La Coldiretti Calabria, nei giorni scorsi, ha sollevato con un durissimo comunicato stampa il caso dei danni non risarciti agli agricoltori per calamità naturali riconosciute con declaratoria del ministero per le Politiche agricole

Secondo il presidente di Coldiretti, Pietro Molinaro, i soldi del Fondo di solidarietà nazionale, per le calamità decretate dal 2012 in poi, non sono mai arrivati nelle tasche degli aventi diritto a causa dell’inefficienza del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.

Mauro D’Acrì, consigliere per l’agricoltura e assessore alle Politiche agricole della Regione Calabria, sentito da AgroNotizie, pur nel confermare alcuni mancati pagamenti mette le mani avanti e precisa: "Si tratta per lo più di problemi di natura burocratica in via di rapida soluzione, e per le alluvioni di Rossano Calabro e Corigliano del 2015 c’è già il decreto che dispone il pagamento".

"Dal 2012 sono state almeno sei le calamità naturali decretate che hanno riguardato l'agricoltura calabrese con diversi milioni di euro già stanziati e fermi nelle casse della Regione – ha affermato Molinaro - Niente si muove e questo non è più tollerabile".

"E' davvero assurdo – ha sottolineato ancora Molinaro - assistere all'immobilismo degli uffici regionali periferici che non possono completare i sopralluoghi per mancanza delle risorse per le missioni e ancora peggio, per scarso e inefficiente coordinamento e funzionalità dell'attività che va espletata sui territori interessati con presenza fisica nelle aziende agricole".

Per questo motivo, Coldiretti Calabria ha chiesto al presidente della Regione, Mario Oliverio, di intervenire subito per dare priorità alla liquidazione delle risorse disponibili in favore degli agricoltori, implementando dove necessario le risorse finanziarie della misura 5 del Programma di sviluppo rurale della Calabria 2014-2020.

Il consigliere delegato D’Acri invece spiega ad AgroNotizie: "Intanto le calamità sono cinque e non sei e di queste solo tre sono state decretate dal Mipaaf – afferma - E solo su queste tre possiamo realmente parlare di ritardo, ma stiamo provvedendo".

Le prime due emergenze risalgono al 2012, quando si verificarono eccezionali nevicate sul basso Ionio e prese piede una forte crisi produttiva della patata: "Su questi due episodi, riconosciuti dal Mipaaf, si è abbattuta la riforma degli enti locali, i pagamenti erano compito delle province, ma con la legge Del Rio la competenza e i denari sono finiti nelle mani della regione. E su tutta questa partita c’è già un tavolo di lavoro e stiamo sbloccando la situazione" dice D’Acrì.

Altra calamità decretata dal Mipaaf: le alluvioni di Corigliano e Rossano Calabro del 2015.
"In questo caso, da almeno 10 giorni, abbiamo già il decreto per procedere ai pagamenti, purché l’agricoltore presenti dichiarazione giurata sui danni, mentre i controlli saranno fatti a posteriori, in modo da accelerare i risarcimenti" afferma D’Acrì.

Poi ci sono gli eventi del 2017, la neve e le gelate dello scorso gennaio e la siccità seguita dalla primavera in poi, su questi l'assessore puntualizza: "Si tratta di eventi per i quali Regione Calabria ha già presentato richieste di declaratoria, con ben 36 comuni colpiti a gennaio da neve e ghiaccio, ma non vi è ancora stata la decretazione del Mipaaf".

E infine aggiunge: "E' stato inoltre raggiunto l’obiettivo, in deroga alla normativa vigente, perché siano indennizzabili per neve e siccità 2017 anche i danni a colture non assicurate ancorchè assicurabili con polizze incentivate, grazie all’articolo 35 del Decreto Mezzogiorno, che ha esteso alle regioni meridionali lo stesso beneficio già concesso alle aree colpite dal terremoto del 2016 in centro Italia".