La Regione Calabria muove i primi passi per la lotta alla siccità con uno stanziamento di 120mila euro necessario a rimettere in funzione la diga sul fiume Lordo. Ma in programma c'è il ripristino di tutte le dighe rimaste inattive, e che sono al servizio sia degli acquedotti irrigui che di quelli idropotabili, a cominciare da quelle sui fiumi Melito ed Esaro.

Il 29 agosto 2017 il presidente e assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, Mario Oliverio, si è recato nella Locride per un sopralluogo alla diga sul fiume Lordo, nel territorio di Siderno, per un esame degli interventi necessari alla messa in esercizio dell'invaso.

"Continua - ha detto Mario Oliverio dialogando con i giornalisti nel corso del suo sopralluogo alla diga del Lordo - la nostra battaglia per portare a compimento le grandi incompiute calabresi. A causa di una lesione alla canna del pozzo della camera di accesso alle paratoie, nel 2013 è stata svuotata sulla base di un'ordinanza dell'Ufficio dighe nazionale e, da allora, è rimasta inutilizzata. Oggi siamo venuti qui per renderci conto personalmente delle motivazioni e delle ragioni per cui questa diga è rimasta vuota e inutilizzata per tanto tempo".

"Abbiamo appena stanziato un finanziamento di 120mila euro di cui 50mila per l'ammodernamento della strumentazione di controllo e 70mila per lo studio geologico e geotecnico che dovrà stabilire le cause che hanno indotto la lesione" ha annunciato Oliverio. "E, di conseguenza, quali eventuali interventi strutturali necessitano per poter procedere, di concerto con il servizio dighe nazionale, al nuovo riempimento dell'invaso".

"L'acqua - ha aggiunto il presidente della regione - è un bene prezioso e primario per le nostre popolazioni. Sono sotto gli occhi di tutti gli effetti devastanti provocati dai cambiamenti climatici.
Con questi cambiamenti climatici, e quindi con la siccità, come ripetono gli esperti, dovremo fare i conti anche in futuro. Le nostre montagne sono ricche di sorgenti di acque qualitativamente eccellenti, ma questa risorsa va utilizzata bene, senza sprechi e disattenzioni. Oggi siamo sul Lordo, ma nei prossimi giorni mi recherò sul Melito, sull'Esaro, tutti invasi importanti e che ora restano inutilizzati"
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