Puglia centro meridionale molti sono i lavori di manutenzione che si sono arretrati e tanti i danni provocati dal malfunzionamento dei canali di scolo e opere di recapito delle acque.

"Alla vigilia dell'invio delle cartelle agli agricoltori con la richiesta di pagamento della contribuenza relativa agli anni 2015 e 2016, abbiamo ribadito la necessità di rideterminare una misura equa dei contributi di bonifica, vincolati alla sola manutenzione ordinaria, in modo che i contribuenti siano chiamati a pagare in termini sostenibili e per servizi di cui finalmente e realmente beneficiano" dice il vicepresidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo.

Secondo l'esponente dell'organizzazione agricola è necessario che "Il Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia si faccia carico, attraverso un piano organico pluriennale, di tutti gli interventi di manutenzione straordinaria della rete di scolo.
Lo scopo è quello di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti si nel patrimonio che nel processo di formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica, e realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali
".

La posizione di Coldiretti Puglia ha preso corpo nel corso del recente incontro tra Cavallo ed il commissario straordinario del Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia dal vicepresidente regionale.

I drammatici effetti dell'incuria e delle mancate opere di bonifica sono tangibili e documentabili.
Si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica – aggiunge Coldiretti Puglia - che non possono e non debbono essere scaricate sulla incolpevole platea di utenti, i quali hanno, loro malgrado, già subito nell'ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione.

"Affinché il Consorzio di bonifica del Centro Sud Puglia sia realmente messo nella condizione di operare" ha aggiunto il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti risulta propedeutico che la Regione Puglia adotti un piano organico pluriennale di interventi che finanzi le opere di manutenzione straordinaria, proceda, senza ulteriori rinvii, alla revisione degli accordi intervenuti con la Regione Basilicata, in merito al ristoro del danno ambientale, in considerazione dei riflessi negativi sui costi dell'irrigazione per l'utenza e sui bilanci degli stessi Consorzi, rinegozi il costo di vettoriamento dell'acqua in favore dell'ente di irrigazione".

I contribuenti hanno pagato a caro prezzo la lunga gestione commissariale dei 4 Consorzi di bonifica - denuncia Coldiretti Puglia - in termini di danni alle strutture e alle campagne per mancata manutenzione e pulizia, a causa di opere di bonifica mai realizzate e assenza di tutela idrogeologica e presidio idraulico.

Si sono consolidate nel tempo nuove e inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica – conclude Coldiretti Puglia - che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti, i quali hanno, loro malgrado, subito nell'ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione e oggi non possono soggiacere agli effetti di percorsi legislativi impraticabili e deleteri.